iOS 7, la nostra prova su strada


La nostra prova

Timorosi di incappare in qualche bug in fase di installazione, abbiamo proceduto con un backup preventivo della versione 6.1.4 per poi aggiornare l’iPhone 5 alla Beta. Fin quì nessun problema. L’installazione è stata completata in dieci minuti e abbiamo potuto subito ammirare il nuovo logo Apple: piatto, senza effetti 3D e più grande del predecessore. Quì ci informano che la schermata di avvio (boot) cambia di colore a seconda se il nostro modello è bianco, oppure nero; riprendendo rispettivamente le due colorazioni come sfondo. Noi ovviamente, avendo un iPhone nero abbiamo ricevuto la schermata di boot del medesimo colore.

Al termine dell’installazione, la schermata di benvenuto ha fatto immediatamente trapelare la palette di colori brillanti, con un’ottima saturazione e con la luminosità impostata giusto a metà il dispositivo è risultato fin da subito diverso e appagante da vedere. Nota che vogliamo condividere con voi però è che la nuova disposizione di colori, ma in generale tutto iOS 7 risalta meglio le sue finiture con un iPhone di modello bianco, poiché il nero crea uno stacco troppo netto, ma come si suol dire: de gustibus.

La nuova Home è strutturalmente rimasta invariata. Però con il nuovo stile grafico appare più giovane e meno “nobile” oseremmo dire, del passato. La rimozione dello scheumorfismo, e cioè tecnica che in grafica permette il trasporto di oggetti realmente esistenti sotto forma di icone o disegni molto curati per dare un’illusione tridimensionale, crea subito un colpo d’occhio che i conservatori non apprezzeranno. Infatti, mentre iOS 6 risulta più curato e “professionale”, iOS 7 strizza l’occhio ad uno stile giovanile e ancora più minimale che, per il fatto di essere uno stacco con il passato, potrebbe non piacere a tutti gli utenti.

Da rimarcare immediatamente la tecnologia “layer” con cui iOS 7 sfoggia effetti di opacità e semi trasparenza. Jonathan Ive parla di come le icone non sembreranno più appiccicate allo sfondo e l’intera struttura del sistema operativo funzionerà a strati. Primo strato è lo sfondo, secondo il menù delle icone, e terzo il centro notifiche. I tre saranno ben distinti e offriranno un effetto niente male di illusione tridimensionale.  

Il centro notifiche è stato ridisegnato per racchiudere le notifiche e permetterci di navigare tra esse con pochi passi. Degno di nota invece è l’inserimento di un menù che si richiama dal basso, in maniera simile di come accade con il centro notifiche, che contiene le scorciatorie per accedere alle opzioni più utilizzate sul sistema operativo. In pochi movimenti potremo accendere il led posteriore per farlo fungere da torcia; oppure attivare AirDrop e le opzioni di WiFi; Non disturbare; Modalità Aereo, e così via.

Nel menù delle impostazioni troviamo qualcosa di veramente interessante. Incominciamo con l’inserimento di sfondi dinamici, modifica della grandezza dei caratteri, con aggiunta di un opzione “grassetto” che converte tutti i testi a schermo, compreso quelli delle App. E una pulizia nella disposizione delle opzioni per la gestione dei dati cellulare e info del dispositivo.

l’App telefono non è stata modificata in maniera definitiva. Con l’inserimento di pulsanti tondeggianti e tasto di risposta alla chiamata più grande di quello attuale, traspare soltanto l’intenzione di tenere aggiornata l’app con tutto il resto del sistema operativo. Nè in chiamata, Nè per altro la gestione audio del dispositivo è migliorata. Il volume in entrata e uscita è rimasto invariato. Solo da notare l’inserimento tra le opzioni di un tasto dedicato all’attivazione/disattivazione del microfono accessorio, posto sul retro dello smartphone e in grado di sopprimere i rumori di sottofondo.

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