Recensione Saints Row IV


Over the Limit

I Saints sono cresciuti. La sgangherata banda dei Saints ha fatto passi in avanti di capitolo in capitolo, passando da “bulli” a dominatori di un’intera città e infine conquistatori dell’intera nazione. Il capo della gang infatti è divenuto niente meno che il Presidente degli Stati Uniti, oltre che capo di una gang già nota a tutti i videogiocatori di Saints Row Third, peccato che come sempre, i privilegi presidenziali non durino in eterno e il nostro eroe dovrà vedersela con il folle Zinyak, imperatore degli alieni Zin e amante della letterature Inglese, il quale ha deciso di distruggere il pianeta Terra, ufficializzando la dichiarazione di guerra e prendendo d’assalto la Casa Bianca.

Zinyak non contento, ha inoltre deciso di spedire il nostro eroe all’interno di una simulazione dove vivrà in un universo parallelo del quale egli stesso controllerà l’evolversi degli eventi tramite una CPU (qualcuno ha detto Matrix? ndr. ) , grazie alle falle della quale il nostro eroe però avrà modo di ricomporre la storica gang e porre fine al piano del malvaggio dominatore.

Si nota sin da subito che la trama di Saints Row IV sembra più un espediente narrativo per garantire al team Volition di esprimere un concentrato di assurdità e meraviglia, prendendo ispirazione e inserendo all’interno della propria produzione stereotipi di scene già viste in produzioni cinematografiche e videoludiche.

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