Musou, croce e delizia
Una buona notizia per gli amanti del genere: One Piece Pirate Warriors 2 è un Musou a tutti gli effetti, esponente puro del genere che in Giappone assicura vendite da capogiro. Purtroppo per tutti gli altri ciò significa livelli da 15-45 minuti in cui l’unico scopo sarà abbattere un migliaio o più di nemici senza sosta alcuna, rendendo il gioco alla lunga piuttosto ripetitivo.
A spezzare la monotonia è però utile la possibilità di avere a disposizione un numero sempre crescente di personaggi con abilità e caratteristiche diverse e l’introduzione degli attacchi ciurma: attraverso un’apposita barra è infatti possibile attivare un’attacco combinato con il compagno scelto a inizio missione, che permetterà di abbattere molti nemici e ridurre i punti vita dei boss più ostici.
Ogni personaggio giocabile è dotato, come anticipato, di proprie abilità e mosse speciali, che aumentano automaticamente con l’aumentare del livello. Purtroppo il sistema di crescita è stato molto semplificato rispetto al capitolo precedente, risultando meno profondo e limitando le nostre scelte alle abilità da equipaggiare prima della battaglia.
Oltre alle main quest, sono presenti anche delle missioni sfida e missioni alleato sbloccabili nel corso della storia; queste ultime approfondiscono la personalità dei personaggi, portandoci a sfidare i nostri compagni in varie missioni secondarie, utili anche a non sprecare berry per aumentare il livello dei nostri personaggi più deboli (visto che sono utilizzabili, oltre che per acquistare abilità e oggetti per una corposa gallery, anche come veri e propri punti esperienza).
Buonissima la longevità che, tra trama principale, missioni alleato, sfide e raccolta di monete, garantisce sulle 40 ore di gioco a chi vorrà ottenere il trofeo di platino, che aumentano notevolmente se si decide di affrontare le battaglie fin da subito al massimo livello di difficoltà.