Recensione Diablo III


Un semplice porting?

Diablo III Edizione console segue di tredici mesi il lancio dell’edizione PC/Mac ed è contraddistinto da un meticoloso lavoro di innovazione e di adattamento all’impianto di gioco console. Il titolo mantiene l’impianto narrativo e lo stesso sistema di generazione randomica delle ambientazioni di gioco, dei dungeon secondari e dei segreti/tesori presenti in essi, ma la nuova versione console presenta novità nell’impostazione del menù, nelle dinamiche di gameplay e nell’approccio alle sessioni online, oltre alla presenza di altri aspetti meno evidenti esclusivi dell’edizione console.

Dal punto di vista narrativo e di trama, bisogna notare come le differenze tra la versione console e PC siano nulle, chi sperava in una maggiore profondità ruolistica, potrà benissimo rimanere deluso da simile scelta. Esattamente come nella versione PC, il giocatore che punterà allo svolgimento della sola trama principale impiegherà un totale di 15/20 ore di gioco, senza compiere scelte multiple in fase di dialogo e non potrà cosi agire sullo svolgimento della trama di gioco; altra nota negativa che mina la profondità ruolistica del titolo è la customizzazione dell’aspetto estetico del personaggio: se non per gli elementi visivi legati ad armi, armature, il giocatore non potrà modificare l’aspetto visivo del personaggio scelto. Interessante è l’abbandono del sistema DRM che obbligava l’utente a connettersi in rete per giocare la campagna principale. Blizzard permette a tutti i giocatori di giocare in multiplayer locale e multiplayer online fino ad un massimo di 4 giocatori.

Gli sforzi di Blizzard Entertainment per caratterizzare la versione Playstation 3 e Xbox 360 di Diablo III non hanno portato la software house a modificare gli automatismi ruolistici ma hanno portato la loro attenzione all’esperienza di gioco, per offrire al giocatore una giocabilità spicciola e regalare cosi agli appassionati dell’Action RPG un’interfaccia semplice, dalla gestione del looting, ad una modalità cooperativa locale e alla meccaniche di combattimento più adatte al joypad, permettendo a tutti di godere di un’esperienza di gioco mai frustrante.

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