Recensione Killzone: Mercenary


Il credo del mercenario

La guerra tra ISA ed Helgast imperversa (il gioco è infatti ambientato dopo la fine del primo episodio): il pianeta Vekta è devastato dalle truppe inviate da Vasiri e la situazione per gli ISA è veramente critica, tanto che sono costretti ad ingaggiare un gruppo di mercenari per riuscire a capovolgere la situazione.

Il giocatore vestirà allora proprio i panni di uno di questi mercenari, Arran Danner, guerriero letale ma senza ideali. Danner è infatti un terrestre, addestrato nell’arte della guerra dalle forze UCN, ora privo di bandiera, che è disposto a lottare per qualsiasi comittente capace di sborsare il giusto compenso per i suoi servigi.

La trama principale, seppur piuttosto breve (si attesta infatti sulle 3-8 ore a seconda della difficoltà scelta), è abbastanza avvincente e regala anche qualche colpo di scena interessante. Certamente Guerrilla avrebbe potuto aggiungere qualche missione alla campagna singleplayer, ma siamo comunque di fronte ad un netto miglioramento rispetto ad altri giochi dello stesso genere visti in passato su PS Vita.

Killzone_Vekta



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