Recensione Payday 2

Uno sparatutto con al centro le rapine? Si può!

Overkill Software, casa di sviluppo svedese, si è gettata in una sfida non proprio semplice, e cioè prendere la struttura di Payday: The Heist ed evolverla per portare il concetto di Payday su un nuovo livello.

La sfida è pienamente riuscita nel suo complesso, ma per un occhio più esperto e chi è alla ricerca di un gameplay fluido e privo di incertezze, i morsi sulla lingua saranno parecchi.

Giunto il 13 Agosto su Steam e il 16 agosto su console, Payday 2 mostra già al primo impatto una struttura più ordinata e adatta a chi maneggia mouse e tastiera. Se il precedente appunto era stato sviluppato intorno al concetto console, per chi avrà possibilità di giocarlo su PC, le grazie saranno tante. Ma andiamo per ordine, stiamo parlando di un videogioco duro, cooperativo, che ha come tema principale le rapine e quindi il doversi coordinare con le proprie capacità in un mondo pronto a punirci di colpo a ogni minimo errore, oppure premiarci con dollari sonanti.

Rapine, che piacere!

C’è l’illusione di di fronte ad uno spin off di GTA, soprattutto il V visto che ha come obiettivo l’acquisire soldi compiendo rapine, ma Payday 2 difende gloriosamente la sua identità, non tanto come sparatutto, ma proprio come un “sottogenere” capace di convincere esperti e non.

Avviato il gioco riprenderemo le gesta di Dallas, Hoxton, Chains e Wolf, i personaggi del primo episodio, al servizio di Brian: il nuovo datore di lavoro.Il gioco non ha una trama vera e propria, ma 30 missioni slegate tra di loro che andranno ad aprire il gameplay su diverse modalità di rapina: in banca, in gioielleria, per ottenere soldi, cassette di sicurezza, oppure oro.

L’organizzazione è al centro di tutto, per cui avremo modo di organizzare la squadra e non lasciare nulla al caso, oppure entrare forzosamente e iniziare ad esibire la propria pistola (doppio senso mode: ON) minacciando civili e attirando, ovviamente, le forze dell’ordine. Alcune missioni saranno disponibili soltanto per un lasso di tempo limitato  per cui è davvero importante decidere come e quando procedere senza fare gli imbecilli! Inoltre teniamo a dirlo che non siamo di fronte a una copia di GTA, per cui una delle differenze sostanziali sta nel fatto che le missioni vanno pianificate e le azioni si spalmeranno per più giorni prima di poter acciuffare il bottino.

La squadra inoltre potrà essere potenziata secondo quattro classi: “Master mind”, capogruppo che può convincere civili e poliziotti a dare una mano involontariamente al colpo. “Enforcer” utilizza armi e armature professionali, potendo trasportare facilmente i sacchi della refurtiva. “Tecnico” che si occupa delle cassaforti e sistemi di sicurezza aggirandoli velocemente. “Spettro” che passa inosservato, aggirandosi tra i civili e molto incline allo stealth.

Ma una volta completato il colpo?

Torneremo al nostro bunker segreto. Un avamposto completo di poligono di tiro, sistemi di sicurezza e un caveau per nascondere la refurtiva, infine un bel PC dove accedere a Crime.net, un vero portale internet per criminali, dove si potrà avviare il multiplayer di cui parleremo tra poco.

La soddisfazione nel portare avanti le missioni è tanta. I poliziotti saranno ben organizzati e pronti a punirci, come detto prima, se lasceremo un’azione compiuta dal caso. Non ci troviamo davanti uno sparatutto professionale, un simulatore, oppure un generatore di sfide all’ultimo respiro per frustrare il giocatore. Payday 2 come sparatutto è molto equilibrato e non propone eccessi, proveremo un sentimento di soddisfazione non indifferente procedendo nelle missioni e acquisendo conoscenza del gameplay.

Peccato però che l’intelligenza artificiale sia davvero un problema grave, che merita una sezione a parte del nostro discorso.

Intelligenza? L’avrò dimenticata in solaio!

Inutile dire che la I.A è una delle componenti fondamentali di un videogioco. Ci sono alcuni titoli che non esibendo un’intelligenza gestibile oltre le capacità di una calcolatrice (non scientifica) non smorzano l’atmosfera di gioco e quindi minano la possibilità di godersi un titolo. Purtroppo però giochi come Payday meriterebbero un comparto tecnico più fine. Per via della produzione veloce e comunque non costosissima, il gioco soffre di una grave pecca: un’intelligenza artificiale sottotono.

Ma non parliamo di problemucci quali freeze dei nemici oppure una risposta tardiva in situazione di combattimento, che forse forse in questo comparto è la cosa più riuscita. I nostri colleghi di lavoro purtroppo spesso dimenticheranno la refurtiva costringendoci a prendere di corsa i sacchi per caricarli sul camion della fuga. A volte l’azione scriptata non si avvierà neanche, per cui mentre noi entreremo cazzuti e a petto gonfio in gioielleria potrebbe capitare che i nostri colleghi siano rimasti fuori a raccontarsi l’ultima avventura sotto le coperte con le rispettive partner, fregandosene altamente della missione in corso. Purtroppo la cosa è sempre presente nel gioco e condanna il single player a un fallimento quasi definitivo. Soltanto in multiplayer il gioco riesce a far tornare il sorriso e la soddisfazione. Attraverso il portale Crime.net potremo immergerci invece in un Payday 2 davvero intrigante e cooperativo.

Comparto Tecnico.

Come anticipato nell’introduzione, il gioco mostra di aver raggiunto un certo livello di maturità. Brand avviato per mondo console, in questa incarnazione riesce a rendere giustizia anche al mondo PC con una svariata serie di opzioni e personalizzazioni che riescono a integrare il motore grafico anche in configurazioni datate. Apprezzabile e sempre più raro il controllo dei frame rate.

Su console purtroppo la nostra prova è stata molto amara. Le costrizioni e la cattiva ottimizzazione si fanno sentire. Mettete a confronto Far Cry 3 nelle 2 versioni, console/PC, e vi renderete conto quanto il colpo d’occhio sia imponente, stesso risultato che avviene con Payday2. Su PC le animazioni sembrano resuscitare e il motore grafico riesce ad imporre un blocco al framerate grazie ad un’apposita opzione a nostra disposizione nel menù di gioco.

Di bug non ne abbiamo trovati, oltre ovviamente il problema dell’intelligenza artificiale che però non è un semplice bug. Vi riportiamo anche i requisiti di sistema del mondo PC:

Requisiti Minimi

  • Processore: Intel da 2GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 8800, ATI Radeon HD 2600
  • Memoria: 2GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP SP3

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel quad core da 2, 3 GHz
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 460, ATI Radeon HD 5850
  • Memoria: 3GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP SP3, Windows Vista, Windows 7

Commento finale.

Payday 2 è un gioco riuscito quasi sotto ogni punto di vista. Essendo una produzione che non ha ricevuto un grosso investimento non potevamo aspettarci chissà che rivoluzione rispetto al precedente titolo. Riesce a imporsi come un buon sparatutto da condividere in un online equilibrato e intrigante. La struttura di missioni è variegata e riesce a farci penare e godere allo stesso tempo. Un vero peccato per l’intelligenza artificiale e il comparto tecnico su console davvero di pessimo gusto. Su Crime.Net si avrà la possibilità di provare invece un vero e proprio gioco in cooperativa che non ha nulla da invidiare ai colleghi più costosi. Non possiamo definirlo un “capolavoro mancato” ma siamo al cospetto di un buon titolo e degno seguito dell’apprezzato predecessore.

 

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