Filosofie di gioco in guerra nei nuovi capitoli di Killzone, Battlefield e Call of Duty.
Al mondo esistono infinite rivalità: sportive, politiche, religiose ecc… Nel nostro mondo di gamers tutto ciò non viene risparmiato.
Alla fiera Gamesweek di quest’anno la rivalità per eccellenza del mondo videoludico si è ripresentata più attiva che mai. Non vogliamo però questa volta parlare della tipica “Console War” o della “FifavsPES War”. Parleremo dell’eterna lotta tra 3 dei più attivi FPS in circolazione per numero di titoli consecutivi dal grande successo mondiale: Battlefield 4, Call Of Duty: Ghosts e Killzone: Shadow Fall.
La guerra fa parte della vita umana dalla notte dei tempi: logorante, distruttiva, assassina. 4News ha avuto l’occasione di provare più volte ognuno dei tre titoli in uscita per Xbox 360, PS3, Xbox One e PS4 (Killzone: Shadow Fall escusivamente su quest’ultima console ovviamente). Vediamo come è andata.
Call of Duty: Ghosts
Come previsto le file per entrare all’interno degli stand sono state interminabili, se non fosse stato per i “salta fila” dedicati al personale stampa un’ora intera di coda sarebbe stata inevitabile anche e soprattutto per Call of Duty: Ghosts. Come ogni anno l’hype è alle stelle per migliaia di videogiocatori in fermento per l’ennesimo sparatutto Activision.
Quest’anno la casa diproduzione statunistense ha voluto fare le cose in grande regalando una “Prestige Edition” dell’omonimo gioco dal valore di ben 200 euro per le prime 500 persone che avessero avuto il piacere di giungere allo stand. Più che un piacere però si è rivelata essere una vera propria impresa. All’apertura dei cancelli,infatti, centinaia di fans, collezionisti, giocatori e approfittatori (200 euro gratis non si buttano mai, ndr) si sono letteralmente lanciati in direzione dei poveri standisti. Purtroppo i loro travestimenti da soldati Task Force non sono bastati a fermare qualche spintone o cazzotto di troppo, ma passati i primiminuti di caos e il cedimento di una parte dello stand, tutto si è risolto per il meglio.
Ma parliamo ora del gioco: una volta entrati è stato possibile provare Call Of Duty: Ghosts su Xbox One, partecipando in tempo reale con tutti gli altri players presenti nella stanza a più partite multiplayer su due mappe inedite (Whiteout e Octane) nella modalità “Domination”. Le mappe risultano essere più curate nei dettagli e graficamente decisamente più pulite rispetto ai titoli precedenti, mentre le armi come sempre rispecchiano al meglio le loro controparti reali.
Perché il titolo Activision sia così popolare si è potuto vedere (o meglio, sentire) giocando pad alla mano. Vero, il gameplay è sempre lo stesso: spara, corri, salta, sdraiati, mira ecc… frenesia, caos e spettacoli pirotecnici la fanno da padroni. Ma sentire i compagni di squadra sbraitare, le urla di gioia, la soddisfazione o l’emozione di un Headshot fanno e faranno sempre successo.
Battlefield 4
E’ quindi stato il turno di Battlefield 4. Rivale ormai per antonomasia dell’universo Call Of Duty, negli anni il titolo EA è riuscito a eguagliare se non a superare quello per per anni era stato senza discussioni l’FPS per eccellenza.
Una volta entrati nello stand DICE siamo stati accolti da soldati in mimetica verde e ci siamo seduti per la nostra prova. Come per Call Of Duty: Ghosts l’impatto è stato molto simile a quello avuto col predecessore, Battlefield 3. La modalità proposta è stata quella conquista in una mappa relativamente piccola dedicata alla fanteria, senza la presenza di mezzi (caratteristica preponderante in Battlefield).Le meccaniche sono come sempre le stesse: ogni squadra possiede 300 ticket, per la mappa sono presenti tre punti di controllo e la squadra che ne possiede di meno perde nel tempo i propri ticket (alternativamente all’uccisione da parte del nemico). Il team che raggiunge lo zero perde.
Graficamente il gioco appare leggermente migliorato rispetto al predecessore anche grazie al nuovo motore grafico, sicuramente più fluido nei movimenti e più colorato. Ma tutto ciò è già stato possibile osservarlo nella Beta proposta un mese fa, quindi, sebbene nelle altre mappe osservate sia stata evidente la grandiosa spettacolarità degli eventi catastrofici che possono avvenire (crollo di grattacieli o inondazioni) questa volta ci si è semplicemente limitati a un piccolo scontro tra altrettanto piccoli eserciti. La prova ci ha omunquemostrato una resa sonora di alto livello e la minuziosità dei particolari delle strutture e della vegetazione.
Killzone: Shadow Fall
Ultimo ma non ultimio parliamo di Killzone: Shadow Fall. Esclusiva PS4 (su cui è stato possibile testarlo) Killzone apre, come per ps3, le danze sulla nuova console del colosso Sony. Seppur per un breve lasso di tempo, è stato possibile provare una parte della campagna del gioco.
All’occhio salta subito l’impatto visivo delle luci/ombre, già mostrati in vari video gameplay. Graficamente ci si mostra davanti agli occhi un titolo impeccabile, che immerge il giocatore in un altro mondo. Quasi ci si dimentica che si è al centro di una guerra (quella ormai famosa tra Helgast e ISA): gli Helgast vogliono vendicare la loro razza ancora una volta e come sempre tocca a noi fermare le loro rivendicazioni.
Nella missione testata l’obiettivo iniziale è stato quello di salvare una ragazza: dopo aver sfondato qualche vetrata e facendo irruzione in un palazzo iniziano i combattimenti, armi sempre più futuristiche e scudi laser per proteggerci dai colpi. L’ebrezza di provare il gioco su di un controller PS4 avrà sicuramente distratto l’attenzione (metà dei 10 minuti totali sono serviti per osservarlo nei dettagli), ma il gioco è risultato relativamente tosto, con avversari duri da eliminare e con un’intelligenza che ha messo alle prova le capacità di un videogiocatore esperto.
Commento finale
Per tutti e tre i giochi purtroppo non è stata possibile un’analisi più approfondita durante questa fiera, ma manca comunque poco all’uscita degli stessi sulle nostre macchine da guerra casalinghe. Il livello per tutti è inevitabilmente alto e ci si aspetta un vero scontro tra titani, nessuno molla il colpo. Se Call Of Duty: Ghosts affascina con la sua frenesia e spettacolarità, Battlefield 4 compensa con la sua tatticità e completezza nel riprodurre un vero scontro a fuoco, mentre entrambi vengono battuti dall’enorme lavoro grafico svolto in Killzone: Shadow Fall. Aspettiamo dunque per dare un giudizio su quale è secondo noi il miglior FPS per la fine di questo 2013: un pareggio che lascia tutte le porte aperte per il prossimo scontro con le versioni complete a colpi di recensioni!