Recensione Knytt Underground

Knytt Underground, partorito dalla geniale mente di Nicklas Nygren, in arte Nifflas, è un gioco di piattaforme molto eccentrico ed evidentemente differente, strutturalmente parlando, da ciò da cui siamo abituati a giocare. Sfruttando una tipologia di gioco alla metroidvania ci troveremo a vivere tre capitoli di questa fantastica, diversa, avventura che ci vedrà alle prese con dei veri e propri labirinti e degli enigmi tutt’altro che semplici. Il titolo, già presente su diverse piattaforme, è stato solo recentemente rilasciato sull’eShop di Wii U ed è con grande piacere che ci accingiamo a raccontarvene ogni singolo dettaglio… e bla bla bla.

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Il gioco, come già detto, si suddivide in 3 capitoli, per un totale complessivo di 12 ore di gioco circa, 2 delle quali serviranno da tutorial per comprendere a pieno le meccaniche dei due personaggi che ci sarà possibile utilizzare nel corso del terzo capitolo, Mi e la Palla, che avranno evidentemente poteri e funzionalità differenti. E’ doveroso, prima di continuare con la recensione, indicarvi come i “bla bla bla” all’interno della recensione siano un richiamo ad un elemento narrativo del gioco, che scoprirete voi stessi giocando! Il terzo capitolo del gioco ci vedrà dunque alle prese con la trama vera e propria ed il nostro obiettivo sarà quello di far suonare le sei campane del fato; il cammino sarà tutt’altro che semplice, e tra sub-quest ed interessanti personaggi che ci distrarranno, ci troveremo spesso a percorrere il nostro cammino verso una campana, per poi deviare e dimenticarci totalmente del nostro obiettivo principale, arricchendo ulteriormente la già complessa storia del titolo, che lascia come un senso di libera interpretazione nelle sue vicende.

Come già anticipato precedentemente, Knytt Underground ci mette al comando di due formidabili protagonisti, un’agile folletto, Mi, che potrà far uso degli occasionali poteri sparpagliati per i vari scenari di gioco, e la Palla, che con i suoi rimbalzi, controllabili, ci permetterà di raggiungere i posti più impensabili.

Al centro delle meccaniche del gameplay, inoltre, vi è sicuramente lo scambio di oggetti, evidente sin dall’inizio nel primo capitolo del gioco, dove ci troveremo spesso a dover andare in giro alla ricerca di questo o quell’oggetto da scambiare con gli NPC in cambio dell’apertura di un passaggio per poter proseguire nella nostra avventura. Gli amanti del genere apprezzeranno particolarmente questo aspetto del gioco, che potrebbe però risultare frustrante e tutt’altro che divertente per alcuni giocatori, vista comunque la complessità della mappa e delle aree di gioco che richiedono continuamente approcci diversi e differenziati nella risoluzione degli enigmi. Saranno altresì presenti degli alieni che cercheranno di fermarci, ove possibile, dal raggiungimento dei nostri obiettivi, ma il gioco non vanta alcuna meccanica di combattimento ed anche qui, a suon di enigmi, sarà necessario scoprire il metodo per poterli superare senza farci colpire; non è da temere la morte, nel caso un nemico ci colpisse riprenderemo a giocare dal punto in cui abbiamo iniziato lo scenario, evitando sicure frustrazioni.

E’ inoltre doveroso citare l’utilizzo del Wii U Gamepad che, seppur superfluo nel più delle sue funzioni, si rivela estremamente utile nel momento in cui ci permette di avere la mappa di gioco perenemmente disponibile senza mai dover mettere in pausa il gioco, rendendo così fluida e sempre costante la fantastica esperienza di gioco di Knytt Underground.

Knytt Underground non vanta alcuna modalità multiplayer ed è abbastanza semplice capirne le motivazioni: Knytt Underground nasce e cresce come un gioco incentrato sull’esperienza del gioco in singolo; la tipologia di gioco stessa, così come l’ambientazione o le meccaniche di gioco non lasciano spazio ad alcun pensiero relativo al gioco in compagnia, ma tramite lo sfruttamento di Miiverse non si è mai da soli! Non esiste enigma irrisolvibile per la community online di Nintendo e semmai ci trovassimo bloccati, non sapendo come continuare, ci basterà una connessione ad internet ed un po’ di pazienza per trovare un prezioso aiuto da un amico o da uno sconosciuto volenteroso che ci tenderà la propria mano e divulgherà la propria conoscenza in merito agli enigmi offerti dal gioco.

Dal punto di vista grafico, Knytt Underground è tutto ciò che ci si può aspettare da un gioco indie; la grafica, seppur non complessa, si presenta dettagliata e pulita, le ambientazioni ricordano un po’ ciò a cui Pikmin ci ha abituato a vedere, restando in casa Nintendo, e la varietà di queste ultime è davvero piacevole e capace di creare un’atmosfera davvero “underground”. Il sonoro ci accompagnerà nel corso di tutta l’avventura e, seppur non sia eccelso o presenti qualche peculiarità, è sicuramente piuttosto rilassante e semplice, mai invadente, e non distrarrà i molti momenti di concentrazione totale nei quali spesso ci troveremo immersi nel tentativo di risolvere un enigma.

 

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