Recensione Fable Anniversary

Le porte del regno di Albion si aprono nuovamente, e lo fanno in alta definizione.

Versione testata: Xbox 360.
Per la serie: “A volte ritornano” ecco spuntare dalla saga delle rivisitazioni un titolo di tutto rispetto che di storia ne ha parecchia di raccontare. Stiamo parlando della creatura di Lionhead Studios, pubblicata da Microsoft nell’ottobre del 2004 per la prima su Xbox: Fable.
Il gioco è un misto di atmosfere medievaleggianti e oniriche. Una costante immersione in meccaniche RPG avvolte da un alone di mistero e fantasia che solo un regno chiamato Albion è in grado di sprigionare.
Lo sviluppo al tempo durò parecchio per via di alcuni ritardi “tecnici” e l’hype in conseguenza salì alle stelle, portando con sé anche il dubbio dell’effettiva realizzazione, al momento del rilascio, di un gameplay solido come promesso dagli sviluppatori. il padre del gioco, Peter Molyneux, infatti, promise un titolo in grado di capovolgere il concetto di gioco di ruolo (un po’ come aveva promesso Ken Levine con il primo BioShock per il genere FPS). Una fitta rete di relazioni sociali avrebbe esteso la longevità rispetto ai titoli concorrenti; modifiche al mondo di gioco man mano che gli eventi avanzavano; meccaniche di combattimento riviste e potenziate.
Promessa mantenuta, purtroppo, solo in parte. Il gioco definitivo vendette comunque benissimo e acquisì consensi senza troppi sforzi. Una pietra miliare per gli RPG e sicuramente uno dei titoli più blasonati per la prima, monolitica e imponente Xbox. Peccato però che i difetti sottolineati in sede di recensione e poi l’hype spezzato da un gioco ridimensionato rispetto alla visione originale hanno inaugurato la saga della sfiga.
Il ritorno alle origini con rimasterizzazioni in HD di giochi famosi permette agli sviluppatori di immergersi di nuovo nel passato, con l’intenzione non solo di rievocare prodotti qualitativamente interessanti ma anche di riempire il pozzo di idee in attesa di qualche progetto più consistente. Possiamo quindi dire che i remake con aggiornamenti vari (Doom 3: BFG edition; Tomb Raider Definitive Edition) sono un modo per chi non ha mai giocato a determinati titoli di avere una scusa in più per farlo; e magari anche i non esperti del genere, di approcciarlo.
L’annuncio del remake di Fable ha provocato una forte emozione nei fan della saga e curiosità per gli sconosciuti. Purtroppo il gioco non si discosta dai difetti della versione originale.
Ma prima di entrare nelle vicende della Anniversary Edition che apporta pesanti modifiche al comparto tecnico, bisogna doverosamente introdurre il titolo ai novelli avventurieri. 

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Benvenuto nella Gilda ragazzo…

Ci troviamo nel regno di Albion e improvvisamente, come capita sempre quando le cose vanno per il verso giusto, qualcuno disturba il delicato equilibrio di quiete e colpisce “l’innocente” sbagliato: dei banditi attaccano un villaggio chiamato Oakvale e nella battaglia periscono madre, sorella e padre del futuro personaggio principale, che non ha un nome ed è al tempo dei fatti solo un bambino.
Dopo la sanguinosa lotta il superstite viene portato via da un eroe di nome Dedalo che gli da accesso al monastero dove la Gilda degli Eroi ha sede principale.
Il bambino viene immediatamente addestrato al combattimento, introducendo il giocatore a una sorta di tutorial che durerà fin quando il personaggio non sarà cresciuto. Da subito capiamo che tutte le nostre azioni avranno delle conseguenze e non seguiranno binari predeterminati, e il livello di script e di già visto scenderà ai minimi storici. Fable non ha una trama fissa da percorrere come spettatori incantati da un’atmosfera boreale e iniettata di fragranze GDR ma un mondo da esplorare e plasmare con i nostri pensieri tramutati in azioni poste in essere da un gamepad.
Al termine dell’addestramento diventeremo degli eroi a tutti gli effetti, ma appena chiuse le porte del monastero,  la nostra nuova vita alla ricerca di un’identità e dei cavilli della trama si farà viva e vibrante. Fable lascia al giocatore ogni tipo di scelta.

Gameplay

Dimenticatevi dunque un gioco noioso, guidato e soprattutto scontato. Fable fece nutrire quell’alto hype annunciato prima perché da subito si è voluto affermare come un titolo originale e con un altissimo tasso di libertà. Ogni scelta in gioco detta delle conseguenze, come abbiamo già detto, e spesso sono visibili immediatamente.
Il proprio fisico si adatterà alle strategie di combattimento apprese durante l’avventura; per cui un mago avrà un fisico esile e un guerriero ovviamente sarà paragonabile ad un armadio a tre ante. Ci sarà la possibilità di metter su un’attività economica, comprare casa e sposarsi con un lui o una lei e avere magari un rapporto poligamico. Già da queste piccole accortezze traspare la cura dei dettagli e l’intenzione di renderci i reali protagonisti della storia.
Il gioco ha in sé un misuratore di gloria che oscilla tra il malvagio e buono a ogni starnuto che pronunciamo. Vivendo in maniera pacata e magari completando missioni in un certo modo e rispettando le regole, gli abitanti di una città ci accoglieranno clamorosamente e con affetto; al contrario, se ci faremo una cattiva fama, chiuderanno porte e finestre per evitarci peggio della peste.
Sarebbe deleterio e noioso riproporvi in questa chiacchierata schemi delle varie abilità da migliorare e statistiche che scoprirete man mano nel gioco, senza avvertire quella sensazione di dispersività data magari da altri titoli. Fable è equilibrato, interessante, mai noioso e soprattutto invita, una volta portato a termine, ad una nuova partita per provare nuovi set-up. 

Non è tutto oro ciò…

Preferiamo racchiudere tutto ciò che è “tecnico”, pregi e difetti, in questa sezione. Fino ad ora abbiamo parlato di un gioco fiabesco, interessante, mai noioso e che potrebbe far esplodere d’amore i cuori degli appassionati del genere e magari anche i neofiti. Purtroppo dobbiamo prendere nota del fatto che Fable Anniversary è un buon remake sotto tanti punti di vista, tranne che quello tecnico. Il gioco introduce il supporto al widescreen, audio rimasterizzato, animazioni rivisitate e nuovi effetti particellari. Per rendere tutto questo possibile si è migrati da un motore grafico creato ad hoc all’Unreal Engine. La migrazione non ha sortito gli effetti sperati poiché l’ottimizzazione è piuttosto insoddisfacente. Alcuni contenuti sono stati ripescati da Fable III, si parla di asset ed effetti sonori; purtroppo non è raro incontrare rallentamenti e incertezze nei caricamenti. Le animazioni rimangono fedeli, purtroppo, a quelle di dieci anni fa, andando a cozzare con un ambiente vestito a festa. Il sistema di combattimento è rimasto basilare e il lock-on dei nemici può dare fastidio. Insomma, se il gioco da una parte suscita emozioni degne di nota, basta poco per rendersi conto che la produzione non è eccellente come ci saremmo aspettati. Niente di grave oppure di comprommettente, sicuramente
della patch potranno mettere in sesto il tutto; resta tuttavia un po’ d’amaro in bocca, soprattutto dopo il rinvio subito dal titolo nei mesi scorsi.

Fable

Commento finale

Fable Anniversary è una rivisitazione interessante della produzione originale, con l’aggiunta di “The Lost Chapters”, espansione uscita nel 2005. L’intento degli sviluppatori era quello di prendersi una pausa in attesa di un assetto più interessante per i futuri progetti e far conoscere un gioco degno di nota a chi se lo era perso durante l’era Xbox. Dieci anni fa Fable si fece attendere per la promessa di essere un GDR 2.0, promessa mantenuta solo in parte ma che ci diede  un titolo avvincente e con la sensazione di farci pesare ogni singola azione posta in essere. In questo 2014 la versione Anniversary veste a festa il regno di Albion ma non basta. Il motore grafico è incerto; i caricamenti spesso sono lunghi e il frame rate non è stabile. Le animazioni sono le stesse del gioco originale e nemmeno le poco che sono state modificate convincono appieno. Purtroppo il comparto tecnico, che in questa produzione sarebbe dovuto essere al centro di tutto, è quello più debole. Un vero peccato. 

Pro Contro 
– Rivisitazione affascinante;
– Un GDR divertente e atipico;
– Atmosfera fiabesca…
– …smorzata da un motore grafico incerto;
– Gli stessi difetti di 10 anni fa;
– Non convince appieno.
  Voto Globale: 76 
 
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