Siete pronti a morire ancora?
Versione testata PC.
Dark Souls 2, seppur non strettamente legato ad esso in termini di trama o storyline, è il seguito spirituale dell’acclamatissimo ed apprezzatissimo Dark Souls, rilasciato il 4 Ottobre 2011 su PlayStation 3 ed Xbox 360 e successivamente arrivato su piattaforma PC, con un porting a dir poco pietoso, il 24 Agosto 2012. “Squadra che vince non si cambia”, recita un famoso detto italiano, ed è per questo che From Software ci riprova, mantenendo intatte il più delle meccaniche di gioco del loro nuovo titolo ma sviluppandone a dismisura le capacità innate che metteranno a dura prova non solo le nostre abilità, ma anche la nostra mente e, soprattutto, la nostra lingua promettendo inoltre, questa volta, un porting degno di un titolo destinato ad una piattaforma versatile qual’è il PC. Abbiamo già recensito la versione per console e potete trovarne il nostro verdetto QUI, se siete curiosi di conoscere le caratteristiche di questa versione, continuate a leggere, analizzeremo nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere in merito al titolo.
Vi ricordiamo che Dark Souls 2 è da oggi disponibile su Steam al costo di €49,99.
Chi sono, e cosa ci faccio qui?
La complessità e la profondità di un sistema di gioco ben pensato
Ciò che attira sicuramente di più l’attenzione all’interno di un titolo del calibro di Dark Souls 2 non è sicuramente la parte tecnica o la trama, ma bensì la complessità delle meccaniche di gioco a cui siamo stati abituati e di cui non potremo più fare a meno. Tramite un sapiente mix di elementi GdR ed action conditi da qualcosa che a noi piace definire un combat system alla “Monster Hunter“, dopo aver giocato a Dark Souls 2 difficilmente troveremo appagante qualsiasi altro esponente del genere, se non altro per l’alto livello di sfida che ci viene proposto. Non ci troveremo mai nella situazione in cui potremo sottovalutare le mosse dei nostri nemici o decidere, imprudentemente, di affrontare in massa un gruppo di nemici: a prescindere dalla loro potenza un approccio sbagliato potrebbe essere letale, anche se non dobbiamo dimenticarci che la morte, in Dark Souls 2, è una cosa normalissima; non ci troveremo mai a dover caricare un vecchio salvataggio a causa di una sconfitta o chissà cos’altro ci siamo abituati a fare in altri titoli dello stesse genere; in Dark Souls 2 basterà semplicemente recarsi sul posto della propria morte e recuperare le anime perse a causa della sconfitta. Semplice no? No, non lo è, se moriremo di nuovo, infatti, senza aver recuperato il nostro bottino precedente, lo perderemo, per sempre.
Ci troviamo di fronte ad un titolo che fa suo punto di forza la capacità del player di osservare, attendere e cogliere il giusto attimo per contrattaccare, una coordinazione tra occhi e mani che non lascia spazio ad errori di calcolo, bastano pochi millisecondi per trasformare una buona occasione in una pessima idea: il tempismo è vitale.
Piuttosto che girare intorno all’essenza del titolo, però, andiamo ad analizzarne a fondo le caratteristiche principali; partendo dal presupposto che ogni scelta ha un suo pro ed un suo contro, qualsiasi sia l’argomento affrontato, andiamo adesso ad analizzare le fondamenta su cui si basa la crescita dei personaggi, le statistiche; è praticamente obbligatorio, affrontando l’argomento, spiegare in che modo sia possibile far crescere le statistiche; per fare ciò, infatti, sarà essenziale uccidere i nemici ed ottenere le anime che sfrutteremo, parlando con l’Araldo dello Smeraldo, per aumentare le capacità del nostro personaggio; ad ogni aumento di una qualsiasi statistica, otterremo un aumento di livello; conseguentemente il numero di anime necessarie per l’aumento di una statistica, e quindi del livello, sarà maggiore.
Andiamo adesso ad analizzare le varie statistiche su cui potremo spendere le nostre anime ed i loro effetti:
– Vitalità, aumenta i nostri HP e la resistenza alla pietrificazione
– Tempra, aumenta i nostri HP, la nostra stamina, la nostra difesa fisica ed il nostro equilibrio
– Vigore, aumenta i nostri HP, il carico dell’equipaggiamento, la difesa fisica e la resistenza alla pietrificazione
– Volontà, aumenta i nostri HP, gli slot per gli incantesimi, la velocità di lancio degli incantesimi e l’agilità
– Forza, aumenta i nostri HP, la forza degli attacchi e la difesa fisica
– Destrezza, aumenta i nostri HP, la forza degli attacchi, i bonus da veleno e sanguinamento, e la difesa fisica
– Adattabilità, aumenta tutte le resistenze, l’agilità, l’equilibrio, ed il bonus da veleno
– Intelligenza, aumenta i nostri HP, i bonus da magia/fuoco/oscurità, la velocità di lancio degli incantesimi e la resistenza alla magia/fuoco/oscurità
– Fede, aumenta i nostri HP, i bonus da fuoco/fulmine/oscurità/sanguinamento, la velocità di lancio degli incantesimi e la resistenza a fuoco/fulmine/oscurità/pietrificazione
Da buon Gioco di Ruolo sarà essenziale tenere in considerazione gli effetti di ogni statistica ed il modo in cui si ripercuoteranno sulle effettive capacità del nostro personaggio; ogni cambiamento non sarà comunque definitivo in quanto sarà possibile, all’interno del gioco, ottenere un oggetto che ci permetterà di ripristinare tutte le statistiche al loro valore iniziale, restituendoci quindi il quantitativo di anime speso e permettendoci di ri-assegnare tutti i punti precedentemente spesi nella maniera che più ci aggrada.
L’equipaggiamento, poi, giocherà un ruolo altrettanto fondamentale per merito non solo del cambio alle statistiche che otterremo, ma anche e soprattutto a causa del loro peso e la capacità che il nostro personaggio sarà in grado di trasportare. Sarà quindi essenziale bilanciare la spesa di anime sul giusto quantitativo di vigore per permetterci di poter utilizzare l’equipaggiamento che desideriamo senza gravare sulla possibilità di schivare del nostro personaggio, poichè un carico superiore al 70% del carico massimo, comporterà una lieve modifica dell’animazione della schivata che diventerà meno veloce e più “sporca” rendendo quindi la schivata rischiosa.
Armature a parte, tuttavia, le armi comporranno la fase critica del gioco: sarà infatti essenziale decidere, sin dall’inizio, lo stile che si intende sfruttare, sia che esso preveda l’utilizzo di uno spadone a due mani, di un bastone per le magie, di un arco o una balestra, spada e scudo oppure un arma per mano con entrambe le mani; qualsiasi sia la scelta da noi effettuata non mancheranno, anche stavolta, bonus e malus che comprenderanno maggiori probabilità di perdita di equilibrio agli avversari, una parata più efficiente oppure ancora degli attacchi lievemente meno potenti ma decisamente più veloci ed agili. La libertà sulla scelta del nostro personalissimo equipaggiamento dipenderà esclusivamente dalle nostre scelte, dai nostri gusti e dalle nostre preferenze, nessuna situazione c’imporrà l’utilizzo di questa o quell’altra arma. Non dimentichiamoci inoltre, a proposito di equipaggiamento, della barra di deterioramento dell’equipaggiamento che, una volta raggiunto lo 0, ne decreterà la rottura e sarà necessario far uso di un fabbro per rimetterla in sesto; un fabbro che, tra le altre funzioni, potrà potenziare il nostro equipaggiamento per merito di apposite pietre e di un piccolo bonus in anime e che, nella maggir parte dei casi, ci consentirà di proseguire all’interno del gioco facendo uso solo di una o due armi, sia che si tratti di abitudine, sia che di mera forza bruta.
La distrutta cittadina di Majula comporrà l’HUB di gioco da cui potremo accedere a praticamente tutte le aree e dove troveremo gli NPC che avremo man mano indirizzato lì nel corso della nostra avventura e che provvederanno a servirci con le merci in loro possesso o con le abilità che possiedono, siano esse quelle da fabbro, da mercante o semplicemente di contorno, seppur potrebbero rivelarsi utili ai fini del completamento del titolo.
La complessità delle fondamenta alla base delle meccaniche di Dark Souls 2, lungi dall’essere alla portata di noi essere umani (ci è incomprensibile quale diabolica mente sia stata in grado di creare un sistema tanto frustrante quanto gratificante), è forse merito anche del buon level design che andrà a comporre le numerose zone ed i dungeon che ci troveremo ad affrontare di volta in volta. Non dimentichiamoci poi della longevità praticamente infinita del titolo, che per merito del new game + ci metterà di fronte a sfide via via sempre più difficili ed entusiasmanti e con ricompense sempre più succulente!
Assistere od Invadere, questo è il problema!
Non si può essere perfetti
Qualcosa doveva pur non piacerci, no? Ebbene sì, Dark Souls 2 pecca proprio nella parte tecnica, seppur non si tratti di un lavoro di bassa qualità, un titolo destinato al PC poteva sicuramente sfruttare meglio le possibilità offerte da una macchina così ampia ed aperta. La nostra configurazione di gioco utilizzata per testare il titolo è ben lontana dal poter essere paragonata a macchine di questi tempi, montando componenti già da un po’ datati e nello specifico:
CPU: Intel Core 2 Quad Q6600 @ 3.0Ghz
RAM: 4GB DDR2 @ 800Mhz
GPU: AMD Radeon HD 7770
Eppure, con una configurazione così mediocre, siamo riusciti a giocare al titolo ad una risoluzione di 1440×900 ed impostazioni grafiche al massimo possibile, non poco dal nostro punto di vista, considerato che il gioco in queste condizioni ci ha garantito un frame rate quasi sempre stabile a 60 FPS. Cosa c’è che non va, allora, vi starete chiedendo? Semplice, ma forse ripetitivo, è ciò che invece sarebbe potuto essere: non stiamo parlando di una mediocrità o di una insufficienza dal punto di vista tecnico, ma bensì di ciò che potrebbe essere definito un porting che con un po’ di lavoro in più, anche se c’è voluto un mesetto buono per effettuarlo nudo e crudo, avrebbe potuto garantire un impatto grafico di nuova generazione, piuttosto che rimanere per lo più invariato rispetto alle versioni per console.
L’OST ci ha poi lasciato un po’ con l’amaro in bocca: il predecessore da questo punto di vista ha sicuramente sorpreso di più, forse anche un po’ per merito dell’effetto novità. In Dark Souls 2 manca qualcosa, non si riesce mai a percepire il senso di immersione all’interno degli scenari come invece si riusciva a percepire nel primo episodio: anche qui non stiamo parlando di insufficienze o mediocrità, ma bensì di qualcosa che sarebbe potuto essere migliore, visto e considerato che gli effetti sonori restano comunque di altissimo livello.
Dark Souls 2 per PC non sorprende ma lascia contenti, sarebbe potuto essere di più, ma a noi va benissimo anche così per com’è, vicinissimo alla perfezione, seppur circondato da imperfezioni.
Commento finale
Dark Souls 2 è il validissimo successore del capostipite della serie: ri-utilizzandone le meccaniche e migliorandole sotto qualche punto di vista il titolo risulta fresco ed appagante. Sentivamo la necessità di un nuovo titolo nella serie e seppur breve, le opzioni garantite dal new game + ci offriranno sicuramente una motivazione aggiuntiva per completare ancora e ancora il titolo, in ciò che potremmo definire una sovrabbondanza di longevità, qualcosa che sembra mancare nei titoli di nuova concezione che troppo spesso si soffermano sull’eccitazione di un attimo non garantendo all’utente, però, un’esperienza longeva e profonda.
Leggendo le quasi 14000 battute di questa recensione è abbastanza semplice capire il verdetto finale: non possiamo far altro che confermarlo ulteriormente, consigliando Dark Souls 2 a chiunque si definisca un hardcore gamer o un appassionato di Giochi di Ruolo. Una vera sfida vi attende: che siate preparati o meno, la morte è dietro l’angolo.
Pro | Contro |
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– Cattivo ed appagante…
– Longevo e duraturo, merito anche di una profonda modalità multigiocatore
– Personalizzazione estetica e non solo del proprio personaggio, una festa per gli amanti dei Giochi di Ruolo
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– … ma molto spesso frustrante, perciò poco adatto ai meno pazienti
– Graficamente poteva essere molto di più, visto la piattaforma su cui si trova
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Voto Globale: 90 |