Recensione God of War Collection (PS Vita)

…e Kratos si lanciò dalla montagna più alta di tutta la Grecia.

Versione testata PS Vita.

“Dopo (quasi) dieci anni di sofferenze”, Kratos torna ancora una volta a ripercorrere le dolorose vicende vissute attraverso il suo sanguinoso cammino di vendetta. L’hack’n’slash più amato dai possessori di console Sony si rifà così di nuovo il look e, dopo la riedizione in HD uscita nel 2010 su PlayStation 3, il fantasma di Sparta arriva ora anche sulla nuova console portatile Sony, con una veste grafica ed un sistema di controlli adattato al sistema PlayStation Vita.

Autori del restyling sono questa volta i Sanzaru Games che, dopo la Sly Trilogy, hanno messo mano a questa nuova edizione dei due capolavori PS2 targati Santa Monica: parliamo ovviamente di God of War e God of War II.

Pronti a sfidare di nuovo l’Olimpo?

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Un mortale e la sua eterna sfida agli dei

Ambientati al tempo dell’antica Grecia, della rivalità tra le poleis e tra le capricciose divinità dell’Olimpo, God of War e God of War II hanno raccontato, e raccontano ancora, uno storia avvincente e ricca di fascino. Senza però soffermarci troppo sulla sfida di Kratos ad Ares prima, e agli dei uranici poi, ciò che ci interessa oggi è valutare la realizzazione tecnica della riedizione dei due capitoli su PS Vita. 

Vale innanzitutto la pena ricordare che la God of War Collection per PlayStation Vita è disponibile dall’8 Maggio 2014, sia in versione retail che in digital delivery, al prezzo budget rispettivamente di 29,99€ e 24,99€. Questa versione benificia inoltre del cross-buy con l’edizione in HD per PS3: acquistando la versione PS Vita si potrà così scaricare su PS Store anche quella per console domestica, gratuitamente; viceversa, chi già possiede l’HD Collection, potrà usufruire dell’offerta solo se ha acquistato i due titoli in versione digitale.

Manca invece, inspiegabilmente, la funzionalità cross-save, che sarebbe stata un’aggiunta a nostro avviso molto gradita sia ai nuovi che ai vecchi giocatori. Distinti anche i 71 trofei disponibili, che andranno faticosamente riguadagnati anche sulla versione portatile (e gli ultimi trofei prima dei platini non sono proprio una passeggiata).

Non degno dell’Olimpo

A livello tecnico il lavoro dei Sanzuru si è focalizzato sostanzialmente sull’adattamento della versione PS3 alle caratteristiche di PS Vita. Abbiamo così innanzitutto una riduzione della risoluzione: si passa da 1280x720p ai canonici 960x544p supportati dalla portatile. Inaspettatamente però, un downgrade si ha purtroppo anche sul fronte del framerate, lontano dai 60fps stabili visti su PlayStation 3 e con il primo capitolo della collezione che soffre spesso di rallentamenti. Segnaliamo che, per fortuna, la situazione è decisamente migliore in God of War II, il quale mantiene gran parte della grande qualità vista su PS3; facciamo però fatica a capire come mai un titolo il primo capitolo di questa serie, in origine meno esoso in temini grafici, sia risultato più difficile da adattare ad una console non proprio debole quanto a potenzialità tecniche.

Sempre sul fronte visivo, nemmeno questa volta i filmati sono stati riadattati allo standard 16:9, creando una fastidiosa riduzione di dimensione dell’immagine durante le cutscenes. 

Solo discreto anche il nuovo sistema di controllo, che si adatta a fatica alle esigenze di portabilità richieste dalla console. L’utilizzo del touchpad per sostituire L2 e R2 è abbastanza scomodo e non di rado ci capiterà di essere in difficoltà nell’aprire (o nell’evitare di aprire) una cassa tenendo le dita ben salde sul pannello posteriore. La scelta di affidare al touchscreen anteriore la corsa di Kratos è poi anch’essa piuttosto discutibile. Assente l’utilizzo del giroscopio di PS Vita per le sezioni in cui il nostro eroe si troverà a camminare in bilico: a causa anche di un non permetto allinemento dell’anaogico sinistro, muoversi in queste condizioni risulterà di tanto in tanto frustrante.

Nel complesso siamo quindi di fronte ad un lavoro di adattamento che, per God of War, non eccelle sotto nessun punto di visto e che basa la sua forza solo sulla qualità intrinseca del titolo che riporta in auge, vera pietra miliare del genere di appartenza. Come già anticipato, invece, è ben diversa la situazione per quanto riguarda il secondo capitolo, che, a parte i difetti già segnalati nel sistema di controllo, ha ben poco da invidiare alla versione che abbiamo potuto ammirare sulle nostre PlayStation 3. 

 gowcollection gow2 03Commento finale

La God of War Collection per PS Vita offre in ultima analisi un’ottima opportunità ai fan storici e ai nuovi giocatori di mettere le mani su due degli hack’n’slash più divertenti e spettacolari dell’ultimo decennio, anche nella loro ultima incarnazione portatile. Un lavoro di conversione poco curato mina però questa produzione altrimenti imprescindibile per tutti i possessori di Sony PlayStation Vita, che potranno tuttavia cogliere una ghiotta occasione di avere sempre a portata di mano la potenza di un invincibile guerriero spartano, “benedetto” dal signore della guerra in persona. Se da un lato la realizzazione di God of War II risulta davvero buona, per God of War non abbiamo notato un deciso passo in avanti rispetto a quanto avevamo già a disposizione con il non eccellente remote play tra PS Vita e PS3.

Nonostante i difetti, però, le circa 30 ore di gioco e un gameplay frenetico ed esaltante, insieme al prezzo contenuto e al cross-buy con la versione PS3, ci obbligano, nonostante i difetti, a consigliarvi l’acquisto di due dei titoli che hanno reso indimenticabile l’era PlayStation 2.

Pro Contro 
– Kratos è ormai un’icona del mondo Sony
– Cross-buy e prezzo contenuto
– Ottima conversione per God of War II
– Sfruttate male le peculiarità di PS Vita
– Niente cross-save
– La riedizione del primo capitolo lascia a desiderare
  Voto Globale: 75 
 
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