Recensione WildStar

Un’avventura stellare.

Versione testata: PC.
NCSOFT è una delle compagnie più conosciute nel genere dei MMO principalmente grazie alla serie di Guild Wars. Il team sudcoreano ha parecchi anni di esperienza alle spalle ormai (si parla del 1997 come anno di fondazione) e in tutta la sua carriera ha sempre saputo sorprendere e realizzare titoli ottimi, salvo alcune eccezioni. A due anni di distanza dal sequel del primo Guild Wars e fra un progetto e l’altro, il team di sviluppo ha rilasciato WildStar, titolo a canone mensile svelato nel 2011 in collaborazione con Carbine Studios. Dopo tre anni, il lavoro ottenuto è sicuramente buonissimo dato che questo MMO è davvero enorme ed offre parecchi approcci per essere giocato anche grazie alla personalizzazione del proprio personaggio non solo per quanto concerne la razza, ma anche per lo “stile di combattimento”. Vi spiegheremo tutto ciò che c’è da sapere in questa recensione… spaziale. 
 
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Alla scoperta del pianeta Nexus

Nexus: un pianeta abitato dall’antico e potente popolo degli Eldan e rimasto celato per moltissimi anni. La loro potenza deriva dal fatto che disponessero di una tecnologia molto avanzata in grado di cambiare le sorti di tutta la galassia. Ora, dopo anni di ricerche, il pianeta è stato scoperto, ma ci sono due fazioni che si contendono il dominio su di esso: gli Exiles e i Dominion. I Dominion sostengono che questo pianeta appartenga solo ed esclusivamente a loro e farebbero di tutto per conquistarlo al fine di possedere la famosa tecnologia; gli Exiles, invece, sono un gruppo di fuorilegge esiliati proprio dal popolo dei Dominion e non staranno di certo a guardare i loro nemici appropriarsi di un pianeta che cela una simile potenza. Quale sarà la vostra scelta? Sostenere i Dominion nella ricerca della tecnologia o affiancare gli Exiles per impedire il loro obiettivo?
 
La trama è semplice e senza particolari storie intricate, ma la possibilità di poter scegliere fra due differenti fazioni porta i giocatori più volenterosi a rigiocarlo almeno due volte per scoprire tutto ciò che c’è da sapere su entrambi i popoli e le missioni che vengono assegnate. Per quanto riguarda la longevità quindi, che possiamo già trattare qui, non ci sono problemi, dato che tranquillamente si superano le 30-40 ore solo per la quest principale; aggiungendo, come detto, il fattore rigiocabilità e tutte le missioni secondarie, il tempo totale per completarlo supera brillantemente le 100 ore. Per i giocatori più “pignoli”, inoltre, ci sono anche dei collezionabili denominati “Lore”, ovvero dei dati riguardanti il pianeta Nexus che riportano diverse curiosità. L’unica pecca delle missioni secondarie, però, è che spesso sono riciclate, ovvero si somigliano l’una all’altra, portandole a divenire ripetitive e noiose e costringendo il giocatore che cerca la varietà ad abbandonare presto il titolo.

La personalizzazione prima di tutto 

Come ogni MMO che si rispetti, la prima cosa da fare è creare il proprio personaggio, che sarà anche un po’ buffo per quanto riguarda WildStar dato il suo stile “cartoonesco”. Dopo aver scelto sesso, capelli, colori e corporatura, dovremo scegliere a quale razza appartenere e di quale fazione tra le due descritte sopra. Fatto ciò, sceglieremo una classe, ognuna con abilità e caratteristiche diverse, e un Path tra quelli disponibili, che può essere visto come una novità: in base a quale sceglieremo, questo andrà ad influenzare le quest presenti nel gioco oltre a fungere da abilità speciali, il che giova molto al fattore personalizzazione dato che si possono sperimentare svariate combinazioni. Anche in WildStar, ovviamente, il personaggio dovrà salire di livello per sbloccare nuove abilità e potenziamenti; inoltre, durante il gioco si possono ottenere i cosiddetti Amps, dei punti particolari da assegnare che conferiscono l’aumento permanente di una determinata statistica del personaggio. Personalizzazioni e potenziamenti, ovviamente, sono anche rivolti alle armi e agli oggetti che troveremo durante il nostro cammino. Per quanto concerne l’I.A. nemica, possiamo dire che non è male, anche se alcune volte sembra venire un po’ a mancare, ma il grado di sfida è più che sufficiente.
Il titolo, inoltre, è anche caratterizzato da un sistema di Housing: ad un certo punto del gioco avremo accesso alla Sky Plot, ovvero una casa a cui potremo aggiungere diverse migliorie nei limiti degli “slot” disponibili; tramite questa casa potremo addirittura creare i nostri dungeon personali. Il parametro della customizzazione, quindi, è uno dei punti forti di WildStar e questo non può che rallegrare coloro che amano “fare e disfare” fino all’esaurimento (delle combinazioni, si intende). Saranno anche disponibili dei veicoli per potersi spostare nei territori di Nexus, alcuni dei quali sono particolari.
 
Un’altra pecca di WildStar, se così si può chiamare, è il fatto di dover pagare un canone mensile per poterci giocare: appena acquistato il gioco nella sua versione standard (esiste anche una Deluxe Edition che include alcuni bonus aggiuntivi come costumi), avremo accesso a 30 giorni di gioco gratuiti e potremo regalare a tre amici 7 giorni di prova del gioco. Al termine del mese di gioco, se vorremmo continuare ad esplorare Nexus o divertirci online saremo “costretti” a dover pagare, come detto, un abbonamento mensile. 
Il team di sviluppo, comunque, ha escogitato un metodo di pagamento alternativo ai soldi reali, ovvero utilizzando i C.R.E.D.D.: questi sono dei particolari oggetti che possono essere acquistati in-game attraverso l’oro guadagnato o scambiati con altri giocatori. Un consiglio per quelli che non vogliono spendere la vera moneta, pertanto, è quello di risparmiare sull’acquisto di qualsiasi diavoleria reperibile nel gioco per poi investire una parte dell’oro proprio per poter continuare a giocare. Questa è sicuramente un’ottima mossa da parte della casa di sviluppo, che in questo modo attira anche quei giocatori non disposti a pagare un canone ma che andranno ad impegnarsi con maggiore costanza in WildStar.

Quanta gente online!

Prima di entrare in partita in senso vero e proprio, potremo scegliere se entrare in un server PvE (quelli contro i bot nonché della storia principale, per capirci) o in un server PvP. In questi ultimi avremo la possibilità di combattere contro altri giocatori reali in tre differenti modalità:
 
– Arena: una sorta di deathmatch in cui due squadre di 5 giocatori l’una si sfidano fino ad azzerare le possibilità di respawn degli avversari
– Battleground: due squadre da 15 giocatori l’una si sfidano nel completare i vari obiettivi che vengono assegnati, quindi le uccisioni non determinano la vittoria
– War Plots: questa immensa modalità vede due squadre di ben 40 giocatori l’una costruire e potenziare ognuna la propria fortezza per poi attaccare e tentare di conquistare quella avversaria
 
Per quanto riguarda il multiplayer online, pertanto, oltre alla possibilità di cooperare con un amico nella storia potremo anche svagarci in queste tre modalità, tra le quali l’ultima è davvero enorme e affollata (non adatta a chi non riesce a gestire più di 10 avversari in una sola partita!). 

Il fascino di Nexus

Il mondo di gioco è molto vasto trattandosi di un MMO e le ambientazioni sono ben ricreate e differenti fra loro, anche se in quanto a dettagli non si può dire lo stesso: la grafica è buona e molto colorata, ma le texture e tutto il resto sono state realizzate in modo che il gioco possa girare decentemente su qualsiasi tipo di PC, anche i più “vecchiotti”. Nulla di male comunque, anche perché un titolo simile diverrebbe troppo pesante per la maggior parte dei giocatori data la sua vastità.
Un altro punto forte di WildStar è sicuramente il comparto sonoro, che gode di splendide musiche veramente azzeccate in ogni situazione oltre ad un sonoro generale buono, pur imbattendosi, di rado, in scene di intermezzo in cui l’audio del parlato salta per un attimo e il tutto finisce fuori sincrono.
 
WildStar Customisation - Combat - Item Modification

Commento finale

WildStar si rivela un buon MMO in grado di regalare svariate ore di divertimento sia con gli amici grazie ad una semplice ma solida storia in cui cooperare sia contro altri giocatori grazie alla modalità PvP. Le innumerevoli opzioni di personalizzazione del personaggio e dei vari oggetti giovano sicuramente al gameplay; i giocatori più volenterosi, come scritto nella recensione, apprezzeranno moltissimo anche l’introduzione dei Path che vanno a variare l’esperienza di gioco. Tutto questo, pertanto, dona al titolo un’ottima longevità, peccato solamente per la ripetitività di certe missioni con il progredire nel gioco che va a minare un po’ il divertimento e la varietà. Se siete amanti di giochi ambientati in una galassia cartoonesca, con personaggi bizzarri e vaste aree da esplorare, comunque, sappiate che WildStar è ciò che fa per voi.

Pro Contro 
– Ottima longevità…
– Mondo di gioco vivo e ben realizzato
– Personalizzazione all’ordine del giorno
– … ma missioni alla lunga ripetitive
– Canone mensile
 
  Voto Globale: 80  
 
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Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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