La sottile linea tra realtà e videogioco.
Versione testata PC.
Mi risveglio, sono spaesato. Ho fame. Mi trovo in una radura e il cielo non promette nulla di buono. Scruto l’orizzonte e trovo una cittadina. Bingo. Mi dirigo là, sempre con cautela facendo molta attenzione ad eventuali rumori e presenze estranee. Ho bisogno di nutrirmi e anche in fretta, altrimenti potrei morire. Intanto sento le prime gocce di pioggia scendermi sul viso… E non sono neanche vestito come si deve.
Dall’aspetto ancora grezzo, vessato da problemi e mal ottimizzato, DayZ potrebbe rappresentare il classico prodotto fuffa. In realtà, la cupola di difetti protegge quella che potrebbe essere definita l’esperienza ludica più innovativa dell’universo. Oramai da molti mesi diversi autori e giornalisti sia stranieri che italiani hanno elogiato uno dei prodotti più controversi che abbiano mai solcato il panorama dei videogiochi. Una delle storie più interessanti arriva dal web (per il nostro paese è stata riportata da Francesco Fossetti su Wired) ed è quella di Adam Ruch, giocatore australiano rapito e mandato in avanscoperta dai suoi stessi rapitori per mesi e mesi. “E che problema c’è?”, direte voi. Che magari basta staccare la connessione con il server, possiamo morire e invece no. Il rischio di perdere tutto, dover ricominciare e la possibilità di avere una singola vita in DayZ rendono tutto questo molto interessante. Una sorta di mondo parallelo e questa preview non poteva che essere da meno. Un lungo viaggio, intrapreso dalla redazione di 4News.it per illustrarvi che ogni singolo avvenimento vissuto in DayZ (zombie a parte) potrebbe tranquillamente accadere qui, dopo lo scoppio di una guerra.
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Tra paura e disperazione.
Ho trovato riparo dopo una corsa di 2 chilometri. Dentro la casa ho trovato un’ascia e un fucile, totalmente scarico. Ho mangiato una mela marcia, so che non dovrei ma è l’unica cosa che sono riuscito a trovare. Ha smesso di piovere e non appena avrò bevuto qualcosa mi farò largo tra le case abbandonate per trovare uno zaino e qualche munizione…
DayZ è una mod. Nasce come semplice espansione indipendente per ArmA III e si trova ora in versione standalone (in Alpha, ovviamente) su Steam ad un prezzo di 23 euro circa. DayZ è un passo oltre il realiso ed incarna tutto ciò che non segue regole prestabilite. All’inizio del gioco vi ritroverete in molti casi sulla costa, totalmente sperduti e con un inquietante messaggio di fame o di sete. Non esistono barre della salute, il tutto vi sarà comunicato esclusivamente via testo in basso a sinistra sullo schermo, neanche una mappa, solol browser in game, ogni singolo cartello presente nel gioco in cirillico. Le armi sono estremamente realistiche, con una propria balistica e tempi di ricarica totalmente reali. Le munizioni sono rare da trovare, così come i medkit e dell’acqua pulita, del cibo edibile e tante altre cose che diamo per scontato in ogni singolo videogioco. In DayZ siamo sperduti nel Chernarus, un’immaginaria area dell’ex Unione Sovietica, in mezzo ad una crisi post apocalittica e la sensazione che si prova è effettivamente quella: la lotta per la sopravvivenza già carica di pathos assume in DayZ dei contorni decisamente inquietanti.
Amici o nemici?
DayZ è un prodotto che fa del PvP (Player vs Player) il suo cavallo da battaglia. In realtà, i non morti sono semplicemente un passatempo, nonostante siano veloci e famelici, il vero problema, come recita un vecchio adagio, sono i vivi che incontrerete nel vostro viaggio. Sadici, spietati e pronti a tutto pur di portarvi via tutto ciò che avete, difficilmente riuscirete a costruirvi degli amici nel vostro viaggio all’interno del Chernarus. Esplorare da soli centri abitati può essere un rischio e vagare per le terre sperdute vi metterà costantemente un senso di abbandono, di ansia. A questo ovviamente c’è la soluzione: convincete un paio di amici (ma anche di più) ad intraprendere lunghe scorribande e razzie con voi ed il problema sarà parzialmente condiviso. D’altronde, mal comune mezzo gaudio no?
Tecnica.
L’hanno ucciso, poco prima che riuscissi ad incontrarmi con lui. Un tipo l’ha inseguito dentro l’ospedale mentre cercava qualcosa con cui curarsi le ferite. Sono le 23, mi ritrovo sperduto e devo evitare Berezino, poiché secondo il mio (ex) contatto c’è abbastanza traffico. E si sta per rimettere a piovere, ovviamente. Credo che tornerò nella zona industriale di Novdmitrovsk e aspetterò un segnale da un’altra persona
Al momento DayZ viene venduto in early access (accesso anticipato) ad un prezzo di 23,99 €. Si tratta di un prodotto che contiene un cospicuo numero di bug, tra cui la possibilità per gli zombie di attraversare le porte degli edifici. Ma non solo: sono tanti gli errori di programmazione che incontrerete nel vostro gioco, così come la resa grafica al momento non è perfetta. La release di aggiornamenti risulta tuttavia decisamente frequente e i lavori procedono discretamente bene.
Commento finale
DayZ è un prodotto (in)completo. Da una parte gioca tantissimo sul lato psicologico del giocatore, inducendolo a temere per la propria vita digitale quanto per quella reale. Dall’altra invece è un buon gioco, che stupisce ammalia ed incanta per le sue ambientazioni suggestive, ma comunque non esente da difetti. L’acquisto è caldamente consigliato a chi ama questo genere di software ed è pronto ad avventurarsi, anche da solo, in un mondo terribilmente crudo ed ostile. Se invece non sopportate il minimo bug e non avete nessuno con cui giocare ma desiderate provare un’esperienza, non vi resta che attendere un’eventuale beta che dovrebbe arrivare entro l’anno.
Aspettative | Perplessità |
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– Ottimo gameplay
– Realistico al punto giusto
– Sensazioni sempre positive
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– Molti bug da correggere
– Aspetto tecnico da limare
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