Recensione Risen 3: Titan Lords

Risen 3: Titan Lords è l’ultima fatica di Piranha Bytes. Si tratta di un Action/RPG rilasciato su PC, PlayStation 3 ed Xbox 360, distribuito da Deep Silver e disponibile dal 15 Agosto 2014; Risen 3: Titan Lords è il terzo capitolo della serie che, recuperando stili di gioco e meccaniche dalle precedenti apparizioni, riprende ed amplifica ciò che ci è stato possibile giocare e sperimentare in Risen 2: Dark Waters. Avendo particolarmente apprezzato Risen, Risen 2: Dark Waters ci ha fatto, ai tempi, un po’ storcere il naso, dimostrandosi un buon passatempo, ma non riuscendo a stupire e ad innovare nello stesso modo in cui fece il primo capitolo nel lontano 2009. Tra grosse modifiche all’engine, numerosi cambiamenti nelle meccaniche di gioco e nello stile di combattimento (come l’introduzione delle armi da fuoco), il secondo capitolo è stato, in un certo senso, un netto peggioramento considerando ciò che Risen riuscì ad ottenere, facendo riscoprire al mondo intero il piacere di un Gioco di Ruolo ispirato a quei capolavori facenti parte del franchise di Gothic. Adesso, dimenticandoci per un po’ del passato e dedicandoci interamente al nuovo capitolo di questo preziosissimo franchise, siamo qui, per voi, ad analizzare pregi e difetti e ad elencare le varie funzionalità e meccaniche del gioco. Vi auguriamo una buona lettura!

 

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La nostra avventura in Risen 3: Titan Lords si divide in due fasi principali: la prima ha inizio a bordo della nostra nave dove, nei panni del capitano, saremo prede di un devastante sogno in cui il nostro vascello viene abbordato dalle forze di una nave fantasma il cui capitano è una nostra vecchia conoscenza, il Capitano Crow. Basterà poco tempo per risvegliarsi nel letto e cominciare a muovere i primi passi all’interno del gioco ed arrivare, così, alla Costa dei Granchi, dove tasteremo con mano l’esperienza di poterci muovere liberamente all’interno dello scenario. Proseguendo con la storia raggiungeremo in pochi minuti la seconda parte della trama, dove scopriremo la presenza di un portale sull’isola dal quale uscirà fuori un Demone che mangerà la nostra anima, uccidendoci. Assisteremo infine alla nostra sepoltura ed alla nostra resurrezione per merito di uno sciamano, prima di poter dare il via alla nostra avventura.

Risen 3: Titan Lords, come già anticipato precedentemente, recupera essenzialmente le meccaniche di gioco sperimentate in Risen 2: Dark Waters. Il sistema di combattimento è probabilmente l’unico ad essere stato poco modificato nelle fondamenta: come da sempre all’interno del franchise avremo la possibilità di attaccare, difenderci, contrattaccare, schivare ed utilizzare armi da corpo a corpo o a distanza come meglio preferiamo, intervallando le varie azioni di gioco con incantesimi e tanto altro ancora. Seppur sembri facile a parlarne, il sistema di combattimento si rivelerà tutt’altro che semplice: sarà infatti indispensabile studiare gli attack pattern dei nemici, capire quando schivare, parare ed attaccare e, soprattutto, imparare ad usare bene questo sistema ed essere consapevoli dei propri limiti, capendo quando è il caso di scappare da una battaglia impossibile da vincere. Risen 3: Titan Lords è punitivo come piace a noi, tuttavia giocato in difficoltà normale potrebbe risultare piuttosto semplice a chi è abbastanza ferrato nel genere.

 

Le meccaniche di gioco diventano più profonde che mai: sarà infatti possibile ottenere la Gloria completando quest o uccidendo i nemici ed utilizzarla per potenziare alcuni parametri di base, incrementabili diversamente tramite erbe e pozioni, le quali permetteranno anche di incrementare le nostre varie abilità, siano esse relative al combattimento, alla magia, alla creazione di armi, incantesimi o pozioni oppure al furto o allo scasso; queste stesse abilità saranno poi potenziabili tramite l’apprendimento di numerose skill, ottenibili esclusivamente imparandole da un maestro pagando una somma in denaro oppure leggendo i vari libri sparsi per il mondo di gioco. E’ importante ricordare che il crafting sarà disponibile solo ed esclusivamente avendo appreso, prima, l’abilità che permetta di farlo. Sarà inoltre necessario avere un livello di abilità più alto per poter craftare gli oggetti di qualità superiore.

 

All’interno del mondo di gioco di Risen 3: Titan Lords ci sposteremo per lo più a piedi, mentre sfrutteremo le navi a disposizione per spostarci da un’isola all’altra e poter così continuare la nostra avventura. L’esplorazione è davvero una parte fondamentale di Risen sin dal primo capitolo, infatti sarà possibile ottenere oggetti leggendari che incrementeranno permanentemente le nostre abilità e scoprire quest secondarie nascoste altrimenti introvabili.

A proposito delle quest dobbiamo sollevare una questione piuttosto puntigliosa: non sentitevi in imbarazzo nell’ammettere che, a volte, è davvero stancante svolgere le missioni secondarie, e se la vostra sopportazione ha un limite molto basso forse sarebbe meglio che le evitaste in Risen 3: Titan Lords, in quanto presenti in maniera molto massiccia e, oseremmo dire, addirittura esagerata!

Il titolo, come i precedenti capitoli, non presenta alcuna funzionalità che permetterà il gioco in multigiocatore, restando così un’esperienza single-player.

Risen 3: Titan Lords prende tutto, ma proprio tutto da Risen 2: Dark Waters, anche l’engine: a distanza di anni la pesantezza di un motore grafico ormai obsoleto si fa sentire e la scarsa qualità interna del titolo si fa vedere, seppur con un netto miglioramento rispetto a Risen 2: Dark Waters. Risen 3: Titan Lords, comunque, presenta uno scarso livello grafico, non riuscendo così a rendere giustizia ai mondi realizzati dai ragazzi di Piranha Bytes, che si presentano scarni dal punto di vista quantitativo e poco vivi per ciò che riguarda la palette cromatica e l’utilizzo di effetti grafici anche e non solo per ciò che riguarda la vastissima quantità di acqua presente all’interno del titolo. Anche la mole poligonale lascia particolarmente a desiderare, ma è davvero insignificante di fronte a problemi quali la scarsa ottimizzazione del codice che, anche su macchine non proprio obsolete, potrebbe causare non pochi problemi di framerate in vicinanza di cascate o di scenari con grande presenza di fumo.

 

Come nei precedenti capitoli, Risen 3: Titan Lords è tuttavia capace di regalarci un preziosissima colonna sonora ricca di capolavori musicali che sapranno adattarsi efficacemente alle tematiche trattate dagli scenari che andremo ad esplorare, permettendo ai giocatori di immergersi all’interno delle varie isole laddove l’elemento grafico non sarà in grado di farlo. Lascia a desiderare il doppiaggio che andrà ad accompagniare molti dei tediosi dialoghi presenti all’interno del gioco: a noi piace molto scoprire di più sui personaggi facenti parte di un GdR, ma in Risen 3: Titan Lords tutto ciò non avviene ed i dialoghi, per lo più, sembrano messi a casaccio e semplicemente a riempire i vuoti prima della ricezione di una tanto sperata quest.

 

 

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