No, non chiamatelo indie
Versione testata Xbox One
Al lancio delle nuove piattaforme di gioco targate Sony e Microsoft siamo stati letteralmente rapiti dai grandi titoli, dai Tripla A che erano (sarebbe meglio scrivere “che sono”) in procinto di uscire. Da Quantum Break a Destiny, da The Order a Sunset Overdrive un panorama decisamente generoso in arrivo ma in colpevole ritardo. Tra i titoli di maggiore caratura comunque ha stupito la presenza di Project Totme, un prodotto di Press Play destinato proprio alla neonata Xbox One. Un titolo di altri tempi che durante la nostra prova si è trasformato in un grandissimo tuffo nel passato, tra tante risate e non poche difficoltà.
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La propria metà è sotto di voi
Project Totem è semplicemente il code name di un titolo in arrivo nel prossimo futuro su Xbox One. Ma la verità è che potrebbe tranquillamente essere il vero nome. Si, perché l’obiettivo del gioco è quello di superare intricati puzzle guidando due componenti di un Totem indiano senza morire. Le prime difficoltà al momento di comandare le nostre facce ci sono: non siamo abiutati ovviamente a verificare i movimenti di un secondo personaggio su schermo contemporaneamente ma poco dopo viene tutto più naturale, quasi come se stessimo giocando a Project Totem da una vita. Il sistema di controllo, inutile dirlo è perfetto. Dopo aver preso un minimo di confidenza, il titolo in realtà si trasforma in un bellissima esperienza, volta a migliorarsi e sopratutto a stuzzicare la mente del giocatore, che dovrà comunque impegnarsi per la risoluzione degli schemi più complicati. Non manca poi la possibilità di cambiare ed invertire il proprio Totem con quello di sotto e così via, per superare schemi decisamente ingegnosi.
A corredare la vasta offerta proposta dai ragazzi di PressPlay ci pensa il multiplayer locale su schermo: sempre divertente e funzionale, seppur stancate poco dopo a causa di una possibile mancata sincronia con il partner di gioco.
Move like an Indie, Fight like a Triple A
Il primo approccio al titolo è positivo, non tanto per la qualità del gameplay ma anche per il lato tecnico. I colori risultano brillanti, accessi e sopratutto vivi. Il level design per quanto riguarda gli enigmi è di prima qualità ed anche graficamente il titolo non si lascia sfuggire niente, passando di ambientazione in ambientazione tutte quante ben realizzate e graficamente pulite. Fiore all’occhiello della produzione è il sonoro, con musiche ed effetti semplici ma decisamente di grande impatto. Ahinoi, il titolo non è esente da qualche piccolo bug, ma nulla a cui non si possa mettere un bel cerotto.
Commento finale
Project Totem al momento risulta un titolo dotato di grande appeal, pronto a soddisfare i bisogni di qualsiasi tipo di giocate: dal casual gamers fino a colui che cerca un break particolare oppure una sfida saporita. Il nostro consiglio al momento è quello di tenere sott’occhio questa piccola perla.
Aspettative | Perplessità |
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– Tecnicamente gradevole
– Schemi di gioco decisamente divertenti
– In generale il titolo conquista per ogni parametro di valutazione
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– Il multiplayer locale può essere migliorato
– Un editor di livelli è necessario per un titolo simile.
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