Recensione Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed

Tra musou e Senran style… :-O

Versione testata PlayStation Vita.

In attesa che il nuovo capitolo della serie principale Hyperdimension Neptunia Victory II esca dai confini nipponici, Idea Factory e Compile Heart… pardon, Iffy e Compa sembrano intenzionate a non farci in alcun modo dimenticare della cara Nep Nep (se non sapete chi siano queste “persone” potete farvi un’idea leggendo qui e qui). Arriva così l’ennesimo spin-off della serie, probabilmente la più prolifica su PS Vita quanto a release occidentali, che sperimenta un genere fino ad oggi sconosciuto alle CPU: il musou.

Utilizzato ormai in accezione prettamente negativa dai videogiocatori nostrani, come sinonimo di button mashing, ripetitività e giappominkiaggine, il genere musou ha in realtà dimostrato in più occasioni di saper ancora integrare ottimi elementi strategici all’azione pura e al massacro (chi ha detto Hyrule Warriors?). Non bisogna allora fare di tutta l’erba un fascio.

Ma quando gli stessi sviluppatori sembrano essere rimasti vittima dei nostri pregiudizi, forse è il momento di iniziare a preoccuparsi.

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Sììììì, un articolo su CPU e sorelle? Che bello! -_-‘

L’incipit del gioco in realtà non è così male: con la solita ironia veniamo nuovamente catapultati a Gamindustri, dove Dengekiko (Dengeki) e Famitsu hanno deciso di conquistare il loro editore scrivendo un articolo rispettivamente su CPU e Candidate CPU. Giocando molto sull’appartenenza dei due brand alla Kadokawa, nasce così una gara a chi è in grado di realizzare l’articolo migliore. Purtroppo, però, la loro competizione non decolla mai.

Senza alcuna rivalità tra le CPU e con un nemico comune tra i peggio caratterizzati della serie, Hyperdimension Neptunia U non riesce a coinvolgere in alcun modo il giocatore nella vicenda. E a nulla servono le poche gag veramente divertenti che intervallano le ore della campagna principale. Tra missioni troppo di rado collegate tra loro, dialoghi degni dei peggiori episodi delle sitcom americane e breaking news che non sono altro che un continuo copia/incolla di un modello comune, l’impianto narrativo del gioco può essere descritto solo in quattro parole: una rottura di pal… Shell (ah, così sono cinque). 

Ma andiamo avanti.

Sbam, sbum, sbaratan… toh, sono nuda! :”)

Se la trama non è granché solitamente si spera sia a causa della grande attenzione posta dagli sviluppatori su profonde e varie meccaniche di gioco. Bene allora il sistema di combattimento, vero cuore pulsante del gameplay, che pone le sue fondamenta su due tipologie di attacchi base (pesanti e leggeri), schivate, salto e doppio salto, nonché su numerosi attacchi speciali eseguibili grazie al caricamento di apposite barre “mana” (EXE Drive e SP). Adeguatamente varie anche le combo concatenabili dai 10 personaggi a disposizione, con attacchi differenziati quando si passa in HDD Mode. Abbiamo sentito la mancanza, è vero, di alcuni personaggi storici (IF, Compa e non solo), ma in fin dei conti ci possiamo accontentare. 

Torna anche il Lily Rank, meno complesso del solito ma in grado di offrire ricompense abbastanza utili da incentivare l’affinità tra CPU, sorelle minori e giornaliste. Curato anche il lato equip e collezionabili, con medaglie offerte per l’uccisione di determinati nemici che, se accumulate, permettono di sbloccare bonus alle statistiche, qualche arma e alcuni oggettini utili. Tamsoft ha voluto aggiungere anche il suo marchio di fabbrica: così in base ai danni subiti o al numero di colpi pesanti inferti ai nemici, anche i nostri vestiti subiranno danni, fino a scoprire i circuiti. Un richiamo palese per i creatori di Senran Kagura, che tutto sommato non stona con il generale fanservice da sempre tipico del mondo di Neptunia (se dovesse darvi fastidio sono facilmente sbloccabili dei vestiti indistruttibili, ndr).

Più problematico, invece, l’approccio ai livelli, con un intelligenza artificiale dei nemici tanto insufficiente da vanificare quando di buono si sarebbe potuto fare con un oculato utilizzo di schivate, combo e attacchi speciali. Pessimi anche il ritmo delle missioni, la varietà degli obiettivi e la struttura degli scenari. Anche nelle poche missioni con obiettivi nascosti e di raccolta si finisce troppo presto a menare le mani, a caso ed in ogni direzione, senza curarsi troppo delle combo da eseguire e della cooperazione tra i due personaggi scelti. Il tutto si svolge poi nelle ambientazioni tipiche della serie, ma senza offrire grandi possibilità strategiche. Insomma, se vi stufate di una missione, mettete su una puntata di Breaking Bad ed iniziate a premere tasti a caso fino al suo completamento.

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Abbiamo 10 personaggi a disposizione, ognuno con le proprie peculiarità. Ma si sarebbe potuto fare di più

«Wow, le mie tette ballano!» Blanc, ma le hai anche tu? :-S

La modalità storia non è però l’unica a nostra disposizione, poiché proseguendo nel gioco potremo sbloccare sia il Gamindustri Gauntlet che un’ulteriore modalità nascosta, oltre a simpatiche scenette aggiuntive.

Il Gauntlet è una vera modalità arena dove mettere alla prova le nostre abilità in 3 diversi livelli di difficoltà: qui potremmo sfidare tutti i personaggi disponibili in tornei composti da 4 incontri contro la CPU. Ma perché farlo? L’assenza di una qualsiasi componente multiplayer ne riduce pesantemente la longevità e, nonostante il livello Pro sia ostico, non abbiamo trovato una buona ragione per affrontarlo di nuovo. Sulla modalità nascosta aggiuntiva non vogliamo rivelarvi troppo, ma non aspettatevi grandi miglioramenti sul fonte del divertimento: se avete avuto la forza (e la voglia) di arrivare fin qui, completarla con tutti i 10 personaggi potrebbe essere più noioso e ripetitivo della stessa modalità storia. Anche con tutti i trucchi attivati (trucchi, quali trucchi? ;->).

Poche parole, per concludere, anche sul lato tecnico del gioco, assolutamente in linea con gli standard PS Vita. Graficamente il gioco è più che discreto, con un frame rate quasi sempre stabile, anche in presenza di molti nemici a schermo. Non male gli effetti creati con Bishamon, dalle particelle delle esplosioni fino alla fisica dei personaggi
. Certo, i seni di alcune CPU non sono del tutto coerenti con le leggi della fisica, ma veder combattere Vert è sempre un piacere. Sonoro e doppiaggio, con musiche e voci tipiche della serie, sono apprezzabili.

Commento finale :-/

Hyperdimension Neptunia U non è riuscito proprio a convincerci. Il divertimento derivato dal massacro di doogos e dalle curve di Green Heart si esaurisce veramente troppo presto, male assistito da una storia meno vivace e nonsense del solito. Le tante modalità tengono impegnati per una trentina di ore, molte delle quali dedicate al grinding, ma bisogna amare Nep proprio alla follia per arrivare a tanto. Non parliamo poi del platino, con il trofeo dedicato al Lily Rank che i fan della serie avranno ormai imparato a conoscere (e ad odiare). 

Un titolo per veri irriducibili del brand, insomma, a piccole dosi anche divertente, ma assolutamente da evitare se cercate un buon musou. Compratevi un Wii U ed Hyrule Warriors piuttosto. O un qualsiasi altro capitolo delle saghe Omega Force…

Pro 🙂 Contro 🙁 
– Vert
– Graficamente piacevole
– Tanti contenuti…
– … ma poco appetibili
– Storia noiosa
– Button mashing is the way
  Voto Globale:  60
 
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PRO


CONTRO

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