Recensione Resident Evil: Revelations 2

Capcom sbaglia, di nuovo…

Versione testata PlayStation 4.

Si sà che nell’industria videoludica odierna il successo di un titolo ne determina la serializzazione ed è questo il caso che ci ritroviamo oggi ad analizzare con Resident Evil: Revelations 2, nato solo ed esclusivamente per il discreto successo di vendite rappresentato dal suo predecessore, originariamente lanciato su Nintendo 3DS e poi finalmente arrivato sulle console di scorsa generazione e su Wii U.

Si era promesso un ritorno al passato: meccaniche survival ed un ritmo più lento, così da favorire il senso di terrore alla frenesia dell’azione; il primo capitolo c’era quasi riuscito, il secondo è dunque riuscito a perfezionare il lavoro già iniziato? Scopriamolo insieme…

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Rapimenti, torture ed esperimenti

Con una storia tutt’altro che intrigante ma piena di colpi di scena Resident Evil: Revelations 2 riesce a farsi notare per un comparto narrativo tutto sommato di discreta fattura, e la possibilità di prendere il controllo di diversi personaggi, ognuno dei quali potrà fare affidamento ad una speciale abilità, dona ulteriore profondità alla narrazione che assume un aspetto decisamente piacevole ed incita il giocatore a sperimentare e testare tutto ciò che il titolo ha da offrire.

Meglio sparare

A nostro malincuore avendo apprezzato Resident Evil: Revelations ed essendo dei profondi estimatori del genere survival abbiamo notato che Capcom ha ancora una volta teso la mano al genere action, favorendo sparatorie e garantendo ai giocatori un vasto quantitativo di munizioni per soddisfare le loro necessità in termini di potenza di fuoco; un vero colpo basso per chi come noi si aspettava una continuitività anche da questo punto di vista, e non solo una condivisione del nome con il suo predecessore.

Un discreto numero di rompicapo ed un’allarmante linearità ci faranno compagnia per quasi tutto il corso dell’avventura, limitando notevolmente l’esplorazione ed infrangendo ogni singola speranza di poter finalmente rivedere Resident Evil in tutto il suo splendore, spin-off o meno che sia.

Apprezzabili le possibilità offerte dal nuovo sistema di gioco che permette di prendere il controllo, a turno, di entrambi i membri facenti parte della nostra squadra, permettendoci così di avere accesso ad una diversa gamma di abilità; apprezzabile inoltre la presenza di trappole nel corso della nostra avventura: un solo passo falso potrebbe decretare la nostra morte.

Modalità Raid

Ritorna dal precedente capitolo anche la modalità raid, giocabile sia in singolo che in multiplayer; anche qui Capcom ci ha messo lo zampino ed ha introdotto un sistema di micro-transazioni parecchio fastidioso. Per poter continuare a prendere parte ai raid sarà infatti necessario possedere dei cuori, che perderemo ogni volta che non porteremo a termine un raid; una volta terminati i cuori indovinate un po’ qual’è il modo più semplice di ottenerli? Il suono di monete scintillanti nel nostro portafogli è come una melodia per Capcom e state pur tranquilli che, volenti o nolenti, prima o poi qualcosa la “donerete” anche voi.

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Una generazione indietro

Per ciò che concerne il comparto tecnico il titolo non è particolarmente entusiasmante, anzi. Sulle console di nuova generazioni è evidente e lampante lo scarso lavoro effettuato nel porting del titolo dalle console di vecchia generazione; le texture ed i modelli poligonali, infatti, rimangono intatti mentre solo la risoluzione interna del titolo viene aumentata fino a raggiungere i 1080p; anche per quanto concerne il frame rate il titolo è spesso titubante e spesso intacca l’esperienza di gioco.

Si salva la colonna sonora, come sempre di ottima fattura, e l’azzecato utilizzo di un vasto quantitativo di effetti sonori, capaci di immergerci alla perfezione all’interno degli scenari proposti dal titolo.

Commento finale

Resident Evil: Revelations 2 resta un buon titolo da gustarsi in quei momenti in cui non si ha niente di meglio sotto le mani. E’ due passi avanti e quattro indietro rispetto a Resident Evil: Revelations per ciò che concerne l’aspetto puristico ed originale della saga, ma resta comunque apprezzabile anche per gli estimatori dei survival horror. Dal punto di vista tecnico si poteva fare di meglio, soprattutto per ciò che concerne l’aspetto grafico del titolo, che mostra il fardello di dover convivere su due generazioni differenti di console.

Pro Contro 
– Divertente e longevo
– Rapporto qualità/prezzo elevato
– Colonna sonora da paura…
– …ma mai quanto il comparto grafico arretrato!
– Troppo action e poco survival
– Discutibili le decisioni in merito alle micro-transazioni per la modalità raid
  Voto Globale: 75
 
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