Recensione Schrödinger's Cat and The Raiders of The Lost Quark

Un gioco indie in cui la fisica quantistica la fa da padrone!

Versione testata PlayStation 4.

Sviluppato da Italic Pig e prodotto da Team17 Schrodinger’s Cat and the Raiders of the Lost Quark è uno strampalato, ironico e coloratissimo Platform/Puzzle Game ambientato nel mondo della fisica quantistica.

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La fisica in rivolta

Lo Zoo particellare era un luogo in cui il divertimento e l’allegria erano all’ordine del giorno ma ora a causa di una “rivolta” degli elementi base della materia (leptoni, gluoni, quark e bosoni) questo luogo o meglio questo universo governato dal caos e dal disordine è in serio pericolo e per tale motivo è stato chiuso nel tentativo di risolvere la situazione. Toccherà all’eroico gatto Schrodinger gestire il problema grazie anche alla sua capacità di combinare i quark che incontrerà durante la sua “missione” (up, down, top e infine bottom) che gli permetteranno di affrontare le varie insidie presenti nel gioco!

Un Worms Quantistico

Il platform sviluppato da Italic Pig non è molto complesso, anzi si basa sulla capacità del nostro protagonista di combinare i quark a sua disposizione per superare i vari ostacoli presenti nei livelli; inizialmente si partirà con una semplice combinazione di quark gialli grazie ai quali potremo spiccare il volo per qualche secondo per poi via via dover miscelare più elementi insieme che renderanno ancora più interessante l’avventura (sebbene limitatamente in quanto alla lunga la noia potrebbe prendere il sopravvento). A prima vista potrebbe sembrare una vera e propria copia (castrata naturalmente) di Rayman Origins in cui lo scorrimento orizzontale del gioco, i dialoghi, i colori e soprattutto gli effetti audio lo vanno a richiamare talvolta in maniera abbastanza evidente; ma ad un giocatore esperto le maggiori similitudini sono riscontrabili con un altro titolo (o meglio serie) sviluppato da Team17 ovvero Worms e sicuramente tale somiglianza inficia negativamente sull’esperienza di gioco proprio perché molti sono gli elementi in comune. In particolare la fisica è la medesima e talvolta le difficoltà nel poter passare in spazi ristretti oppure compiere salti più complicati potrebbero rendere l’esperienza di gioco a tratti frustrante; aggiungendosi poi una gestione degli sfondi di gioco o comunque delle ambientazioni abbastanza altalenante soprattutto perché sembrano ripresi pari pari da Worms e quindi in taluni momenti individuare un nemico potrebbe risultare complicato proprio per la mal gestione dei colori degli sfondi. Durante il nostro percorso naturalmente ci saranno dei nemici (si fa per dire) fra i quali vi saranno delle gelatine che sembrano stalattiti appese ad una grotta in quanto si limiteranno a rubarci i nostri “preziosi” quark (e per giunta nella stragrande maggioranza dei casi neanche ce ne accorgeremo) e tutto quello che dovremo fare è tornare indietro, colpirli e recuperare il nostro prezioso “bottino”.

Schrodingers Cat and the Raiders of the Lost Quark 6

Uno Schrodinger da far venire il mal di testa

Tecnicamente si poteva fare sicuramente di più, gli evidenti limiti tecnici sono riscontrabili soprattutto in una mal gestione degli scenari di gioco che il Team di sviluppo ha deciso (incomprensibilmente) di rendere grandi, ricercando una sorta di libertà a tratti molto forzata in quanto ci obbliga a compiere percorsi enormi per completare i vari livelli di gioco e quindi abbandonando una struttura lineare che sicuramente si sarebbe adattata meglio ad un platform del genere. Anche la gestione della telecamera a tratti potrebbe far venire il mal di testa e soprattutto se combinata all’unico vero “nemico” presente nel gioco (ovvero una sorta di gelatina verde) la morte del nostro fedele felino è garantita costringendoci in tal modo a ricominciare dal precedente Checkpoint. Anche la gestione dei comandi non è fluidissima anzi molto legnosa e talvolta potrebbe risultare ostico superare i vari ostacoli che dovremo affrontare. Un elogio meritano i doppiaggi davvero ben fatti e come detto in presentazione del gioco l’ironia è una delle componenti fondamentali del gameplay sebbene a tratti le battute potrebbero risultare ridicole comunque vi strapperanno un sorriso.

Commento finale

Schrodinger’s Cat and The Raiders of the Lost Quark: Sebbene il concetto di base fosse davvero buono dopo circa 30/60 minuti di gioco un po’ per gli evidenti limiti tecnici, in particolar modo per quanto riguarda i comandi (che in un gioco dovrebbero rappresentare la componente fondamentale per godersi pienamente l’esperienza) un po’ per la poca inventiva da parte di Italic Pig, la noia la farà da padrone e quindi andrà irremediabilmente a compromettere la godiblità del titolo. Le note positive sono date dai dialoghi davvero all’altezza e dai colori molto vivaci ma sicuramente non è uno di quei titoli che lascerà qualcosa al giocatore!

Pro Contro 
– Idea di base molto buona
– Curiosità a ricercare i concetti scientifici che si presentano nel gioco
– Dialoghi superiori alla media
– Estremamente noioso
– Tecnicamente mediocre
– Comandi da rivedere
  Voto Globale:  55
 
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