Il design director di Star Wars: Battlefront ha deciso di spiegare perché si è optato per un reboot del titolo.
Il nome Star Wars: Battlefront risale al lontano 2004. Uscito su PlayStation 2, Xbox e PC ricevette un seguito l’anno seguente. Dopo dieci anni di silenzio DICE ha preso in mano la situazione e ha annunciato l’esistenza di un reboot del titolo. Ma perché un reboot e non un seguito? A dircelo è Niklas Fegraeus, design director del titolo. Ecco le sue parole esatte:
« Abbiamo optato per un reboot della serie di Star Wars: Battlefront, piuttosto che realizzare un seguito vero e proprio, per una ragione molto semplice: volevamo rendere omaggio a questo amatissimo franchise e al contempo proiettarlo nel futuro con l’inconfondibile firma di DICE. Per questo ci siamo ispirati agli elementi cardine dei giochi precedenti, come la possibilità di alternare la visuale in prima e terza persona o quella di impersonare gli eroi, inserendo però nuove funzioni e caratteristiche. Per esempio, le nuove mappe sono state progettate appositamente per le modalità di gioco inedite che abbiamo introdotto. Nel trailer di presentazione c’era un breve assaggio della modalità Squadriglia di caccia, che prevede epiche battaglie aeree in canyon giganteschi ai comandi di caccia stellari. Se non siete in vena di affrontare guerre campali, in modalità missione potete affrontare battaglie contro armate di avversari controllati dall’IA o mettere alla prova le vostre abilità di pilotaggio. Tutte le missioni sono disponibili sia in singolo sia in cooperativa, l’ideale per entrare subito nel vivo dell’azione quando si è in compagnia di un amico. »