A caccia di dinosauri!
Versione testata: 3DS.
Dopo il grande successo di Pokémon negli anni ’90, il mercato videoludico ha visto parecchi titoli che hanno cercato di seguire le orme di Game Freak. Alcuni ci sono riusciti abbastanza bene mentre altri hanno fallito miseramente.
Fossil Fighters Frontier fa parte di una saga che è riuscita, a suo modo, a ritagliarsi una bella fetta di pubblico, più che altro di bambini affascinati dalle grandissime bestie che abitavano il nostro mondo milioni di anni fa.
Infondo chi non è mai stato affascinato dai dinosauri?
Diventiamo custodi!
La storia inizia con il nostro personaggio che deve prendere parte a un test per entrare a far parte dei Custodi, un’organizzazione che si prende cura dei paleoparchi di tutto il mondo. Per completare il test abbiamo bisogno di vincere un torneo nel quale dobbiamo usare i dinosauri che avremo appena risvegliato e avremo al nostro fianco un amico appena conosciuto che ci aiuterà come meglio potrà. Una trama molto semplice, adatta a tutti e senza troppi intrecci che possano far perdere il filo. Quindi non aspettatevi una trama degna di un RPG, ma più che altro una trama adatta a un pubblico molto più giovane che vuole solo divertirsi giocando senza dar troppo retta ad essa.
Scava, risveglia, combatti!
Una novità di questo capitolo, rispetto ai suoi due predecessori, è senza dubbio la possibilità di usare i fossilstrada, ovvero dei veicoli che ci permetteranno sia di muoverci liberamente per i paleoparchi, sia di scavare per rinvenire i fossili e sia di evocare i vivosauri, è così che vengono chiamati i dinosauri in questi gioco, per poter combattere contro altre creature. Questi veicoli sono completamente personalizzabili e potenziabili, fino a creare dei veri e propri bolidi.
I combattimenti ricorderanno davvero molto quelli della serie Pokemon. Infatti potremo avere a disposizione fino a quattro mosse, solo che pochi secondi prima che l’attacco vada a segno potremo usare delle “cartucce“, ovvero dei power up, che permetteranno di far recuperare punti vita al vivosauro, potenziare l’attacco, la difesa e molto altro ancora. Inoltre dovremo fare attenzione all’effetto secondario che potrebbero avere alcuni attacchi, come quello di far girare il vivosauro permettendo così, al prossimo turno, di infliggere ancora più danni.
L’unico difetto però è che potremo usare un solo vivosauro a combattimento e una volta morto dobbiamo ripartire dall’ultimo checkpoint. A venirci incontro però saranno gli amici che incontreremo durante la nostra avventura. Infatti sul campo di battaglia possono starci fino a tre mostri alleati. E visto che uno spazio sarà occupato dal nostro, gli altri due saranno invece occupati da quelli dei nostri alleati, che in certi casi potremo scegliere e in altri no.
Un sistema di combattimento abbastanza carino, però nulla di innovativo e alla lunga potrebbe anche risultare lento e noioso, e a volte anche fastidioso perché si può controllare solo un vivosauro, mentre gli alleati sono controllati dall’IA.
Se siete amanti degli rpg con mondi vastissimi tutti da esplorare non è del tutto il gioco che fa per voi. A piedi potremo esplorare solo le Filiali dei Custodi, una per ogni continente del mondo reale, nelle quali saranno presenti il Missiobot 2.0, che affiderà parecchie missioni secondarie, la Teleporta, per poter raggiungere le altre filiali, la Paleoarena, nelle quali potremo partecipare a svariati tornei contro altri giocatori controllati dall’IA, l’Officina, dove potremo modificare la nostra vettura e andare nei vari paleoparchi, la Paleobottega, dove potremo investire i nostri soldi, e, per finire, la Multiofficina dove potremo esplorare i paleoparchi con i nostri amici reali.
In compenso i paleoparchi sono abbastanza vasti e al suo interno troveremo fossili, che dovremo estrarre con martello e trivella, e molti vivosauri selvatici con cui potremo allenarci.
L’estrazione dei fossili sarà abbastanza semplice. Dovremo usare il martello per togliere le parti di terra più grandi e la trivella per togliere le piccole scorie rimaste senza rovinare il fossile, il tutto in un lasso di tempo che dipende dalla potenza del proprio fossiltrada.
Tutto sommato il gameplay è buono, anche se troppo alla lunga potrebbe risultare noioso e ripetitivo, ma la voglia di scoprire nuovi dinosauri e di collezionarli tutti vi spingerà a continuare nella speranza di trovare qualcosa di veramente speciale.
Non solo IA
Ovviamente in un gioco del genere non poteva mancare il comparto multiplayer. Al suo interno potremo giocare contro altri giocatori online o adirittura esplorare i paleoparchi con gli amici vicini a noi muniti di cartuccia e 3DS.
Il multiplayer può regalare molte più ore di gioco nelle quali ognuno ce la metterà tutta per diventare il Custode più forte di tutti.
Comparto tecnico
La grafica è, per modo di dire, “standard“, comune alla maggior parte dei giochi per 3DS. Ovvero con uno stile un po’ cartonesco e un tratto che ci permette di riconoscere subito i personaggi secondari e di ricordarli per molto tempo.
Non abbiamo trovato né bug né cali di frame rate durante il nostro periodo di prova, quindi sotto questo punto di vista il gioco è perfetto.
La colonna sonora è parecchio orecchiabile e le tracce si addicono quasi sempre alla situazione. Non sono molto memorabili come dovrebbero essere di solito le tracce dei RPG, ma non ci dispiacerà affatto tenere il volume alto durante le nostre sessioni di gioco.
Commento finaleFossil Fighters Frontier è un titolo come altri del suo genere, nulla di speciale, ma che bisogna provare almeno una volta. Se siete fanatici dei GdR non aspettatevi una trama complessa e dei personaggi parecchio caratterizzati, ma più che altro un titolo con cui passare il tempo grazie alla sua semplicità e varietà di cose da fare. |
Pro | Contro |
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– Tanti Vivosauri
– Molte cose da fare
– Parecchio longevo
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– Adatto più che altro a un pubblico giovane
– Alla lunga potrebbe risultare noioso
– Trama poco sviluppata
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Voto Globale: 71 |