Il futuro della tv secondo Apple.
Apple TV non è un progetto nuovo. Sono oramai diversi anni che Apple ripropone, senza tuttavia averci mai creduto più di tanto, il suo concetto di set top box. Il keynote di ieri sera però è stato differente: quello che fino a ieri era “un hobby”, come più volte il compianto Jobs l’ha definito, oggi si è guadagnato il prime-time, per usare un termine del linguaggio televisivo, occupando la parte centrale del keynote che doveva essere di iPhone 6s e iPad Pro. Il perchè è semplice: Apple ha capito che la TV è cambiata, il futuro della TV è nelle APP. Internet, con il suo potere inglobante, ha modificato il modo con cui gli utenti fruiscono dei contenuti video, trasformandoci da spettatori passivi di una programmazione scelta da altri, in autori del nostro stesso palinsesto, attraverso app di streaming oramai onnipresenti, non soltanto nei nostri cellulari e tablet, ma anche sulle nostre SMART TV.
Per poter abbracciare questa rivoluzione, a cui a dir la verità Apple pare si prepari da molto tempo con il suo store video, era necessario puntare su un hardware più complesso che, sfruttando l’enorme potenziale espresso in app dello store di Apple, potesse surclassare le soluzioni già provate da altri come Amazon e Google. Se esteticamente la Apple TV non è cambiata se non nelle dimensioni (+1cm di spessore), l’hardware è stato profondamente innovato ed oggi può godere di un processore A8 a 64 bit, SSD da 32GB o 64GB, Bluetooth 4.0, WiFi 802.11 ac MIMO, ricevitore a infrarossi, HDMI. La due vere novità sono però il telecomando e il nuovo tvOS. Il telecomando dal design minimale è dotato di 6 pulsanti, Play/Pausa, Menù, Microfono per richiamare l’assistente vocale SIRI, un pulsante display, due pulsanti per la regolazione del volume e trackpad touch per navigare più facilmente nei menù del rinnovato sistema operativo. La navigazione nei menù del tvOS è ora facilitata dall’assistente vocale SIRI che può essere utilizzato per ricercare film con un particolare attore, per genere, per rating e tante altri comandi vocali che verranno scoperte dall’utenza, tra questi interessante il comando “Che cosa ha detto ?” che riavvolge di 15 secondi la scena. A queste nuove funzioni di SIRI si aggiungono quelle classiche già disponibili attraverso i cellulari Apple, come le richieste di informazioni sul tempo e sui risultati sportivi, che ora vengono visualizzati in sovraimpressione senza interrompere la visione del film che state guardando.
Il telecomando è inoltre dotato di motion sensing, una novità che non può non richiamare nella mente di noi giocatori il “remote” di Nintendo Wii. Ed è proprio al gaming che Apple pare aver puntato con forza, consapevole che il settore dei giochi mobile ha conosciuto un boom eccezionale che, nei numeri, punta a superare anche quello più tradizionale del mercato console e PC. A dimostrazione dell’interesse dei publisher verso questo nuovo segmento del mercato gaming, sul palco del Keynote hanno trovato spazio titoli quali Rayman di Ubisoft, Galaxy on Fire, Disney Infinity, ma anche Guitar Hero di Activision, appositamente studiato per l’utilizzo con il nuovo telecomando Apple. A pensarci bene il nuovo telecomando motion sensing e le capacità del processore A8, potrebbero davvero rendere il piccolo dispositivo Apple un serio concorrente nel mercato console. Senza contare l’enorme ecosistema Apple e di terze parti già esistente e la capacità di Apple di attirare terze parti (non a caso pochi minuti dopo il lancio, erano già disponibili i primi controller per AppleTV). Il gaming su Apple TV non sarà una cosa per soli casual gamer, promettono dal palco. I nuovi giochi come per esempio Guitar Hero, potranno essere giocati utilizzando come controller anche iPhone o iPad, in una modalità cooperativa fino a 6 giocatori e le potenzialità in questo senso sono infinite. Sul settore gaming siamo quindi piuttosto sicuri che Apple non farà la fine della sfortunata Ouya.
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Le potenzialità di questa nuova Apple TV, insomma, sono tante. Lo store video di Apple in Europa, così come quello musicale a livello mondiale, sono al momento i più utilizzati se si esclude lì dove disponibile, Netflix, servizio che sarà comunque disponibile, insieme ad altri, anche sulla nuova AppleTV. L’hardware e il sistema operativo, semplice e funzionale anche per la casalinga di Voghera, sembra pronto a conquistare il salotto ed infine la mossa di puntare al gaming, potrebbero davvero fare la differenza.
Apple tv arriverà in due modelli, uno da 32 GB al prezzo di 149 dollari e uno da 64 GB a 199 dollari, entrambi a partire dal mese di ottobre. Unica nota stonata, la mancanza al lancio delle funzioni vocali SIRI sul mercato italiano, probabilmente a causa di un più lungo processo di localizzazione.
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