Tensione alle stelle.
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La lunga battaglia legale tra Apple e Samsung continua senza esclusione di colpi, anzi, sempre più duramente. Lo scorso Maggio 2014, la corte guidata dal giudice Lucy Koh, emanò una sentenza che avrebbe costretto Samsung ad un risarcimento in denaro per via del furto di materiale d’autore, sebbene Apple avesse chiesto la rimozione dei suoi device implicati, dal mercato. La corte federale d’appello di Washington però, intervenuta probabilmente ad un ricorso di Apple, è favorevole con quanto richiesto da quest’ultima dopo che due dei tre giudici che presiedevano l’udienza hanno votato a favore della rimozione dei prodotti Samsung dal mercato.
Il colosso coreano è deciso però, anche a rivedere le caratteristiche dell’ingiunzione e capire meglio se la sentenza sia fattibile o meno, chiedendo una revisione alla corte d’appello. L’azienda in ogni caso rassicura i suoi clienti e afferma che l’ingiunzione è valida solamente per Galaxy S3 e precedenti, e non andrà ad intaccare in alcun modo i suoi dispositivi più recenti.
La compagnia di Cupertino si dice offesa dal comportamento professionale della sua rivale «Stiamo lottando per difendere il duro lavoro che i nostri dipendenti dedicano da tutta la vita a progettare e fornire ai nostri clienti, come iPhone».
Questa aspra vicenda va avanti ormai dall’Aprile 2011, quando Apple denunciò Samsung per infrazione di copyright, copiando il design di iPhone e iPad. Anche Samsung fece una contromossa, ma ad oggi l’impresa statunitense ha vinto più di 1,05 miliardi dalle varie cause.
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