Recensione Sébastien Loeb Rally EVO

Da grandi campioni, derivano grandi responsabilità

Privati della licenza WRC Rally passata alla Kylotonn Games, i ragazzi della nostrana software house Milestone non si sono di certo persi d’animo e hanno subito messo in cantiere un titolo, con licenze ufficiali, che riuscisse ad elevarsi alla pari con la loro precedente creazione. Il binomio videogiochi-leggende sportive è spesso sinonimo di grandi titoli, e ovviamente Sébastien Loeb Rally Evo non è da meno a questi altri, grazie anche alla stretta collaborazione e ai consigli tecnici dello stesso campione mondiale da cui prende il titolo. Liberi dalla precedente licenza, i ragazzi di Milano hanno scelto un modello di simulazione e fisica molto più rigoroso, aggiungendo inoltre un buon numero di modalità alternative, come Rally Cross, Hillclimb e la Sébastien Loeb Experience che certamente garantiscono una maggiore varietà al gameplay.

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Una radiografia completa al campionato mondiale di rally

Iniziamo questa recensione partendo dal parco auto e tracciati: in SL Rally Evo sono presenti 60 modelli auto di quasi 20 produttori diversi, tutti personalizzabili dal giocatore grazie a diversi tipi di livree, colori, materiali speciali e numeri. E’ possibile sbloccare ogni vettura con la moneta del gioco, che si ottiene dopo ogni gara in base al piazzamento finale. Molto apprezzabili e differenziati a seconda del modello i ‘ruggiti’ di ogni singolo motore, che sentiremo più nitido se si adotta una visuale esterna, mentre sarà più cupo se si preferisce una visuale ad abitacolo, come fossimo dentro al bolide stesso.

Il sistema dei danni è sviluppato in modo discreto e abbastanza punitivo, infatti può influire in modo accentuato sull’andamento della gara in corso, sebbene si limiti esteticamente alla carrozzeria e tecnicamente a sterzo, sospensioni e assi.

Per quanto riguarda i tracciati, sono presenti circa 300 km di piste divisi tra 8 differenti Rally, 5 tracciati Rally Cross e la pista Pikes Peak. Ogni singolo tracciato è capace di fornire un’esperienza di grip con le ruote completamente diversa: ghiaia, fango, polvere, neve e ghiaccio metteranno a dura prova tutti i piloti, che dovranno studiare per bene e adattarsi ad ogni singolo cambiamento, sia esso relativo al terreno oppure meterologico. Tuttavia su alcuni terreni la fisica di gioco non aiuta di certo, rendendo l’auto ingestibile, come fosse senza peso e in balia delle collisioni.

Modalità, gameplay e comparto tecnico

Come detto in precedenza, le modalità principali di gioco sono sono 4: Carriera, Rally Cross, Hillclimb e Sébastien Loeb Experience. La classica modalità carrierà ci permetterà di scalare le vette del mondiale e della classifica rally dalla base, iniziando dai dilettanti, ovviamente con vetture di bassa potenza, fino ad arrivare al campionato principale.

La Sébastien Loeb Experience è una raccolta di tappe speciali che ripercorrono i momenti importanti della carriera sportiva del grande campione, affiancata da un documentario esclusivo sulla sua vita.

Le restanti modalità, che consideriamo di contorno, consistono in cronoscalate e sfide a tempo o ad obbiettivi non proprio degne di nota e che sostanzialmente servono a differenziare un tipo di gameplay che per i neofiti del genere magari risulterebbe noioso a lungo andare.

Il titolo di Milestone è chiaramente sviluppato per essere giocato con volante e pedaliera per essere apprezzato a pieno, ma nonostate ciò si fa giocare egregiamente anche da controller e tastiera malgrado qualche piccolo problemino legato al controsterzo in curve ad alta velocità, che ovviamente è difficile da regolare perfettamente da uno stick o da due pulsanti di tastiera. La responsività dei comandi base di accelerazione e frenata è molto buona e reattiva dando un buon feeling con il gioco, inolte la frenata e rapporti sono completamente personalizzabili dal menù opzioni partendo da un tipo di guida più assistito, con marce e frenata automatiche per i neofiti, fino ad arrivare ad un setting completamente manuale per i puristi del genere.

Prima di ogni gara tramite un comodo menù di setting possiamo regolare ogni singolo particolare tecnico della nostra auto come durezza sospensioni, pneumatici, coppia, uscita e allungo; uno sbaglio nel setting può compromettere il risultato della gara, quindi è sempre consigliato di studiare bene il tipo di percorso e settare a dovere il proprio veicolo in modo da riuscire a trarne il massimo su ogni tracciato. Si riscontrano diversi problemi per quanto riguarda la fisica: calcolata alquanto male e che non permette alle auto di comportarsi in maniera natulare subito dopo un contatto, persino a velocità non sostenute, dovendo spesso ricorrere al rewind per potere correggere le sfortunate traiettorie. In merito all’intelligenza artificiale, troviamo veri e propri priati della strada ai livelli di difficoltà elevati e nonni arzilli al volante, troppo mosci, a livello medio. Vi è, inoltre, un importante scalino tra il livello di difficoltà medio e il livello di difficoltà subito superiore, che impedisce al giocatore di aumentare il livello di sfida quel tanto che basta da rendere l’esperienza più complessa, ma non frustrante.

Il comparto tecnico è uno dei punti deboli: nella versione PC da noi testata abbiamo notato si un framerate costante a 60fps, ma il titolo gira su un engine grafico palesemente obsoleto. I modelli dell’ambiente e del pubblico, le luci e gli effetti particellari non convincono per nulla pur offrendo un realismo dei tracciati molto fedele agli originali.

SLRally image

Commento finale

Sébastien Loeb Rally Evo offre, per quanto riguarda la simulazione automobilistica, un’esperienza di guida tutto sommato interessante e ricca di vari contenuti. La fedeltà dei tracciati, ricreati tramite mappe satellitali accurate, e la tutto sommato buona giocabilità del titolo  sono però oscurate da un motore grafico ormai vecchio e da una fisica di gioco che non rispecchia i canoni moderni di un gioco simulativo di questo genere, risultando spesso frustrante.
Il team Milanese, con questo titolo, ha gettato le basi per (ri)iniziare a gareggiare con i più grandi brand di questo genere, riuscendo nonostante tutti i problemi a creare un prodotto divertente e con molti più contenuti degli altri titoli sulla pizza. Per il momento ci accontentiamo del grande lavoro svolto dai ragazzi di Milestone, ma sicuramente aspettiamo grandi passi in avanti per i futuri giochi della serie.

Pro Contro 
– Buon numero d
i tracciati
– Molto interessante la Sébastien Loeb Experience
– Roster auto molto ampio
– Motore grafico obsoleto
– Fisica di gioco poco convincente
– Modelli ambientali poco dettagliati
  Voto Globale: 65 
 
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