Recensione Valentino Rossi: The Game

Fate largo al Dottore!

Versione testata: PC, PlayStation 4.

Mi sento in dovere di dirlo: quest’anno Milestone si sta dando veramente da fare nello sviluppo di videogiochi a tema motociclistico, e senza tralasciare la qualità. Prima si è occupata del nuovo MXGP 2 (QUI la nostra recensione) dedicandosi quindi al motocross, dopodiché ha realizzato Ducati – 90th Anniversary per celebrare i 90 anni del mito italiano e, recentemente, ha annunciato lo sviluppo di Ride 2, previsto per l’Autunno 2016. Ma noi siamo qui per trattare un altro titolo, ovvero l’appuntamento annuale con la MotoGP, ma questa volta Milestone ha deciso di puntare ancora più in alto e regalare l’esperienza definitiva a tutti i fan del Dottore realizzando l’attesissimo Valentino Rossi: The Game.

Il gioco si concentra totalmente sulla figura del campione italiano permettendoci non solo di correre la stagione 2016 della MotoGP, ma anche di dilettarci nelle altre attività di Valentino, tra cui gare su flat track e rally. “MotoGP 16”, quindi, quest’anno cambia nome e offre un’esperienza di gioco ancora più vasta che tutti gli amanti delle due ruote non potranno che adorare.

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Gallina vecchia fa buon brodo

Come già accennato, in Valentino Rossi: The Game la MotoGP non sarà l’unica protagonista della produzione come accaduto fino allo scorso anno, anche se risulta essere comunque la modalità principale nonchè la più sviluppata; ma andiamo per ordine. Innanzitutto, avviato il gioco verremo subito accolti nell’ufficio della VR46 Riders Academy, dove ci verrà fatta una breve introduzione alla modalità Carriera, per poi procedere alla tradizionale creazione del nostro alter ego con nome, età, stile di guida e altre opzioni. Dopodiché potremo personalizzare tute e accessori vari che indosseremo durante le gare: oltre al completo della MotoGP, infatti, dovremo anche scegliere guanti, stivali, caschi ed eventuali visiere da utilizzare nel flat track e durante le prove sulla Yamaha R1M. 

Per quanto concerne l’aspetto della personalizzazione nello specifico, indubbiamente Milestone ha svolto un ottimo lavoro, poiché questa volta non solo propone parecchi nuovi accessori di marche famose nell’ambito motociclistico, ma anche tutti i caschi ufficiali della lunga carriera di Valentino Rossi oltre a quello originale di Marco Simoncelli per commemorare la sua scomparsa. E ciò che ci ha colpito maggiormente è stata la massima cura riposta nella loro realizzazione, regalando riproduzioni fedelissime alla realtà. Diversamente da quanto accadeva nei precedenti capitoli, ora gran parte degli accessori non saranno più sbloccabili salendo semplicemente di livello, ma dovremo acquistarli spendendo i VR Points (la valuta del gioco) guadagnati in base alle nostre performance in pista.

screen1Inoltre, al termine di ogni gara il nostro pilota guadagnerà dei punti esperienza che andranno a migliorare diversi parametri essenziali in pista, come frenata ed abilità in curva, che col tempo si tradurranno in una guida sempre più precisa ed efficiente. Saranno anche presenti dei bonus attivabili completando determinate sfide che permetteranno di incrementare più velocemente le statistiche in questione.

La modalità Carriera del titolo ha in serbo parecche novità proprio grazie alle nuove tipologie di corse che dovremo affrontare. Come sempre, il nostro obiettivo principale sarà quello di vincere i campionati in Moto3, Moto2 e MotoGP, ma il percorso sarà decisamente più vario rispetto al passato. In quanto membri della VR46 Riders Academy, durante la stagione il Dottore ci proporrà svariati eventi nelle quattro discipline alternative che, inevitabilmente, renderanno l’esperienza di gioco ancora più completa ed immersiva: flat track, rally, drift e allenamenti in sella alla Yamaha R1M.

Il flat track ci permetterà di correre insieme ai ragazzi dell’Academy in sella ad un supermotard e su circuiti realmente esistenti appositamente creati per questo genere di disciplina, primo fra tutti il ranch di Valentino a Tavullia. Avremo a disposizione solo 4 modelli di moto differenti, dei quali però non possiamo lamentarci: Honda CRF350R 16YM, Yamaha YZF450F, KTM 450 SX-F e TM 450 FI. Il modello di guida dei supermotard è decisamente appagante, segno che la collaborazione di Milestone con Valentino ed altri piloti per realizzare un feeling il più realistico possibile ha dato i suoi frutti. Se poi si incrementa la fisica del gioco, magari impostandola su Pro, l’esperienza diventerà veramente impegnativa e verrà richiesta la massima destrezza per domare le moto. In ogni caso, le derapate e i sorpassi sui circuiti di flat track non hanno prezzo, soprattutto per i movimenti naturali che caratterizzerano i vari piloti. Gli eventi in cui saremo alla guida della R1M, invece, fungeranno da “allenamenti” sempre con il team dell’Academy e permetteranno di ottenere punti esperienza extra utili per l’incremento delle nostre statistiche.

Per quanto concerne le discipline automobilistiche, dobbiamo innanzitutto dire che sono state sviluppate discretamente e risultano abbastanza basilari sotto ogni aspetto, sebbene siano apprezzabili. Nel rally ci ritroveremo al volante della Ford Fiesta WRC ufficiale di Valentino e dovremo battere determinati tempi sul tracciato di Monza (con tanto di “ostacoli” sulla pista) per poi sfidare direttamente uno dei membri della squadra. Nel drift, infine, saremo i piloti di una Ford Mustang e il nostro obiettivo, come si può dedurre, sarà quello di battere i punteggi prestabiliti derapando il più possibile entro lo scadere del tempo a disposizione; in caso di errori, comunque, potremo fare affidamento sui rewind, a patto che non li abbiamo volontariamente disattivati dal menu pre-gara. Lo stile di guida su entrambi i veicoli risulta essere tendente all’arcade, perciò il peso delle auto non influirà particolarmente sulla nostra esperienza.

Spendendo due parole sull’I.A. degli altri piloti, già in MotoGP 15 avevo notato un incremento della difficoltà impostandola su Media, quindi scordatevi di dare decine di secondi ai vostri avversari a meno che, ovviamente, non siate esperti nel genere; in quel caso, comunque, vi basterà alzare l’asticella selezionando uno dei due gradi di difficoltà più alti ed avrete sicuramente del filo da torcere.

screen2Tutto Rossi

Anche se la Carriera rimane il fulcro dell’intero titolo, a farle da contorno non possono mancare le altre modalità tipiche della serie, tra le quali debuttano anche diverse interessanti novità. I menu di gioco, innanzitutto, sono stati rivisti e realizzati appositamente per omaggiare Valentino, con la presenza dominante del “giallo VR46” come colorazione. Le varie modalità disponibili, poi, sono state giustamente divise in specifiche sezioni, rendendo la navigazione più comoda ed ordinata. Sotto la categoria MotoGP World sono riuniti i tradizionali Gran Premio e Campionato, nei quali potremo decidere rispettivamente di correre una semplice gara o giocare una stagione completa nei panni di un qualsiasi pilota ufficiale delle tre classi. Non mancheranno ovviamente le prove cronometrate, ora anche alla guida di un supermotard.

Le novità arrivano innanzitutto nella sezione VR|46 World, dove potremo dilettarci in sfide che vedono protagoniste le nuove modalità di gioco: passeremo dalla flat track “Americana” al flat track Enduranch, fino al Monza Masters’ Show. E poi c’è la sezione che farà immensamente felici tutti i tifosi del 9 volte campione del mondo marchigiano, la Rossi Experience: qui è raccolto tutto ciò che ha a che fare con il Dottore, dagli eventi storici della sua carriera (compreso il famoso sorpasso su Lorenzo a Catalunya nel 2009) fino alla Rossipedia, grazie alla quale si possono scoprire gli aneddoti dietro le livree delle moto e i caschi di Valentino e acquistarne di esclusivi. Infine, troviamo la modalità multigiocatore, sia online che in schermo condiviso, che assicurerà ore e ore aggiuntive di divertimento e ci permetterà di confrontarci con gli altri giocatori.

Non sono presenti eventi reali di altri piloti come nei precedenti capitoli di MotoGP, ma verranno resi disponibili attraverso dei DLC a pagamento per tutti coloro che vogliono espandere ulteriormente l’esperienza di gioco.

Purtroppo, Milestone non ha ancora soddisfatto il nostro desiderio più grande, ovvero inserire una telecronaca degna della MotoGP ed una premiazione sul podio al termine di ogni gara; con l’aggiunta di questi due elementi, la serie diventerebbe praticamente perfetta. La telecronaca visualizzando il replay di una corsa sarebbe il top (e darebbe un motivo più che valido per rivedersi una gara!). Per ora, comunque, ci accontentiamo del commento pre-gara di Guido Meda, sperando che il prossimo anno Milestone ci faccia la sorpresona.

screen3La gallina, prima o poi, deve essere sostituita

Rifacendomi nuovamente alla celebre citazione sulla gallina, penso che non ci sia frase migliore per introdurre il comparto tecnico di Valentino Rossi: The Game. Tranquilli, non significa che il gioco presenta enormi lacune sotto questo aspetto, ma se il gameplay risulta essere più vario e, per certi versi, rivoluzionato, non si può dire lo stesso su grafica e sonoro. E’ decisamente ora di pensare ad un’evoluzione tecnica in generale se si vuole rimanere al passo coi tempi, ecco. Il motore grafico è ancora in grado di regalare un livello di dettaglio tutto sommato molto buono, sia nelle texture di moto, auto e piloti e sia nella riproduzione dei circuiti, tutto quanto indubbiamente fedele alla realtà. Ma la “vecchiaia” dell’engine si vede abbastanza ora, soprattutto perché è ancora lo stesso utilizzato per far girare anche le versioni old gen dei precedenti MotoGP; a partire da Valentino Rossi: The Game, comunque, pare proprio che non vedremo più un capitolo della serie su PS3 e XBOX 360, quindi mi aspetto grossi cambiamenti per il prossimo anno.

Nonostante ciò, comunque, è giusto ammettere che il motore grafico riesce ancora a gestire molto bene le fasi di gameplay, con un frame rate bloccato a 30 fps stabilissimo su PS4, mentre su PC, ovviamente, i 60 fps sono assicurati e non è richiesta una configurazione particolarmente potente per raggiungerli e mantenerli. In termini di impatto visivo, non ci sono differenze grafiche abissali tra la versione console e quella PC, sebbene quest’ultima vanti, inevitabilmente, texture migliori oltre ad una maggiore distanza di rendering, tracciati più dettagliati e, in generale, una visuale più pulita. Nota di merito per il lavoro svolto sulla fisica delle cadute, che mostrano ancora alcune compenetrazioni poligonali ma sono decisamente migliorate rispetto al passato.

Per quanto riguarda il comparto audio, ho particolarmente apprezzato l’ottimo sonoro dei supermotard 4 tempi guidabili nella modalità flat track e della Fiesta WRC del rally, mentre il “rombo” della Mustang mi è sembrato un po’ sottotono, ma nulla che rovini l’esperienza complessiva.

Commento finale

Valentino Rossi: The Game è l’esperienza di gioco definitiva per tutti i fan del motociclismo e, in particolare, del Dottore, in quanto permette non solo di gareggiare nella MotoGP, ma propone anche nuove discipline in cui dilettarsi rendendo il gameplay più ricco che mai. Le gare di flat track sono realizzate molto bene e vantano un modello di guida appagante e impegnativo come in MotoGP, mentre le discipline automobilistiche, sebbene siano divertenti, risultano parecchio semplificate rispetto alla “controparte delle due ruote”. La quantità di contenuti, in ogni caso, è decisamente vasta e vi manterranno incollati allo schermo per tantissime ore. Purtroppo, ancora non debuttano la tanto richiesta telecronaca e la premiazione sul podio, mentre il motore grafico ormai mostra abbastanza i segni del tempo. In conclusione, Valentino Rossi: The Game è un titolo molto valido che indubbiamente soddisferà pienamente i gusti di chiunque ami il mondo delle moto e, sebbene in minima parte, delle auto.

Pro Contro 
– L’esperienza videoludica definitiva per i fan delle due ruote e del Dottore
– Personalizzazione ancora più ricca e varia
– Fisica delle cadute migliorata
– Modello di guida impegnativo ed appagante
– Tanti contenuti
– Ancora niente telecronaca e premiazione sul podio
– Discipline automobilistiche basilari e poco sviluppate 
– Il motore grafico, ormai, sente il peso degli anni
  Voto Globale: 85 
 
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Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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