Nioh: la prova

Il risultato ripagherà l’attesa?

Dopo la precedente demo alpha ecco arrivare anche la versione beta di Nioh, esclusiva PlayStation 4 in uscita entro la fine di quest’anno. La domanda che i giocatori si pongono è: l’attesa durata la bellezza di 12 lunghi anni avrà soddisfatto le aspettative? o per lo meno avrà ripagato una parte di questa tediosa attesa? A dir tutta la verità dare una risposta ad entrambe queste domande è un’impresa di gran lunga più ardua di quanto si potrebbe sospettare. In conclusione di questa introduzione posso solo dirvi che proseguento nella lettura troverete le impressioni sulla demo del gioco… cominciamo.
 
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Una piacevole brezza…
 
Innegabile dire che Nioh fa del proprio cavallo di battaglia l’ambientazione, gettandoci in un contesto a dir poco ispirato e suggestivo. Difficilmente il giocatore riuscirà a mantenere un certo distacco emotivo da una tale ambientazione, tra le praterie, spiagge, boschi, ruscelli, villaggi e molto altro, visioni a dir poco artistiche aumentano drasticamente il valore del gioco. Altro punto al quanto riuscito è il gameplay, studiato per adattarsi perfettamente allo stile del giocatore ed allo stesso combat system. Quest’adattabilità è data indubbiamente dalle varie pose di combattimento possibili per ogni arma presente nel gioco, espandendo enormente i moveset e gli approcci con cui il giocatore sceglierà di sfruttare. Ultimo punto a favore è la sua stessa essenza dal momento che è a tutti gli effetti un Souls-like, quindi ereditando una buona parte dei pregi della famosa serie targata From Software, ma anche i limiti.
 
…ma nulla di nuovo.
 
Tra i vari difetti elencabili quello che forse più potrà far storcere il naso a molti è a mio parere il comparto tecnico. Per descriverlo in breve si potrebbe semplicemente definire “non al passo coi tempi”. Per entrare più nello specifico possiamo dire che le texture non raggiungono lo standard attuale, diminuendo purtroppo l’impatto visivo che avrebbe potuto dare se il titolo avesse contato su un comparto tecnico più solido e fluido. Inoltre un pessimo utilizzo di effetti particellari causa cali di frame di una certa rilevanza, ma nulla di irreparabile, è una beta in fin dei conti. Quest’ultimo punto potrebbe reppresentare un’incognita per molte persone, poichè i modi di giocare sono molti e variegati, senza contare sul fatto che ogni giocatore ha una personale “sopportazione del dolore” e quindi il livello di sfida in un videogioco non è mai una linea chiare e definita. Per chi ancora non l’avesse capito mi sto riferendo alla difficoltà ed al level design, che per sintetizzare ho trovato veramente sadico e poco studiato e troppo “sadico” rispetto alla controparte originale di From Sotware.
 
Nioh promette molto bene e potrebbe essere uno dei cavalli da battaglia di PS4 e Koei Tecmo. Non ci resta che attendere per scoprire quando il gioco di Team Ninja tornerà a far parlare di sé.  



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