Un’avventura tutta da costruire.
Versione testata: PlayStation 4.
Un’avventura da costruire, esatto. E non ci riferiamo solo al fatto che si tratti di un’avventura targata Lego, come già tante altre proposte nell’ultimo anno, dagli Avengers a Star Wars Episodio VII. Qui si tratta di montare prima di tutto la periferica di gioco stessa, senza la quale è impossibile avviare la partita. I nostri colleghi fanatici di mattoncini danesi possono dilettarsi con la “nuova” esperienza di Warner Bros. e TT Games già da un anno. Noi in Italia ci siamo dovuti rassegnare a riceverla solo questo settembre. Poco male, i Lego non invecchiano mai. Semmai migliorano con gli anni.
Con Lego Dimensions anche Warner Bros. si inserisce prepotentemente nell’universo dei Toys To Life. Di cosa si tratti è presto detto: avete presente Skylanders che già da anni vende milioni su milioni di pupazzetti accattivanti da utilizzare negli ominimi videogames? Esatto: giocattoli con cui interagire durante il videogioco, giocattoli su cui si basa l’esperienza videoludica stessa (almeno in linea teorica). Assieme al disco da inserire nel lettore si riceve una piattaforma su cui collocare i pupazzi – e nello specifico nella confezione di Lego Dimensions sono inclusi il gioco, il LEGO Toy Pad, Mattoncini per costruire il LEGO Gateway, tre mini figure Lego: Batman, Gandalf e Wyldstyle e la Batmobile – ed eccoli comparire sullo schermo, come bonus, potenziamenti e personaggi giocabili.
Skylander ha aperto le danze, Disney Infinity si è concessa un breve intermezzo prima di, aihmè, scomparire per sempre, e ora arrivano i Lego. Vediamo come se la sono cavata.
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Ci sono Batman, Gandalf e Wildstyle…
Avete capito male, non è l’inizio di una barzelletta. Si tratta dell’inizio della trama di Lego Dimensions. Fintanto che i videogiochi si basano su omonime saghe fumettistiche e televisive il lavoro è semplice: per creare un gioco Lego sugli Avengers basta realizzare la versione a mattoncini di tutti i principali eroi di casa Marvel e seguire le avventure dei più recenti cinefumetti. Ma quando mi trovo alle prese con un intero universo di personaggi, tratti praticamente da qualsiasi fumetto, film e franchise possa venirmi in mente, cosa posso inventarmi? Come giustifico Gandalf che aiuta Batman a buttare già un muro di rocce nel mondo del Grande e Potente Oz?
La risposta è presto data: la trama me la invento così come mi viene in mente. Seguendo le migliori tradizioni novellistiche basate sull’improvvisazione, Lego Dimension non ha le pretese di raccontarci qualcosa di già visto, nè tantomeno qualcosa che sia plausibile (perchè no, Batman aiutato da Gandalf non è plausibile). Lego Dimension vuole fare quello che ogni sano videogioco dovrebbe fare: divertire. Quindi si inventa una trama in linea con l’obiettivo, una trama che diverta, non annoi, e fornisca un minimo di stimolo a proseguire per tutte e 10 le ore di gioco suddivise in una ventina di livelli su binari.
L’ennesimo cattivo ultrapotente-fortissimo ha trovato un potere in grado far collidere tutte le dimensioni, ognuna delle quali contiene uno specifico mondo di gioco. Dunque Gandalf si ritrova trascinato a forza a Gotham city, e poi con Batman finiscono nel mondo di The Lego Movie (avete visto il film, vero?). Da qui partiranno alla ricerca dei preziosi oggetti necessari a chiudere le interferenze tra le dimensioni e fermare il cattivo, nel frattempo alleatosi con vari altri criminali provenienti dagli altri mondi. Voi, al controllo dei pupazzi e della pedana di gioco, dovrete dare una mano.
Paura del cambiamento
Se dal punto di vista del filo narrativo Lego Dimension sceglie di osare, nelle meccaniche di gioco va a nascondersi dietro il divano. Al di là della bellezza di una pedana di gioco tutta da montare con apposite istruzioni in puro stile Lego, che faranno la felicità di bambini ma forse soprattutto di molti adulti, al di là dei pupazzi Lego veri e propri che vanno collocati sulla luminosa plancia di gioco per prendere vita nel gioco, di innovativo c’è davvero poco. Anzi, se avete già avuto modo di provare con mano Skylanders o Disney Infinity, vi accorgerete con rassegnazione che sì, è tutto molto bello, ma è anche tutto già visto. Montato Gandalf Lego e postolo sulla piattaforma, nel gioco compare il suo personaggio e potrete impersonarlo. Poco altro. A parte la mania del collezionismo e la bellezza dei mattoncini, si tratta di un comune gioco Lego: il Gandalf che avete conosciuto un paio di anni fa ne Lego: Lo Hobbit è del tutto identico in movenze, attacchi e aspetto.
Lo stesso vale per le meccaniche dello gioco, ancorate sul più ostinato tradizionalismo del franchise. I puzzle ambientali, i piccoli “enigmi” disseminati per i livelli (risolvibili anche dai bradipi), le modalità di battaglia negli scontri con i boss, tutto è già visto. Tutto tranne una nuova, timida meccanica introdotta dagli sviluppatori forse dopo essersi resti conto che una pedana, a parte occupare spazio, a qualcosa deve pur servire (a parte prendere polvere assieme ai pupazzi). In alcuni sporadici frangenti, per proseguire vi troverete costretti a spostare manualente i personaggi da un settore all’altro della pedana (ce ne sono tre, e tutti e tre duerante il gioco si illuminano). Dovrete seguire un certo ordine di ricollocazione, indicato dallo schermo. Perchè? Non si capisce bene. Ma se non volete rimanere a vivere a Springfield e preferite proseguire nell’avventura…
Potrete quindi stupirvi davanti a qualcosa di “nuovo” proposto da Lego Dimensions solo se questo è il primo videogioco targato Lego che acquistate da 5 anni a questa parte. Altrimenti sarà solo un bel gioco Lego, come tanti che avete già comprato da 5 anni a questa parte. Il che comunque non significa che non valga l’acquisto, anzi. La narrazione prosegue piacevole per tutto il corso dell’avventura, e dieci ore sono il numero giusto per non far venire a noia tutto lo spettacolo. I livelli sono discretamente ampi sebbene lineari, e alcuni mondi sono interamente esplorabili in sessioni open-world. Spendendo denaro aggiuntivo potrete portarvi a casa tutte le prossime espansioni, che introducono avventure e universi completamente nuovi e accattivanti, come quello di Adventure Time, Sonic The Hedgehog, Doctor Who, e tanti altri. Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta, è solo la sua gestione che scopre il fianco. Ma se il vostro obiettivo non è andare a cercare il pelo nell’uovo o una regia da premio oscar laddove non esiste palesemente il suo bisogno, Lego Dimension vi divertirà un sacco. Se poi avete dei bambini, la questione non è neanche da porsi.
In due ti smonto tutto!
Se il titolo è già di per sè divertente da giocare, nel comparto multigiocatore dà il meglio di sè. Perchè è presto detto. Potrete affrontare l’intera avventura o esplorare i mondi open-world con un amico al vostro fianco, purchè logicamente possediate un secondo controller. Il multiplayer online ve lo potete scordare, ma non ci sentiamo di lamentare questa grande mancanza dopotutto. Entrare in una partita in corso e cominciare a smontare tutto pezzo per pezzo davanti agli occhi di vostro fratello/amico è una soddisfazione non da poco. Sicuramente non avrà bisogno di un vostro intervento perchè si è impantanato in qualche punto ostico della trama o dei livelli, dato che non esistono momenti difficili in Lego Dimensions. Ma volete mettere il divertimento di frantumargli tutto davanti e di sconfiggere insieme i cattivi? Quasi ogni elemento nel mondo di gioco può essere smontato. Anche gli stessi giocatori.
Carisma da vendere
L’eterno ritorno non riguarda solamente le meccaniche di gioco: anche dal punto di vista grafico, sonoro e tecnico, Lego Dimensions è perfettamente in linea con i suoi episodi fratelli arrivati negli ultimi anni, senza osare di più nè partire in retromarcia. La pulizia del level design è più accettabile e il colpo d’occhio gradevolissimo: del resto non c’è mai stato davvero un titolo Lego su PlayStation 4 o PC brutto da vedere, solo gli episodi portatili hanno sofferto di più di un sacrificio dal punto divista visivo. Apprezzabile anche l’assenza di qualsivoglia calo di frame rate: il gioco si abbarbica sui solidi 30 fps senza cedere neanche nelle situazioni più concitate (e di situazioni concitate con tanti nemici e mattoncini a schermo ce ne saranno parecchie).
Il punto di forza fondamentale della produzione, tuttavia, resta come sempre il carisma, narrativo e visivo. Impossibile resistere alla voglia di esplorare in lungo e in largo i tanti e vasti mondi a tema Lego offerti dal gioco, così come è una battaglia persa in partenza resistere alla cura dei dettagli e delle battute di ogni singolo personaggio offerto, perfettamente caratterizzato e credibile nella sua essenza, fino al limite dello stereotipo (alla ventesima volta che Batman ripete “Sono Batman!” in tono cupo, ecco, magari lì parte uno sbadiglio). L’unico lato negativo della produzione risiede purtroppo nel rovescio della medaglia della scelta iniziale: puntare su una così vasta gamma di mondi e personaggi è sì divertente e interessante e variegato, ma pone qualche problema dal punto di vista delle conoscenze del giocatore. Finchè si tratta de Il Signore degli Anelli, una buona fetta dell’utenza capirà i riferimenti e le battute dei personaggi. Ma per quanto riguarda il mondo dei Ninjago e persino The Lego Movie? Proprio sicuri che tutti abbiano visto i film e conoscano i protagonisti? Perchè in caso contrario per il giocatore i loro mondi saranno piuttosto sterili rispetto ad altri maggiormente conosciuti.
Commento finaleLego Dimensions è un gioco Lego, e i giochi Lego divertono. Unendosi poi alle meccaniche Toys to Life, corredate dalla giusta mania collezionistica delle costruzioni danesi, diverte il doppio. Trovando il giusto equilibrio tra fantasia, bizzarria e umorismo, farà la felicità di bambini, adulti, e vie di mezzo. Le dieci ore di gioco iniziali crescono esponenzialmente a seconda delle tasche di ciascun giocatore: ogni playset e adventure pack aggiunge mondi, personaggi e missioni. Non sono scelte economiche, ma neanche obbligatorie. Se vi sono piaciuti gli Skylanders di Activision e Disney Infinity, correte in negozio. Se non li avete mai provati, ma vi piacciono i Lego, correte due volte più velocemente in negozio: state per imbarcarvi in un’avventura originale e irripetibile. |
Pro | Contro |
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– Pedana, tre personaggi e una Bat-mobile nella confezione!
– E sono tutti da montare!
– Carismatico e divertente
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– Alla lunga ripetitivo
– Mancanza di meccaniche innovative
– Le espansioni costano un occhio della testa
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Voto Globale: 80 |