Il nuovo ordine sta sorgendo.
Versione testata PlayStation 4.
TellTale Games negli ultimi anni ci ha viziati. Va bene sperimentare nuovi approcci con delle serie che non presentano alcun contesto narrativo: con Minecraft Story Mode si è liberi di inventare una storia dall’inizio alla fine, personaggi inclusi. E ne è venuta fuori una produzione apprezzabile. Va bene anche insistere su The Walking Dead, che si è imposto sulla scena solo negli ultimi anni, e ti permette di raccontare parallelamente alla saga principale qualcosa d’altro che sia tuo, qualcosa di nuovo. Ma quando vai a toccare Batman, c’è poco da scherzare. Stai giocando con qualcosa che la gente ama, che compreranno gli appassionati del pipistrellone, e i fan ti teranno d’occhio, sviluppatore. Puoi giurarci, che ti terranno d’occhio. Al primo passo falso, sarai morto.
Non è semplice prendere un personaggio già radicato nel suo universo (multiverso, a volte) e raccontare su di esso qualcosa di nuovo che non sia già stato detto all’interno del fumetto, delle serie televisive, dei film, di altri videogiochi. Si tratta di Batman, mica di Minecraft. Un altro po’ Batman è più vecchio degli sviluppatori. Devi stare attento a quali corde toccare, a come farle suonare, a che armonia realizzare. Per il momento, comunque, TellTale Games non si è concessa un solo passo falso. E noi, amanti di batman e delle produzioni di TellTale Games, questo lo apprezziamo e lo promuoviamo.
Dove eravamo rimasti?
Dal Pinguino, in una delle scene di maggiore tensione mai viste in una produzione di TellTale Games, forse solo nella prima stagione di The Walking Dead. Una scena con ostaggi, morti, conferenze live improvvisate da terroristi e il nostro eroe da solo a cercare di salvare il salvabile, in preda ad una delle peggiori decisioni morali richiesteci da questa serie. Come è logico attendersi, il nostro (anti)eroe se la cava. Ma a quale prezzo?
Il Mondo che Bruce conosceva è agli sgoccioli: rimangono pochi pezzi sulla scacchiera. E una scacchiera rivestirà un gioco importante anche in questo episodio. Le Wayne Industries gliele tolgono da sotto il naso, il ricordo dei genitori diventa un incubo al sapere che erano immischiati nei peggiori giri della malavita di Gotham. Restano pochissime persone di cui potersi fidare (una verrà presentata proprio in questo terzo episodio). E Catwoman da che parte sta? A cosa mira davvero il Pinguino? E chi diavolo è l’ennesimo cattivo saltato fuori che si presenta come il fautore del nuovo ordine di Gotham? Come se non bastasse, un vecchio amico inizia a dare segni di cedimento dopo un incidente, e inizia a vederci… doppio. Come se fossero due persone in un corpo solo. Come Dottor Jekyll e Myster Hide. Va bene, avete capito.
Passeggiate, dialoghi e un po’ d’azione
Essere Batman non significa necessariamente che devi iniziare a fare a botte col primo che capita. Lo si era capito fin dal primo episodio, e ora che siamo praticamente a metà avventura inoltrata possiamo confermarlo: il Batman raccontato da TellTale Games non è lo spaccone di turno nè il gioco mira a offrire combattimenti su combattimenti e azione su azione. La tensione va cercata in un’altra direzione, si basa sulla narrativa. Per il terzo episodio in questione questo è più vero che mai: buona metà dell’ora e mezza di gioco offerta, infatti, la si trascorre vestendo i panni di Bruce, camminando per stanze e parlando con chi capita a tiro. Sono dialoghi mai noiosi, sempre interessanti, probabilmente fondamentali per comprendere cosa sta succedendo e quale svolta prenderà la vicenda: ma sono dialoghi. E ponderare le risposte da dare a volte si rivela molto importante: non essere madrelingua inglese gioca a nostro sfavore, come di quasi tutti i giocatori.
Questo non significa che l’azione nel gioco manchi, anzi riveste una componente essenziale da circa metà dell’avventura fino alla fine. Potrete picchiare il nuovo misterioso cattivo, potrete picchiare un vostro amico impazzito, potete picchiare i mobili, picchiate pure se vi piace: noi preferiamo la narrazione all’azione dura e cruda e fine a se stessa. Anche nei casi più concitati, comunque, ecco saltare fuori qualche scelta morale non indifferente cui sarete costretti a dare velocemente risposta. Della loro influenza a lungo termine, comunque, dubitiamo fortemente. E TellTale Games ci ha insegnato, salvo casi particolari, che facciamo bene a dubitare: tanto l’asse narrativo porta sempre e comunque dove vogliono loro.
E qualche volta, forse, va bene così.
Commento finaleBatman Episodio 3 – New World Order prosegue con una trama già rivelatasi interessante nei precedenti episodi, e segna il giro di boa in vista degli ultimi due capitoli in arrivo nei prossimi mesi. La voglia di capire cosa succederà è tanta, la conclusione di New World Order è pericolosamente preoccupante per Bruce, personaggio sempre più travolto da eventi che stanno spazzando via il suo passato, il presente e anche il prossimo futuro. Se fosse un altro, solo Batman potrebbe salvarlo, ma come fare se proprio lui è Batman? |
Pro | Contro |
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– Storia avvincente
– Scelte interessanti
– Personaggi ben caratterizzati
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– Troppi cattivi in un episodio da un’ora
– Frame rate ballerino
– Esito delle scelte probabilmente indifferente
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Voto Globale: 80 |