Un nuovo platform pronto a deliziarci.
Versione testata PlayStation 4.
Il mondo dei platform è affascinante e divertente, eppure a parte un ben noto idraluico di casa Nintendo sono poche le icone che siamo in grado di associarvi. Negli ultimi anni si è ripresentato a tutti in una nuova veste grafica Rayman, la melanzana di Michael Ancel, con un ritorno alle origini in 2D. Ma chi altri possiamo chiamare all’appello? Il genio della lampada di WayForward, naturalmente. Un tipetto niente male.
La serie di Shantae è longeva, non è nata ieri, ma pochi hanno avuto la fortuna e la possibilità di dedicarsi al suo mondo fantastico radicato nella magia orientale. Un mondo che sembra uscire di peso dal libro de Le Mille e una Notte, in grado di affascinare i giocatori di ogni età ma anche di offrire un elevato livello di sfida ai veterani del Regno dei Funghi. Dopo il discreto successo di The Pirate’s Curse, WayForward ci ha provato di nuovo: ma questa volta in HD, con un comparto tecnico rinnovato, nuove meccaniche e una colonna sonora mozzafiato. E ha fatto centro.
Dura la vita di un mezzogenio
Una cittadina che richiama in tutto e per tutto la Agraba di Aladdin non ha vita facile nel deserto: predoni di qua, predoni di là, nemici, entità mistiche, sirene (nel deserto, eh sì). Per non parlare dei pirati meccanici con manie di potere. Un bel mucchio di gentaglia che in un modo o in un altro il sindaco del paese deve tenere a bada e relegare fuori delle mura. Per questo ogni città ha il suo “genio protettore” a difesa della sua incolumità. Shantae vive facendo questo, il genio protettore del paese. Però non è un genio vero e proprio… è un mezzogenio. Dei genitori, solo la madre era un genio a tutti gli effetti.
Dopo gli eventi di The Pirate’s Curse sembra finalmente tornata la pace. Ma la pace, si sa, è un bene così precario da mantenere… ti giri un secondo e la città è di nuovo invasa dagli scagnozzi di Risky Boots, la regina pirata. E, senza rovinarvi la sorpresa, possiamo dirmi che l’eterna rivale di Shantae è solo l’inizio dei guai. Le forze del male sono di nuovo in opera, e un misterioso macchinario che lo zio di Shantae sta costruendo è in qualche modo l’oggetto del loro interesse. Bisognerà recuperare tutti i componenti prima di svelare il mistero.
Guarda come sento il ritmo!
Shantae Half Genie Hero ci ha deliziati sin da subito con il suo solidissimo gameplay da platform 2D. Se già le avventure di una ragazza che colpisce i nemici con frustate dei suoi fluenti capelli viola non bastasse ad ispirare amore a prima vista, ci pensano delle meccaniche alla “vecchia scuola” che in tanti frangenti richiamano i veri e propri arcade. Fittissimo di citazioni, il titolo WayForward strizza l’occhio a tanti titoli a scorrimento delle vecchie sale giochi, ma reinventa il tutto con delicatezza, fascino e attenzione. Le strizzate d’occhio più eloquenti sono quelle che arrivano durante le interessanti e divertenti battaglie contro improbabili boss a tutto schermo.
A partire da un hub principale che consiste nel villaggio della protagonista, sarà possibile scegliere i vari livelli di gioco, ambientazioni tutte diverse tra loro che andranno esplorate in lunghezza e altezza sfruttando le piattaforme presenti ed eliminando i numerosi nemici presenti a schermo. Le capacità di Shantae vanno dalla frustata con i capelli a vari potenziamenti eseguibili con la magia (consumando la barra relativa), fino alle vere e proprie trasformazioni che costituiscono l’asse portante dell’intera produzione. Senza di esse sarà impossibile proseguire nell’avventura, sfidare i boss in maniera efficace e recuperare i collezionabili disseminati nei vari livelli. Ognuna di esse verrà acquisita in un momento preciso dell’avventura, e consentirà alla nostra eroina di prendere le sembianze delle creature più improbabili: scimmie, granchi e persino arpie. Tutti, naturalmente, in versione “pucciosa”.
I vari mondi sono stati pensati per essere esplorati solo marginalmente al primo passaggio, per poi tornarvi una volta acquisite tutte le trasformazioni della protagonista raggiungendo posti prima impensabili o invisibili. In un livello acquatico, ad esempio, nelle sembianze di Shantae potrete solo nuotare e raggiungere le piattaforme distanti: ma per immergervi ed esplorare le profondità marine avrete bisogno della trasformazione in granchio. Ognuna di esse comporta comandi rinnovati e possibilità prima sconosciute. Il tutto naturalmente è funzionale sopratutto alla rigiocabilità del titolo, che tuttavia è efficace solo fino a un certo punto: non tutti hanno voglia di rivedere le stesse ambientazioni e gli stessi nemici tre volte di seguito nella stessa sessione di gioco, in un’avventura che tutto sommato si assesta sulle tre ore complessive.
Arte e stile da vendere
Shantae Half Genie Hero è un titolo che convince soprattutto per le meccaniche solide alla sua base, l’amore degli sviluppatori e il carisma della protagonista. Ma se vi parlassimo solo di questo trascurando il comparto artistico, probabilmente ci ritroveremo tra le mani un lavoro svolto solo a metà. La verità è che la colonna sonora del gioco mette i brividi fin dall’inizio, e naturalmente lo fa in senso positivo: i motivetti orientaleggianti sono azzeccati e perfettamente calzanti, gli effetti sonori accurati e tutto dona credibilità e carisma al mondo fantastico che gli sviluppatori sono, con dovizia di particolari, riusciti a mettere a schermo. Il tutto si sposa con un cel-shading delizioso da vedere e con delle animazioni dei personaggi estremamente curate e particolari.
Efficace anche il comporto tecnico, con una pulizia dell’immagine eccellente e rallentamenti inesistenti. Non una sbavatura: qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di un risultato semplice da ottenere per un platform. Aleggia sempre il giudizio un poì affrettato di chi considererebbe Shantae niente più di un “giochino” buono come riempitivo di titoli di più grosso calibro (quando in realtà anche WayForward riesce a essere più cattiva di un Dark Souls). E allora vi rispondiamo: tenetevi i giochi di grosso calibro e dateci più giochini. Li vogliamo tutti per noi, se sono curati in questo modo.
Commento finaleShantae Half Genie Hero rappresenta un risultato eccellente sotto molteplici punti di vista: gameplay, artistico, stilistico, rapporto costo/durata, e via dicendo. L’amore del team di sviluppo è visibile in ogni angolo, ed è riuscito a realizzare un nuovo divertentissimo capitolo per un franchise il più delle volte sottostimato e sottovalutato. Dategli assolutamente una possibilità se siete degli amanti dei platform. E anche se non lo siete. Dopotutto non costa quasi niente. |
Pro | Contro |
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– Personaggi carismatici e particolari
– Gameplay solidissimo
– Colonna sonora e stile da capogiro
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– Pochi livelli…
– … in cui bisogna tornare, e tornare, e tornare
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Voto Globale: 85 |