Un puzzle game surreale a tinte kafkiane
Versione testata PC.
Videogiochi e tematiche letterarie si incontrano piuttosto spesso all’interno di una stessa produzione, più raramente si parte direttamente da un libro (o da un autore) per arrivare a un gioco. Figurarsi poi i casi in cui si realizza una produzione videoludica sull’intera opus di una personalità artistica: potremmo ricordarceli utilizzando le dita di una mano.
Denis Galanin, però, è uno sviluppatore che crea i suoi giochi solo fondendo il mondo dei videogiochi con quello della letteratura, arrivando a realizzare giochi estremamente validi. Basta citare la sua ultima produzione nota, ispirata alle opere di Shakespeare: “Hamlet, or Last Game Without MMORPG Elements, Shaders, and Product Placement”. Un titolo estremamente provocatorio ed esagerato, per un gioco che tuttavia gli ha fruttato non pochi riconoscimenti.
Estremamente valido si è rivelato anche questo suo ultimo lavoro, che si sposta dal ben noto autore londinese ad uno praghese, del quale bene o male quasi tutti hanno letto qualcosa: Franz Kafka.
{media load=media,id=12057,width=853,align=center,display=inline}
Surrealismo praghese
Il fascino che pervade la figura dello scrittore praghese si è mantenuto costante nell’ultimo secolo, facendo di Kafka uno dei giganti del modernismo. La maggior parte delle sue opere, perlomeno delle più note come La metamorfosi, Il processo, Il castello (ma anche Lettera al padre) sono pregne di temi e archetipi di alienazione, brutalità fisica e psicologica, conflittualità genitori-figli, e presentano personaggi in preda all’angoscia esistenziale, labirinti burocratici e trasformazioni mistiche.
Le tematiche di Kafka, il senso di smarrimento e di angoscia di fronte all’esistenza, caricano la sua opera di contenuti filosofici che hanno stimolato l’interpretazione dei suoi libri specialmente a partire dalla metà del Novecento. Nei suoi scritti è frequente imbattersi in una forma di crisi psicologica che pervade il protagonista sino all’epilogo della narrazione, e che lo getta in modo progressivo in un’attenta analisi introspettiva. Ci sarà un motivo, insomma, se Denis Galanin, in arte mif2000, ha scelto di incentrare proprio sulle produzioni di questo autore il suo ultimo lavoro. E lo ha fatto soprattutto per le atmosfere che avrebbe potuto brillantemente utilizzare.
Nel corso della (breve) cornice narrativa di The Franz Kafka Videogame vestiremo i panni di uno psicanalista specializzato in ipnosi, in grado di indagare nell’inconscio dei suoi pazienti per individuare “problemi” risalenti all’infanzia che impediscono loro di essere sereni nella vita adulta, e diventeremo anche uno scarafaggio-detective tutto preso dal suo misterioso caso. Entrambe le possibilità sono però occasioni per portare a schermo la fragilità umana del Kafka uomo: fitti sono i suoi rimandi biografici, alla donna amata, al padre, alla famiglia, all’instabilità emotiva della sua vita. Sono tutti elementi che il lettore avveduto individuerà immediatamente (magari non tutti, ma buona parte), mentre il giocatore occasione rimarrà comunque affascinato dall’atmosfera surreale e ipnotica della produzione.
Un puzzle game difficile ma appagante
Ad un prezzo estremamente contenuto mif2000 ci offre un’avventura affascinante e assolutamente singolare. Badate bene però: è anche un’avventura brevissima. Tolte le breve parentesi della narrazione e poche righe di testo o di dialogo pensate per essere lette in silenzio, rimaniamo alle prese con la “vera” azione ludica. Vi starete chiedendo: “va bene, che bello, un gioco su Kafka, ma io che devo fare?”
Voi dovete risolvere gli enigmi. The Franza Kafka Videogame è questo: un interessante ed intrigante puzzle game, surreale, difficile, e a tratti proprio non-senso. Di schermata in schermata vi ritroverete alle prese con degli enigmi da risolvere, aiutati dalla freccetta del mouse, dal vostro cervello e, se volete, da un paio di consigli predisposti dallo sviluppatore, e che possono essere utilizzati solo dopo essersi spremuti le meningi per un certo lasso di tempo. Abbiamo usato tre aggettivi per definire l’esperienza del gioco: surreale, in quanto le ambientazioni, le situazioni e i personaggi messi in scena derivano sì dalle opere dell’autore, ma anche dalla temperie surrealista del periodo, con brusche deviate verso l’irrazionale. Non staremo a farvi una lezione di antropologia del 900, ma se a schermo trovare un treno che si muove in verticale, e per farlo muovere dovrete sfruttare un’aquila per portare via una mucca dai binari, beh, c’è qualche problema con il senso della realtà. E chiaramente va benissimo così: la realtà troppo spesso è di una noia mortale, e Kafka si annoiava parecchio.
Il gioco è anche a tratti apertamente difficile, nel senso che non si sa quale maledetta azione dobbiamo compiere per poter proseguire. Tra l’altro la difficoltà non è ben dosata, si passa da enigmi discretamente fattibili ad altri apertamente facili, per poi sbattere i denti contro qualcosa di indecifrabile. Ed è qui che entra in campo il non-senso: una volta che avrete capito che le situazioni, i personaggi e gli oggetti, e persino i nessi tra questi ultimi, molto spesso sono privi di senso, sarete facilitati nel raggiungere la risoluzione dell’enigma. Il nostro consiglio è questo: pensate, certo, ma se il pensiero razionale a un certo punto fa cilecca, allora utilizzate quello irrazionale. Ricordate che i protagonisti sono uno psicanalista e uno scarafaggio detective.
Una nota positiva se lo meritano anche il comparto tecnico e artistico: grazie al cielo non siamo incappati in alcun rallentamento o caricamento lungo il corso dell’avventura (e non state sempre a fare gli avvocati del diavolo dicendo che l’avventura dura circa 60 minuti, lo sappiamo già). Ma soprattutto, è la scelta stilistica delle immagini a schermo e dei bellissimi disegni a mano a far guadagnare punti su punti a The Franza Kafka Videogame. Sarà anche difficile, sarà breve, sarà a tratti senza senso, ma da vedere è bellissimo, e soprattutto estremamente fedele alle atmosfere dei libri dell’autore. È un po’ difficile da spiegare a parole, date un’occhiata alle immagini nella galleria dell’articolo e capirete: sono disegni perfetti per rendere in una sola immagine il Novecento, il surrealismo, l’angoscia, la claustrofobia degli ambienti praghesi (e tedeschi) dell’epoca, e tante altre cose ancora.
Commento finale The Franza Kafka Videogame è una boccata d’aria fresca nel panorama dei puzzle game su PC, e confidiamo che prima o poi il titolo riesca a sbarcare anche su console. Per il momento, se siete in |
Pro | Contro |
---|---|
– Artisticamente eccezionale
– Un’avventura “diversa” dal solito
– Buona fedeltà alle opere dell’autore
|
– Troppo breve
– A tratti troppo difficile
– In certi casi conta più il caso che la logica
|
Voto Globale: 80 |