Recensione Need for Speed: SHIFT 2 Unleashed


Non solo adrenalina

Va dato atto a Slightly Mad Studios il merito di aver portato un senso di velocità unico e originale nel palcoscenico dei giochi di guida, introdotto già con il primo SHIFT, ma reso ancora più intenso in questo secondo capitolo. Questo ingrediente è stato riutilizzato e oggi si mostra più interessante grazie ad una inedita visuale dal casco per apprezzare come foste davvero voi il pilota alla guida del bolide intento ad effettuare un sorpasso o ad impostare una curva.

Se nei normali giochi di guida la visuale dell’abitacolo è fissa e solo utilizzando lo stick analogico destro si gira a seconda l’inclinazione, in SHIFT 2: Unleashed è invece il gioco che lo fa, quasi in modo naturale, lasciando al giocatore tutto il controllo dell’auto senza dover pensare ad aggiustare la visuale, perchè questa si adatta a seconda dei casi. Per far eun rapido esempio se ci si accinge a impostare una curva l’occhio focalizza l’attenzione sull’angolo stretto della stessa in modo da impostare la migliore traettoria, mentre se si sta eseguendo una derapata, tipica delle sfide Drift, l’occhio punta fuori dal finestrino perchè l’auto è quasi perpendicolare al senso di curva.

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nfs-shift-2-unleashed_pic004Se questo poteva non bastare ora il senso di velocità è aumentato grazie a nuovi effetti e soprattuto a nuove e incredibili riproduzioni dei danni. Questi infatti non sono solo visibili in ammaccature o rotture di paraurti e sverniciamento della carrozzeria, ma la fisica dei ribaltamenti dell’auto o dei tamponamenti è molto credibile, probabilmente il meglio che c’è ora in circolazione.

Pad o volante alla mano, il titolo si lascia godere a seconda la propria abilità. Un pratico tutorial introduttivo segue il giocatore nel suo primo giro di prova in modo da percepire il livello di difficoltà opportuno e consigliando quali aiuti lasciare attivi e quali invece disattivare. In ogni caso si può sempre impostare a mano ogni piccolo valore, dalla sterzata assistita, all’anti-pattinamento, al controllo trazione, ecc.

Se usate il volante, il gioco mette a disposizione molte più caratteristiche per la manovrbilità del mezzo tra cui una utile calibrazione della zona morta in caso il vostro volante risponda un pò in ritardo e quindi ad aumentarne la sensibilità. Purtroppo dobbiamo annotare come nell’effetuare i movimenti della sterzata si avverte un certo “input lag”, ritardo nei comandi, presente giocando col pad. Neanche la patch correttiva 1.02 rilasciata di recente ha arginato questo difetto che rende fastidioso il controllo soprattuto di autovetture che montano poderosi cavalli nel motore ma hanno poca aderenza. Meno male che non è avvertibile sempre proprio per il gran variare delle auto a disposizione.

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Detto questo, la guidabilità sarebbe molto buona se non fosse inficiata da alcuni problemi, primo su tutti la sensazione che l’auto sia comunque a ruotare su un perno centrale, simulando in modo anche un pò fuori tema lo slittamento laterale invece di far perdere aderenza o davanti o dietro a seconda di come si imposta una curva. L’intelligenza artificale degli avversari lascia senza parole, in negativo, poichè basta poco per vederli speronare altre autovetture oppure tagliarvi la strada per non farvi passare, incuranti del fatto di provocare incidenti che possono nella maggior parte dei casi significare gara finita per voi, mentre loro continuano bellamente a proseguire la corsa. E questo non è certo un buon modo per dire “addio ai trenini” se poi ci si deve ritrovare in duelli che poco hanno a che fare con lo spirito competitivo e realistico su cui fa perno questo nuovo titolo.

Problemi non minori ma che possono dar fastidio in generale qualunque giocatore, ma che solo ai veri appassionati di simulatori d’auto da corsa risulterà inaccettabile.

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