La storia del male
Murphy ha fatto cose moralmente dubbie nella sua vita, ed alcune di esse lo hanno portato a finire in prigione, per poi essere trasferito in una località sconosciuta a bordo di un autobus. La sua difficile e contorta storia è cosi fitta da sembrare impenetrabile dall’esterno come la nebbia che ricopre la folta foresta distesa davanti ai finestrini dell’autobus in viaggio.
Durante il tragitto con i suoi compagni di cella il protagonista viene colpito da rimorsi, colpi di ansia, preoccupazioni, fino a quando il veicolo perde il controllo schiantandosi contro alcuni alberi. Il prigioniero dopo un breve stato di incoscienza, si risveglierà accanto ai resti dell’autobus e chiederà aiuto ma si renderà conto ben presto che le sue richieste si sono perse nel nulla, accanto a lui non c’è nessuno se non il silenzio e la cupa atmosfera che circonda la foresta.
Dopo qualche attimo di incertezza il giovane riprende controllo di sé e si addentra nell’oscura foresta alla ricerca di soccorso, riesce a raggiungere quasi la riva di un lago e si accorge che a terra c’è un vecchio giornale ormai sbiadito, nel quale si riporta la notizia che pochi giorni prima una terribile tempesta ha spazzato via l’intera cittadina.
E’ questo l’incipit dell’ultima incarnazione di uno dei survival horror più amati, e detestati, di sempre. Nel nuovo capitolo Murphy, il protagonista, viene descritto come un vero e proprio catalizzatore del male che ruota attorno alla cittadina di di Silent Hill, sensazione accentuata dall’alone di mistero che vagheggia intorno a lui che ci impedisce di scavare a fondo nel passato del misterioso ragazzo. Dalle prime dichiarazioni fornite dagli sviluppatori abbiamo appreso che il protagonista è imparentato con la setta di Silent Hill, e anche quest’ultimo capitolo avrà piccoli legami con i precedenti giochi soprattutto con lo storyline principale della saga horror. Nessun collegamento diretto pero’ con quanto avvenuto in altri capitoli del gioco.
Procedendo nel viaggio attraverso la tetra vegetazione, emerge un’inquietante complicazione con l’arrivo di un’ufficiale di polizia, che intima a Murphy di alzare le mani in quanto viene accusato dalla stessa agente, di essere l’artefice dell’incidente accaduto all’autobus federale.
La scena che ci si presenta fa notare al videogiocatore come la poliziotta cerca di avvicinarsi al protagonista passando accanto a un dirupo nonostante l’enorme pericolo, azzardo che le costa caro visto che perde l’equilibrio ritrovandosi aggrappata alla sporgenza del burrone.
Le intimazioni di alzare le mani si trasformano in grida di aiuto; le azioni di gioco hanno influenzato lo sviluppo dei finali sin dal primo capitolo. Tuttavia il criterio solitamente usato per determinare i finali è sempre stato criptico, con personaggio morti solitamente in seguito all’inabilità del giocatore di non aver esaminato o analizzato una determinata cosa apparentemente insignificante.
Questo modus operandi sono presenti anche in questo nuovo capitolo, ma si affiancano a scelte più palesi e comprensibili che il giocatore dovrà affrontare nel corso del suo malato viaggio.
Scegliendo come in questo caso di salvare l’ufficiale, si vedrà Murphy correre disperatamente verso la donna per trarla in salvo senza pero’ riuscire ad afferrarle la mano in quanto questa perderà la presa dalla sporgenza e precipiterà cosi giù nel burrone. Da questo punto il giovane dovrà trovare aiuto da qualche altra parte.
Il viaggio di Murphy continua fino a raggiungere una funivia e una stazione di rifornimento.
Fin quì si può notare come il lavoro svolto dagli sviluppatori è eccezionale, la cura nel proporre al giocatore colpi di scena sin dai primi momenti è a dir poco strabiliante.