Recensione DiRT 3

L’Ego Engine colpisce ancora

L’Ego Engine ancora una volta non tradisce lasciando il giocatore a bocca aperta. I modelli poligonali delle vetture sono realizzati e curati in maniera eccellente e sopratutto in seguito ad uno schianto, ad un fuori pista, le lamiere della vettura si deformano e si distruggono in maniera credibile andando ad influire successivamente anche sulla guidabilità e sull’efficienza del motore.

Stesso discorso si può fare per i tracciati e i livelli di gioco, che vengono resi in maniera assolutamente coinvolgente complice sopratutto gli effetti di luce, le condizioni meteorologiche mutabili e sopratutto rese credibili da effetti particellari molto efficaci.

Grazie ad un ottimo sistema di gestione della fisica, il controllo della vettura appare molto fluido, intuitivo e allo stesso tempo vicino alla realtà, supportato da collisioni sia tra auto che con gli oggetti che compongono il paesaggio in modo esemplare. Menzione particolare va proprio alla cura nella riproduzione dei tracciati, che non paiono mai dei quadri da ammirare ma riescono ad infondere la sensazione di vitalità grazie proprio al motore grafico capace di portare su schermo un insieme di effetti dinamici naturali, il pubblico e/o gli animali che a volte invadono il tracciato, e così via.

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