Recensione Bodycount


Bordello in Africa

L’impianto narrativo di Bodycount è piuttosto nullo. In una (aimè) non precisata zona dell’Africa settentrionale il tentativo di placcare e pacificare le milizie ribelli e il governo è sfumato (la motivazione non è resa nota), accendendo in modo più cruento il conflitto, trasformando le piccole cittadine in campi di battaglia.
A questo punto, viene fatto richiesta di un corpo speciale chiamato “Network“, una misteriosa agenzia molto simile all’ONU, capace di risolvere le più disperate situazioni di crisi.

Il compito che vi attende di agente speciale, non sarà quello di negoziare, di infiltrazione, nemmeno di raccogliere informazioni; in Bodycount non affronterete nulla del genere.
Inspiegabilmente la vera forza di questi agenti speciali sarà nel farsi strada tra le fazioni nemiche, con la forza brutta eliminando qualunque essere che si muove a schermo.

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Questo aspetto sconcertante farà risultare la narrazione “mai chiara” e sempre più piatta e confusionale, causando al giocatore una sorta di monotonia, confusione e poco coinvolgimento.

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