PSN, Sony cambia i termini di servizio e priva gli utenti di alcuni diritti

psn_thumbL’ultima trovata di Sony per zittire i consumatori.

Sony, non paga evidentemente della brutta figura fatta negli ultimi anni con il suo modus operandi in materia di DRM ( vi ricordate il famoso Rootkit auto-installante presente sui cd prodotti da Sony BMG che oltre a trasmettere, alla completa insaputa degli utenti, dati sull’utilizzo a Sony permetteva ad altri malware di agire indisturbati creando vulnerabilità importanti sui computer Windows?), non paga delle sue politiche a dir poco sconcertanti in merito alla questione OtherOS (Trovate il nostro articolo qui) e impunita per quanto riguarda la questione del furto di identità degli utenti PSN, probabilmente causato dal mancato aggiornamento di componenti di sicurezza sui suoi server, che non solo ha generato il fermo del servizio per più di due mesi ma anche creato panico e allarmismo tra milioni di utenti per il possibile furto di dati sensibili come quelli relativi alle carte di credito registrate, non paga dicevamo di tutto questo, oggi con una decisione che farà sicuramente discutere, tenta di zittire i suoi utenti costringendoli a firmare un contratto di licenza che in sostanza, li priva della possibilità di far valere dinanzi alla legge i propri diritti di consumatori.

E’ di poche ore fa infatti la notizia, riportata da Kotaku, che con il nuovo contratto di licenza Playstation Network, la cui sottoscrizione è obbligatoria se si vuole accedere a tutti i servizi online della rete Playstation, Sony fa impegnare tutti gli utenti a non adire una normale corte di giustizia, ma impone, perchè di questo si tratta, di rivolgersi ad un arbitrato ovvero di chiudere la faccenda fuori dalle aule di tribunale, dove evidentemente ha paura che possano essere dichiarate infondate le sue ragioni.

Ma c’è di più, Sony con il nuovo contratto di licenza, impedisce ai suoi utenti di agire mediante class action, strumento nato in america e da poco adottato anche in Italia, proprio per contrastare le pratiche scorrette contro i consumatori delle grandi compagnie, che grazie a tale strumento hanno possibilità di consorziarsi e fare fronte comune contro la prepotenza e la potenza economica di queste. In sostanza agli utenti è vietato agire in gruppo, ed è fatto obbligo di risolvere la controversia in negoziati “one-on-one”, uno contro uno.

Da oggi quindi se avrete qualcosa da ridire o vorrete far valere un vostro diritto, preparate la fionda e sperate che la storia di Davide contro Golia sia proprio vera…



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Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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