Recensione Driver San Francisco


Tanner Vs Jericho

La trama di Driver: San Francisco, richiama con successo il glorioso passato della serie, proponendo ancora una volta la sfida tra John Tanner ed il criminale assassino Charles Jericho.
Dopo l’arresto del criminale, una “cellula” sta trasportando il noto criminale davanti al tribunale dove sarà condannato a vita, ma non tutto fila liscio ecco che spunta una figura femminile su un elicottero che crea scompiglio sparando con un RPG su alcune auto, ed ecco Jericho estrarre da una tasca una capsula di acido fornita da un secondino per liberarsi dalle manette e finire al posto di guida del blindato, prendendo cosi il controllo del mezzo.

Tanner torna al lavoro con un rocambolesco inseguimento quando sembra di averlo preso, vengono tamponati dal blindato di Jericho e finiscono per essere coinvolti in un brutale incidente dove Tanner colpito in pieno da un “TIR“, sembra uscito illeso ma poco dopo ci accorgiamo che è steso in coma su un lettino d’ospedale.

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E qui l’avventura di Tanner avrà inizio, tra una missione e l’altra del gioco si noterà su alcuni cartelloni pubblicitari alcune frasi indirizzati alla coscienza di Tanner che sarà in grado di separarsi dal suo corpo e svolgere detterminate missioni entrando cosi in corpi altrui.

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La trama da questo punto in poi, seguirà una vicenda ai confini delle realtà e fino alla fine il gioco non trasmetterà mai al giocatore se quello che stiamo vivendo in prima persona sia un sogno o se realmente la coscienza, lo spirito di Tanner si sta muovendo da un corpo all’altro per portare Jericho alla giustizia.

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