Enigmi d’altri tempi!
Il punto più interessante e riuscito in Alpha Polaris, è il modo in cui Turmoil Games ha integrato elementi legati alla storia con la risoluzione di certi puzzle, riuscendo ad aumentare il grado di immedesimazione e al contempo riproporre meccaniche poco sfruttate oggi giorno. Ci capiterà di dover leggere documenti a proposito di antichi sistemi di scrittura simil geroglifici e usare le nozioni apprese, digitando in apposite caselle di testo la soluzione, per tradurre quelli rinvenuti su una parete o su misteriosi manufatti.
L’intera avventura per il resto è il classico punta e clicca con una serie di oggetti da utilizzare e raccogliere, un inventario per raccogliere quelli utili e un secondo inventario per raccogliere quelli inutili, esplorare le zone di gioco, parlare con diversi NPG e spesso dosare un pò di attenzione ai dialoghi.
Il gioco è stato realizzato attraverso un middleware di terze parti, il Wintermute Engine, che unisce elementi 3D e 2D: l’impatto è complessivamente molto buono e gli ambienti risultano suggestivi e affascinanti, però il titolo non è esente da qualche difetto grafico che si presenta nelle sequenze in CG(Computer Grafica) che sono davvero pessime, con animazioni approssimative e una risoluzione massima di 1280×800 che non è certo al passo con le configurazioni adottate dai giocatori più esigenti.