Recensione Call of Duty: Modern Warfare 3


E’ sempre CoD

Da sempre il comparto tecnico della serie si è basato sul medesimo motore grafico, limato e rifinito a seconda dei gusti e delle esigenze dei programmatori, ma mai veramente rinnovato. Non è esente da questo destino Modern Warfare 3 che, pur avendo ricevuto un piccolo ritocco da Raven Software, appare ormai datato con texture per lo più in bassa risoluzione, effetti particellari appena sufficienti, mentre quelli di contorno come il vento e la tempesta di polvere o quella di sabbia appaiono molto gradevoli. L’illuminazione è anch’essa più che sufficiente e si sposa bene con la scelta azzeccata della palette colori, favorendo sempre il miglior colpo d’occhio.

La fisica rimane buona solo nella gestione dei rimbalzi delle granate, da notare se la si lanciano sulle scale poi scendono rotolando, oppure in concomitanza con il vento hanno una gittata diversa, mentre è nulla per tutto il resto, rimarcando ad esempio come la balistica sia proprio assente, persino nelle fasi da cecchino. Distruttibilità, come detto precedentemente, è non pervenuta e a parte qualche oggetto prestabilito e i vetri, non si può distruggere alcunché dell’ambiente. Ottime le fiamme, sia delle armi quando esplodono i colpi, che delle esplosioni e degli incendi.

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I personaggi sono invece molto curati, soprattutto nella mimetica e nelle armi che vengono imbracciate, risultando sempre realistiche e accattivanti. Le animazioni rese fluide grazie ai 60fps, si alternano tra belle e spettacolari con altre scadenti e innaturali. Di contro è presente un comparto sonoro sotto tono. Agli effetti sonori delle armi che restano vicini al passato, lungi dall’essere qualitativamente all’avanguardia, si accosta un doppiaggio riciclato, più volte si ha la sensazione che lo stesso doppiatore abbia cammuffato la propria voce per impersonare diversi ruoli, danneggiando anche i dialoghi comunque validi. Le musiche sono nella norma, buone e ritmate per mantenere alta l’attenzione degli eventi.

La musica peggiora nelle partite multigiocatore, dove, soprattutto su console, il dettaglio generale scende e crolla nella bassa risoluzione!

In definitiva, dopo un inizio di anno con titoli FPS che hanno praticamente segnato passi in avanti sul piano tecnico, Modern Warfare 3 è un salto nel passato, lasciando inevitabile perplessità, quasi un triste rammarico per l’ottima regia delle scene. E’ un chiaro segno che il motore del prossimo Call of Duty dev’essere rivisto assolutamente.

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Se su console si può parlare di un comparto grafico accettabile grazie ad un buon uso di filtro anti-aliasing che dona pulizia all’immagine, la stessa cosa non può dirsi su Personal Computer, dove il titolo è segnato da un evidente bassa qualità generale pur impostando al massimo tutte le opzioni video con un leggero miglioramento rispetto alle console. Il paragone con altri titoli purtroppo annienta il prodotto Activision.

Una nota a margine, va detto che il titolo su Personal Computer non contempla l’utilizzo del pad come in altri titoli, ma solo l’utilizzo della combinazione tastiera e mouse. Pur essendo d’accordo sul fatto che siano il miglior controllo per un FPS, resta inappropriata la scelta dei programmatori di non permettere l’uso dei pad per i meno abituati ai controllo canonici da pc.

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