Al limite della perfezione!
Per quanto possa sembrare strano NBA 2K12 è stato migliorato e i maggiori cambiamenti si notano in particolar modo andando a calcare i parquet, infatti i cambiamenti maggiori riguardano sostanziali modifiche al gameplay che già lo scorso anno sembrava vicinissimo alla perfezione ma quest’anno riesce dare il meglio di se sfiorando cosi la perfezione.
Cominciando nel partire con la difesa, si notano i primi interessantissimi cambiamenti: tanto per citarne uno, il team ha finalmente inserito ad ogni animazione e ad ogni tipo di tiro una finestra di vulnerabilità, in modo tale da avere la possibilità naturalmente con il giusto tempismo, di poter contrastare anche quelli che fino allo scorso anno erano movimenti infermabili (ad esempio la “virata con appoggio”, un movimento altamente incontrastabile). Un nuovo cambiamento riguardano le conclusioni, infatti possiamo notare anche un consistente miglioramento nella fisica delle collisioni tra i giocatori, che risultano ora ancor più naturali e mostrano giocatori costretti a forzare delle conclusioni fuori equilibrio dopo aver subito un contatto aereo o un disturbo costante da un giocatore.
Un cambiamento che cadrà subito all’occhio sarà la fluidità di gioco nettamente migliorata, il tutto andrà a ricreare a schermo dei match davvero realistici.
Una novità davvero importante sarà la possibilità di passare in prima persona nei “tiri liberi” dopo aver subito un penality, in modo da poter prendere una precisione maggiore per concludere con il punto.
Sostanzialmente NBA 2K12 è un completo miglioramento dell’edizione precedente e non un semplice add-on, il quadro di una simulazione perfetta e fuori dal comune si chiude con il comportamento ai limiti del maniacale del comparto (CPU), dove sarà molto attiva nel prodursi in schemi e nel variare come non mai il gioco senza risultare scontata e precalcolato. Se dovessi trovare un elemento “negativo” nella produzione, sarebbe la curva di apprendimento, la quale se nell’edizione precedente risultava ostica in questa nuova edizione vede salire ulteriormente la difficoltà. Mettersi subito in gioco senza conoscere alcuni schemi e senza sfruttare i blocchi, fa risultare NBA 2K12 impossibile da giocare, pur settando la difficoltà verso il basso, il che porta a trovare molte difficoltà a vincere i match a mani basse grazie ad una CPU davvero ben elaborata.