Tecnicamente
Analizzando NBA 2K12 sotto un punto di vista tecnico, il titolo riesce a raggiungere l’apice nella lunga carriera di questo oramai storico brand. Oltre quattrocento volti sono stati ricostruiti da zero ed ora grazie ad una modellazione poligonale senza ombra di dubbio esemplare, la maggior parte degli atleti presenta caratteristiche quasi perfettamente in linea con le controparti reali.
Purtroppo i ragazzi non sono riusciti a ricreare tutti gli atleti e ci sono ancora quelli che non somigliano per nulla alle controparti reali, risultando cosi abbastanza anonimi e per niente credibili. Per fortuna, scesi sul parquet, grazie ad un comparto animazioni stratosferico e senza precedenti queste problematiche spariscono, in quanto il giocatore si ritroverà davanti allo schermo stupefatto per tanta meraviglia. Sotto questo punto di vista NBA 2K12 ha fatto passi da gigante grazie ad animazioni realistiche e dettagliate.
Conclude il comparto tecnico una texturizzazione di classe ed un “contorno” fatto dalla partecipazione di un pubblico che in base all’arena e alla partita varierà il proprio atteggiamento. A livello sonoro, il titolo è anche qui pressoché perfetto, dal commento agli speaker differenti per ogni arena, sino ad arrivare all’assordante pubblico ed agli stacchetti musicali durante l’intervallo, il comparto sonoro è davvero esemplare.
La prova con il Move, il controller di movimento di Sony, aumenta troppo la difficoltà risultando poco pratico e immediato di quanto può esserlo invece il vecchio pad. I comandi a video sono semplificati ma muovere l’indicatore specie nei momenti più concitati non è proprio il massimo, incidendo persino sulla fatica personale.