Recensione Halo: Combat Evolved Anniversary


Ristrutturazione tecnica

Tecnicamente il titolo mostra più bassi che alti nella Campagna. La tanto decantata Alta Definizione del motore grafico Halo Engine si mostra solo nel restyling artistico e l’introduzione di una corposa gestione dell’illuminazione. Le texture invece si alterano tra quelle ben dettagliate ad altre davvero scadenti, come ad esempio quelle a bordo della Pillar of Autumn. Nel complesso comunque il piacere visivo non manca, soprattutto quando si prova a fare il raffronto istantaneo passando all’originale con il punsante Back del pad, mentre si fa sentire maggiormente nella parte online dove il titolo è a tutti gli effetti quello già apprezzato con il prequel Reach.

Il dettaglio generale mette in risalto una risoluzione che non raggiunge i 720p pieni, mentre il framerate solido e i vari effetti presenti, come l’acqua e i riflessi della luce su di essa, lasciano incantati per quanto concerne le ambientazioni. I personaggi sono stati modellati in modo davvero ottimo, mostrando sempre una definizione molto alta e resi accattivanti anche grazie alle animazioni che compongono i loro movimenti. Le esplosioni sono rese meglio soprattutto nei momenti di forte illuminazione artificiale, mettendo meglio in mostra la buona gestione delle fonti luce, che si manifestano in riflessi dappertutto.

Il lavoro di 343 Industries è comunque buono, visto che permette la visione in 3D stereoscopico, più che sufficiente a provare come alternativa canonica a quella senza occhiali.

La parte audio è di ottima fattura, garantita da una colonna sonora rimasterizzata che ancora oggi riesce a mettere i brividi, e un insieme di effetti sonori di contorno più enfatizzati, uno su tutti lo sparo della Magnum.

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