Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova esclusiva Naughty Dog!
Dopo i primi indizi e le speculazioni su chi ci fosse dietro al titolo The Last of Us, nessuno poteva mai pensare che Naughty Dog fosse già al lavoro da due anni sul progetto.
Eppure il talentuoso team di sviluppatori che ha conquistato il mercato, almeno sul piano tecnico, con il suo ultimo Unchated 3, ha riservato già da due anni uno spazio particolare per realizzare un nuovo genere di esperienza di gioco. Eh già perchè le avventure di Nathan Drake non sono tutto. Naughty Dog non vuole essere ricordata solo per aver riportato in auge il carisma di Indiana Jones e le avventure a caccia di tesori.
Evan Wells e Christophe Balestra, co-Presidenti di Naughty Dog, hanno deciso subito dopo il secondo capitolo di Unchated, di creare una squadra di circa 80 persone, comprensiva di nuovi arrivi tra cui Mark Richard Davies ex Level Designer di Enslaved ora in qualità di semplice, per modo di dire, Designer in Naughty Dog, al fine portare nel 2012 una avventura alternativa, basata molto più sulle emozioni che sulle azioni, dove non è detto che il lieto fine sia scontato. Ma per evitare di togliere l’attenzione dalla terza avventura di Nathan Drake, Evan Wells è stato categorico: nessun del gruppo avrebbe dovuto divulgare neanche una parola sul progetto, nemmeno un accenno su twitter.
Per creare la trama di The Last of Us, il team ha preso ispirazione da varie fonti, tra le quali i film “Non è un paese per Vecchi” e “La Strada” , i fumetti “World War II” e “The Walking Dead”, il romanzo “La città dei ladri”, mentre un evidente elemento rilevante è stato carpito dal documentario della BBC incentrato su una specie di fungo Cordyceps (guarda il video), che infetta gli insetti e li costringe a comportarsi in modo strano, mangiando a dismisura, fino alla loro morte e conseguente nascita del fungo dalle loro interiora.
Bruce Straley, Direttore del Gioco, si è posto questa domanda: “cosa succerebbe se ad essere infettati fossero gli esseri umani ?”
Il trailer, che ha debuttato al Video Game Awards 2011, mostra un chiaro esempio di quella che sarà l’ambientazione del gioco, e il modo con cui i protagonisti dovranno interagire per poter salvare la pelle.
Proprio Straley fa notare come le meccaniche del gioco siano suddivise tra i combattimenti corpo a corpo, l’uso di armi da fuoco, la ricerca di oggetti utili per la salvezza, per la sopravvivenza.
Aggirarsi tra le abitazioni fatiscenti di metropoli irriconoscibili dopo lunghi anni dal primo contatto con il virus omicida, non è cosa facile. Il fatto di dover trovare gli elementi utili per andare avanti come cibo, armi e medicine, spinge in qualche modo i protagonisti ad essere un pò esploratori dell’ambiente circostante, costretti ad affrontare la paura che chiunque si può nascondere dietro ogni angolo, sposando appieno lo stile “survival”.
L’incontro con altre persone non è sempre dei migliori visto che nel futuro apocalittico costruito dal Direttore Creativo Neil Druckmann ogni individuo è pronto a derubare l’altro pur di ottenere qualcosa in più, un pò per disperazione, un pò per egoismo. Ma incontrare gli umani infetti è una esperienza che mette i brividi. Venire morsi vorrebbe significare restare infetti.
Loro non sono più umani. Non hanno nulla di umano. Sono dei cannibali. Si aggirano furtivamente in cerca di cibo e il loro piatto preferito sono le persone normali. “Il virus che li ha contaminati non li ha resi zombie” ci tiene a sottolineare Straley, “sono l’incubo per chi vuole continuare a vivere”.
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I protagonisti sono Joel, un rude sopravvissuto, un tipo burbero che non arriva a pensarci due volte per oltrepassare il limite morale al fine di ottenere quello che vuole o deve fare, e Ellie, una ragazzina adolescente di quattordici anni, anche se appare già matura per la sua giovane età, avendo già visto e sostenuto varie difficoltà. E’ passato molto tempo da quando tutto ebbe inizio, tanto che Ellie non conosce come era la città prima del cambiamento radicale dovuto alla infezione. Ciò fa capire che il mondo è cambiato radicalmente ed il processo è durato parecchi anni.
I personaggi principali sono interpretati rispettivamente dall’attore Troy Baker e l’attrice Ashley Johnson, i quali hanno prestato sia le loro movenze per il Motion Capture che la loro voce, in modo da rendere l’interpretazione digitale molto realistica.
I due personaggi principali di The Last of Us devono quindi sopravvivere in una ambientazione resa difficile sia dalle asperità del territorio che da alcuni esseri umani che hanno subito una alterazione genetica dopo la contaminazione di un fungo. Gli animali, in particolare gli insetti come le formiche, sono anche loro divisi tra quelli normali e quelli contaminati, pronti quindi ad essere una minaccia per chi se li troverà di fronte. Il loro obiettivo sarà quello di raggiungere una zona franca viaggiando attraverso gli Stati Uniti. Ma per farlo dovranno collaborare, unico modo per sopravvivere. La loro relazione giocherà un ruolo fondamentale.
“Siamo entusiasti di svelare finalmente The Last of Us, un progetto sul quale il team ha lavorato duramente per qualche tempo”, ha detto Evan Wells, co-presidente di Naughty Dog.
“La missione di Naughty Dog è quello di cambiare il modo in cui le persone sperimentano videogiochi. Siamo fiduciosi che The Last of Us farà fare un balzo in avanti all’industria videoludica e la narrazione cinematografica, offrendo ai giocatori un’esperienza diversa da quella tipica del settore”.
Il motore grafico del titolo è una versione ottimizzata ad hoc del Naughty Dog Engine, per cui è lecito aspettarvi qualcosa di diverso, quindi non ancorato allo stesso sistema conosciuto in Uncharted. Lo stile cinematografico delle sequenze sarà sempre un valore aggiunto alla produzione, come testimoniato dal trailer mostrato al VGA 2011 interamente eseguito in tempo reale da una console Playstation 3.
“Il tutto è trasportato dalla storia,” ha detto Straley, “ma i fattori predominanti sono trama, gameplay e arte. Daremo al giocatore la possibilità di scegliere gli strumenti da usare, le scelte che vuole adottare e che avranno conseguenze nel sistema di gioco”. Non è prevista una componente online, forse una modalità in co-operativa, ma non c’è stata una conferma o smentita secca su quest’ultimo aspetto.
Quanto detto finora fa capire come Naughty Dog stia creando un diverso franchise, una vera alternativa alle avventure di Nathan Drake, ponendo le basi per una esperienza di gioco più suggestiva, matura, incentrata sulle paure e i valori della vita. Per certi versi sembra prendere spunto da diversi altri titoli come Heavy Rain, Bioshock, Enslaved. “Stiamo sviluppando qualcosa che è insito nello studio Naughty Dog, ma lo stiamo ampliando. Non posso aggiungere altro”, ha poi dichiarato Straley, a cui fa seguito Druckmann dichiarando che “vogliamo cambiare l’industria dei videogiochi, portare qualcosa che non sia solo pura narrazione, che ci sembra insufficiente adesso. Quando leggiamo nelle recensioni che i prodotti hanno una storia incredibile, ci sentiamo sconfortati perchè il nostro lavoro duro è stato basato anche su altri aspetti che spingano il gioco ad essere divertente ed eccitante”.
Per creare una atmosfera degna dei suoi presupposti, Naughty Dog è lieta di annunciare che la colonna sonora è stata affidata a Gustavo Santaoalla, vincitore del premio Oscar per i film di Babel e Brokeback Mountain, in modo che essa possa dare maggiore emozioni, senza cadere nello stile horror.
Un viaggio che tocca le città degli Stati Uniti attraverso la condizione umana, le sue debolezze, narrando il particolare rapporto tra Joel e Ellie in cerca di una zona franca, un posto dove ricominciare a vivere, invece che combattere, saccheggiare cadaveri, procacciare speranza ogni giorno e notte.
Il titolo è atteso in uscita per fine anno 2012 in esclusiva su console Playstation 3.
Naughty Dog ha già impegnato i domini web lastofus2.com e lastofus3.com. Sarà una trilogia? Restate sintonizzati su 4News.it per saperne di più.