Anteprima Far Cry 4 – Provato

La follia che rallegra uomini e dèi.

Versione testata PlayStation 4.

ROMA – Nella stagione più calda dell’anno per le uscite videoludiche, il Romics autunnale ci ha dato un primo assaggio di ciò che ci aspetta nelle prossime settimane, tra GamesWeek e Lucca Comics. La kermesse capitolina, che si è tenuta dal 2 al 5 ottobre, oltre ad un’incredibile quantità di gadget, manga, cosplay e sushi avariato, ha portato, in anteprima italiana, una versione giocabile di Far Cry 4, che nell’area GameVillage ha monopolizzato gran parte dei videogiocatori giunti in fiera.

Capitolo sicuramente tra i più attesi dopo l’incredibile successo di Far Cry 3, la nuova avventura ci porterà tra le vette dell’Himalaya, nel selvaggio Kyrat. Ma cosa possiamo aspettarci dopo aver compiuto il nostro primo assalto ad un avamposto nemico?

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Naturale psicopatia

Un piccolo passo indietro per contestualizzare la demo giocata a Roma. Far Cry 4 continua, sulla falsa riga del terzo capitolo, a portare sulla scena gli abissi dell’animo umano e la follia che vi dimora. Esempio paradigmatico di questo approccio è il nuovo antagonista che affronteremo nel Kyrat: Pagan Min. Nato a Hong Kong da un boss della droga del triangolo d’oro, Min condivide con Vaas l’atteggiamento sadico ma non il gusto nel vestire. Eccentrico quanto ambizioso, “l’uomo meglio vestito del Kyrat” ereditò ben presto l’attività di famiglia, lasciandosi alle spalle la sua vecchia identità e assumendo il soprannome di “Pagan”, in omaggio a un antico re birmano che uccise la sua famiglia per prendere il potere. In breve tempo riuscì ad accrescere le sue risorse e la sua influenza, formò una sua armata personale e, preso di mira dai suoi “soci d’affari”, spostò le sue mire sul Kyrat, un piccolo stato devastato dalla guerra civile di cui divenne il monarca assoluto.

Il giocatore questa volta vestirà i panni di Ajay Ghale, un giovane che ritorna nella sua terra natale, nel cuore dell’Himalaya, per esaudire l’ultimo desiderio della madre e spargere le sue ceneri in patria. Ma il nostro protagonista non sa che la famiglia Ghale era tra i fondatori del Sentiero d’oro,  la resistenza che sta lottando da anni proprio contro Min. Senza una guida forte, i ribelli non riescono però a guadagnare terreno e sarà così compito di Ajay portarli alla riconquista della regione.

Con terreni che vanno dalle foreste rigogliose alle cime innevate dell’Himalaya, Ubisoft ha fatto tesoro delle esperienze accumulate con gli ultimi Assasin’s Creed per realizzare un mondo più vivo e pericoloso che in passato. Leopardi, rinoceronti ed elefanti sono solo alcuni degli animali che popolano il Kyrat, prede, ma anche predatori, durante le fasi di esplorazione in cerca di risorse. Ma tali animale potranno essere anche dei validi alleati, come vedremo tra poco. Gli sviluppatori hanno poi promesso delle missioni montane al limite della sopravvivenza, con valanghe, motoslitte e il rischio di asfissia dovuto alla rarefatta area dell’alta quota. Lo Shangri-La, o Shambala, farà inoltre la sua ricomparsa in un videogioco dopo che abbiamo avuto modo di esplorarlo in Uncharted 2. In Far Cry 4 esso si trasformerà però in un luogo mistico ed esoterico, situato in una sorta di universo parallelo, dove trascendere i limiti della mente e visitare il luogo di residenza di miti e leggende. Vi affronteremo anche nemici mitologici, da sconfiggere con il supporto di una nobile tigre bianca, protettrice dello Shangri-La e alleata del giocatore.

Assalto alla fortezza

Ricordate gli avamposti da conquistare nelle Rook Islands malesi? Bene, sono ben presenti, e fortificati, anche nel Kyrat. Nella demo provata al Romics abbiamo infatti avuto modo di assaltarne uno, con la possibilità di scegliere tra tre diversi approcci: stealth, dall’alto con il girocottero oppure entrando, con tanto rumore, attraverso il portone principale.

Scegliendo in primo luogo un basso profilo abbiamo avuto modo di utilizzare una letale balestra automatica: acquisiti i nemici, un singolo colpo ben piazzato è stato sufficiente a liberarci la via per scalare le mura ed accedere al fortino. Qui abbiamo provato a farci strada con una serie di uccisioni silenziose, ma siamo stati avvistati e l’arrivo dei rinforzi ci ha ben presto sopraffatti. Dopo la schermata di caricamento, non abbiamo avuto sorte migliore nemmeno con il girocottero. Arrivare dall’alto non ci ha infatti salvato nemmeno questa volta e, dopo aver eliminato alcuni soldati nemici con colpi ben piazzati, ci siamo gettati nella mischia senza grossi risultati: siamo riusciti un paio di volte a salvarci da morte certa tenendo premuto il tasto triangolo fino ad attivare l’animazione di cura (siringa iniettata nell’avambraccio), ma alla fine la superiorità nemica e l’arrivo di un elicottero a supporto ci ha costretti a soccombere.

Come fare, dunque, pulizia di una tale moltitudine di nemici? Non ci resta che provare a farci strada con le maniere forti, richiedendo il supporto di un ingombrante alleato: l’elefante. Ad essere onesti, il primo tentativo di calvalcarne uno è stato disastroso: senza indicazioni di come procedere, abbiamo inavvertitamente colpito il pachiderma con un colpo del nostro fucile a pompa, venendo subito attaccati dal “pacifico” animale. Contro la sua più che giustificata ira ce la siamo vista brutta, ma siamo comunque riusciti ad abbattere la povere bestia e a scuoiarla per non mandare sprecato tale sacrificio. Con maggiore cautela ci siamo allora avvicinati ad un secondo esemplare e, tenendo premuto il tasto quadrato, siamo riusciti finalmente a salire in groppa al maestoso mammifero. Il feeling è stato subito esaltante e non abbiamo esistato a gettarci contro l’ingresso dell’avamposto. In un attimo la porta è caduta come una ramoscello secco e i nemici a terra non hanno potuto nulla contro la nostra maestosa cavalcatura, mentre quelli sui tetti vicini venivano colpiti dai letali colpi del fucile. Tutto bene, così, anche dopo l’arrivo delle jeep di supporto, sulle quali le zampone del caro “dumbo” avevano lo stesso effetto del calcio di un bambino ad un supertele, facendole rovesciare senza sforzo. Ormai certi della vittoria, non ci siamo però ricordati del sopraggiungere dell’elicottero che, dall’alto, ci ha ricordato la sua presenza abbattendo il nostro povero amico tutto orecchie (a proposito di orecchie, le cuffie della nostra postazione erano guaste). Dopo essere corsi in cerca di un riparo, abbiamo perlustrato la zona, senza risultati, per provare a trovare un rpg o qualche arma pesante. Ci siamo dovuti arrangiare con il mitragliatore presente nel nostro inventario e, come prevedibile, abbiamo visto l’elicottero vincere facilmente il duello.

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Commento finale

Nonostante la nostra pessima figura durante questa prova, Far Cry 4 ha confermato quanto di buono era già visibile nei numerosi trailer apparsi nei mesi scorsi. Con un comparto grafico che sembra all’altezza degli ultimi giochi usciti per le console di nuova generazione e scenari che Nathan Drake ha già dimostrato poter essere da vertigine (nel vero senso della parola), questa nuova avventura nell’Himalaya potrà dare tantissime soddisfazioni agli amanti degli Fps open-world. Rimangono alcuni dubbi sulla pratica, tanto cara ad Ubisoft, di riciclare meccaniche, animazioni e assets per giochi di generi completamente diversi (quando abbiamo visto, con la coda dell’occhio, un nostro vicino conquistare l’avamposto, ci siamo aspettati di scorgere, da un momento all’altro, Edward Kenway issare la sua bandiera pirata). Tuttavia, l’interazione con animali e natura nasconde incredibili potenzialità di gameplay e, attraverso uno skills tree adeguato e un comparto multiplayer all’altezza (vi ricordiamo le 10 Chiavi per il Kyrat esclusive per utenti PlayStation 3 e PlayStation 4), questo nuovo capitolo della serie potrà stabilire veramente nuovi standard per il genere.

Aspettative Perplessità
– Level design da capogiro
– Originali interazioni con il mondo di gioco
– Un multiplayer divertente e funzionale
– Riciclo di assets e animazioni
– Tempi di caricamento lunghissimi nella demo
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