Balatro: quando il gioco d’azzardo diventa cult

A poche settimane dalla release dell’edizione fisica di Balatro, parliamo del successo dell’indie sviluppato da LocalThunk.

Rilasciato su PC (via Steam), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series e Nintendo Switch lo scorso 20 Febbraio, il titolo ha suscitato scalpore tra critica e pubblico.

Il titolo, sviluppato in circa due anni e mezzo dallo sforzo di un singolo sviluppatore, ha conquistato in pochissimo tempo l’utenza e la critica, che lo ha incoronato come uno dei migliori indie degli ultimi tempi con una altisonante media di 91 su Opencritic.

Balatro è un incredibile concentrato di ingegno ed astuzia, che poggia le sue basi sul mix tra il classico poker e galvanizzanti meccaniche roguelike e deckbuilding in un ibrido che richiama il gioco cantonese Presidente. L’obiettivo è combinare consone mani di poker con jolly con proprietà uniche per creare sinergie portentose. Battere il buio diventa questione di strategia, sfruttando moltiplicatori e modificatori per scatenare combo frenetiche. Il tutto con una stilosa grafica in pixel art ed una ipnotica colonna sonora synthwave.

L’utenza ha accolto a braccia aperte il titolo, il quale è arrivato a piazzare oltre 500.000 copie nei primi 10 giorni dal lancio. Tuttavia, Balatro è stato al centro anche di polemiche legate al gioco d’azzardo.

Il gioco d’azzardo in Italia: il ruolo di AAMS ed ADM

Anzitutto, dobbiamo spendere qualche parola sulla regolamentazione italiana del gioco d’azzardo.

A tale riguardo, la competenza in materia è demandata all’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS), organo del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano addetto alla gestione del gioco pubblico, e al controllo della produzione, commercializzazione e imposizione fiscale dei tabacchi lavorati, successivamente incorporato nella Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).

Il suo compito, anche dopo il decreto legge 27 giugno 2012 n. 87 convertito in legge 7 agosto 20212 n. 135 che ha sancito la fusione con l’Agenzia delle dogane, è quello di esercitare il presidio dello Stato nel settore dei giochi garantendo gli interessi dell’Erario attraverso la riscossione dei tributi e l’eventuale gestione del contenzioso, tutelando il cittadino con il contrasto agli illeciti e gestendo il mercato delle concessioni e degli atti regolamentari.

In questo senso, gli ambiti di controllo spaziano dagli apparecchi da intrattenimento al bingo, passando per l’ippica e le lotterie, arrivando altresì ai giochi a distanza. Proprio quest’ultima fattispecie prevede la possibilità di affidare in concessione l’esercizio del gioco a privati a fronte dell’osservanza di regole e requisiti posti a tutela del pubblico. All’interno del circuito con licenza AAMS è possibile trovare sicurezza ed affidabilità, con anche rilevanti offerte ed i migliori bonus casinò online.

Balatro vs PEGI

I guai riscontrati da Balatro al lancio si sono tuttavia intersecati con una contestazione legata alla classificazione PEGI.

Il Pan-European Game Information è il sistema di classificazione dei contenuti dei videogiochi utilizzato nel Regno Unito, in Europa e nel Medio Oriente. Ogni classificazione corrisponde ad avvisi sui contenuti specifici, fondamentali per aiutarti l’utenza a prendere decisioni informate.

Le etichette PEGI sono suddivise in base all’età, dalla introduttiva 3, ritenuta adatta a tutti i gruppi di utenza, fino alla 18, destinata ai soli adulti per inserimento di violenza grave e contenuti espliciti. Parallelamente sussistono anche gli indicatori di contenuti, che esplicitano il tipo di argomenti sensibili affrontati all’interno dei videogiochi.

Il meccanismo PEGI non implica tuttavia un divieto di vendita al pubblico laddove non sia rispettato, ad esempio, l’indicazione dell’età. Piuttosto è un sistema atto ad una maggiore trasparenza per migliorare il processo decisionale nel pubblico.

Nel caso di Balatro, inizialmente venne classificato con un PEGI 3. Tuttavia il gioco è stato rimosso dalla distribuzione digitale a causa della presenza di elementi legati al gioco d’azzardo. Un caso di raro corto circuito nei meccanismi di regolamentazione tra PEGI e store digitali, che evidentemente avevano sottovalutato alcuni aspetti della produzione. Il problema venne risolto con una nuova classificazione, stavolta PEGI 18 per presenza di elementi legati al gioco d’azzardo.

Ci si è domandati sulla correttezza di questa vicenda ai danni della piccola produzione indie. Senza entrare nel merito della prima classificazione (il vero e proprio casus belli), appare opportuno che si sia provveduto ad una nuova valutazione da parte dell’organismo di controllo per garantire la massima tutela nei confronti del pubblico. Un esempio indubbiamente particolare che dovrebbe far riflettere, ancor di più, sull’importanza della corretta regolamentazione dei contenuti sopratutto in tema di salvaguardia dei minori soprattutto laddove talune meccaniche possano entrare nell’ambito di competenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Adesso, Balatro è disponibile digitalmente per ogni piattaforma e tutta l’utenza può godere di questa piccola perla dell’indie gaming. Per tutti i collezionisti, è altresì prevista la release di un’edizione fisica per Nintendo Switch e PlayStation 5 in arrivo il prossimo 17 Settembre.

Danilo Di Gennaro
Danilo Di Gennaro
Viaggiatore nel tempo, utilizzatore della Forza, ex SOLDIER di 1° classe. Accanto ad una passione incrollabile verso il media videoludico da oltre 30 anni, nel tempo mi appassiono quadrimensionalmente a tutto ciò che proviene dal Giappone, nonché a cinema, serie tv, supereroi e molto altro. Allons-y.

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