Il primo gioco ufficiale di rally Dakar in quindici anni
Dakar 18 è un videogioco di corse sviluppato da Bigmoon Entertainment e pubblicato da Deep Silver per PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows basato sul più famoso raduno annuale organizzato dalla Amaury Sport Organization.
La Dakar Rally è una gara di rally raid endurance considerata uno degli eventi più ardui e impegnativi del calendario motoristico. L’edizione di quest’anno ha una lunghezza di 9000 km, ed è anche la decima Dakar Rally a svolgersi in Sud America dopo il trasferimento della serie dall’Europa e dall’Africa nel 2009.
Dakar 18, essendo il primo gioco di rally Dakar in 15 anni, doveva semplicemente essere decente per meritare l’acquisto. Eppure, qualcosa è andato terribilmente storto. Dakar 18 è un gioco che raggiunge stentatamente la sufficienza e vi spieghiamo il perché nella nostra recensione.
Sulla carta ha tanto da offrire
Come gioco ufficiale dell’evento Amaury Sport Organization, Dakar 18 ha molto da offrire, almeno sulla carta. Ha un vasto mondo aperto da esplorare (circa 15.000 m2), cinque categorie di veicoli, simulazione del tempo e del meteo, e permette anche di salire e scendere dal veicolo per esplorare a piedi o assistere gli altri concorrenti rimorchiandoli. Tutte caratteristiche importanti, peccato che abbiamo soltanto una modalità carriera e una modalità di caccia al tesoro free-roaming, oltre alle solite opzioni multiplayer. Inspiegabilmente non esiste una modalità esibizione, e una volta scelto il veicolo con cui affrontare la modalità carriera, siamo letteralmente bloccati a meno che non iniziamo una nuova carriera.
Ci vogliono solo pochi minuti per scoprire il più grande problema di Dakar 18. La gestione affidabile e piacevole del veicolo è senza dubbio l’aspetto cruciale di qualsiasi gioco di corse, ma in Dakar 18 è atroce se si sceglie di guidare una macchina o un quad. Entrambi i tipi di veicoli si sentono come se avessero una vita propria, spesso rifiutandosi di lasciarci guidare in linea retta e facendoci combattere con lo sterzo in più di una occasione. Di conseguenza, chiunque sia interessato all’acquisto di Dakar 18 per guidare auto o quad è meglio che desista. Per fortuna, gli altri tre tipi di veicoli presenti: biciclette, camion e UTV si comportano molto meglio. Le biciclette rappresentano la categoria più debole delle tre citate. Si gestiscono piuttosto bene ma abbiamo avuto l’impressione come se non riuscissero ad adattarsi perfettamente agli impervi ambienti di gioco. Camion e UTV, invece sono i mezzi più divertenti da guidare e in definitiva rappresentano gli unici veicoli attraverso cui godersi pienamente il gioco. La guida risulta comunque essere piuttosto semplificata e arcade, indipendentemente dal mezzo prescelto.
Eventi unici e interessanti
Gli eventi offerti da Dakar 18 sono interessanti e unici in quanto ci sfidano a guidare attraverso una serie di checkpoint in ambienti open world. Non è necessario affrontarli in un ordine prestabilito, anche se generalmente affrontarli in sequenza è l’opzione migliore. È possibile tagliare il traguardo (per così dire) senza trovare tutti i checkpoint in un evento; incorreremo in una penalità o in una squalifica se ne mancheremo troppi. Una delle caratteristiche che contraddistinguono positivamente Dakar 18 dagli altri titoli motoristici è il fatto di dover mettere alla prova non soltanto le capacità di guida ma anche quelle di navigazione.
Purtroppo, Dakar 18 non è adatto a coloro che non vogliono che l’esperienza sia così hardcore. In un mondo così vasto e aperto, i checkpoint da passare non sono indicati in alcun modo. Non ci sono grandi frecce nel cielo, pilastri di luce o pennacchi di fumo colorato che ci indichino la strada; saremo soltanto noi a dover valutare la giusta direzione e, a seconda del veicolo utilizzato, un copilota. I co-piloti ci urleranno le indicazioni, ma non è detto che sia effettivamente la giusta direzione. In mancanza, dovremo tenere d’occhio il Road Book per capire dove andare. Purtroppo, il gioco è tradotto ma non doppiato in italiano pertanto dovremo ascoltare le indicazioni in inglese. Viene da sé che se non si riesce a comprenderlo almeno ad un livello decente, mettersi lì a leggere i sottotitoli in un gioco di corse ci farà soltanto perdere del tempo e ci porterà a distrazioni con ogni probabilità fatali.
Autenticità non vuol dire divertimento
Dakar 18, è un titolo impegnativo, perché è facile andare nella direzione sbagliata e ritrovarsi in un batter d’occhio a dover evitare un pericolo o un ostacolo che, in caso di contatto, ci costringerà a riparare una componente del nostro mezzo. In caso di riparazioni, sarà necessario andare nell’apposito menù et voilà istantaneamente saremo pronti per ripartire. Non sarà difficile ritrovarsi impantanati nella sabbia, il che ci costringerà ad armarci di pala per liberare il veicolo. Insomma, Dakar 18 sembra quasi un titolo di sopravvivenza piuttosto che un gioco di corse. Mettere l’autenticità prima dell’accessibilità è stata una scelta coraggiosa, che potrebbe limitare considerevolmente il pubblico del gioco. L’unico modo per rendere le cose un po’ più semplici è giocare ad una difficoltà Rookie, che oltre ad aumentare la resistenza ai danni del veicolo scelto, posiziona un marker sul display di navigazione per aiutarci a individuare il prossimo checkpoint.
Graficamente non sfigura
Graficamente, rispetto ad altre produzioni motoristiche, Dakar 18 non sfigura. Le ambientazioni sono riprodotte in maniera convincente e c’è una buona alternanza di condizioni meteo e di orari che faranno risaltare ancora di più determinati scenari. Purtroppo, alcune magagne tecniche ci sono, in prossimità di diversi elementi si possono notare asset in bassa risoluzione, mancanza di poligoni per quanto riguarda la vegetazione, i selciati, le strade, i sentieri e le rocce, che riducono notevolmente la resa grafica della produzione. Certo, passeremo la stragrande maggioranza del tempo alla guida, quindi non staremo li a notare i dettagli, ma ci saremmo sicuramente aspettati qualcosina in più.
I modelli dei veicoli sono fin troppo basilari e non impressionano affatto. Così come gli effetti ambientali, sabbia e fango che si poggiano sulla carrozzeria e vengono alzati quando ci passiamo sopra con le ruote, che non riescono a convincere appieno. Inoltre, inspiegabilmente le tracce dei veicoli concorrenti scompaiono dopo una manciata di secondi. Il sonoro non è di altissimo livello ma fa il suo lavoro. In aggiunta ci sono anche alcuni problemi tecnici e bug fastidiosissimi che potrebbero rendere l’esperienza di gioco a tratti frustrante.
- - Un vasto mondo open world da esplorare
- - Diverse categorie di veicoli fra cui scegliere
- - Un'esperienza di guida unica nel suo genere
- - Non adatto a tutti
- - Alcuni veicoli sono difficili da gestire
- - La navigazione non funziona al meglio soprattutto ai livelli di difficoltà più alti
- - Svariati bug