Recensione in pillole: Democracy 4

Versione testata: PC

Se avete sempre sognato di trasformare la Germania in un regime comunista, non potete certamente farvi sfuggire Democracy 4. La versione che abbiamo testato è un early access ma il titolo non presenta problemi di stabilità e scorre fluido tra caricamenti rapidi e menù senza particolari intoppi.

Le molteplici fazioni disponibili e l’elevato numero di partiti politici che si possono scegliere, sia al governo che all’opposizione, rendono Democracy 4 un titolo sicuramente interessante per gli amanti del genere.

L’obiettivo finale è quello di farsi rieleggere e, per raggiungerlo, sarà fondamentale soddisfare i propri ministri ed evitare di scontentare gli elettori. Come ogni politico che si rispetti, nel nostro viaggio verso un secondo mandato, ci siamo ritrovati ad affrontare la minaccia del PIL e i deficit di bilancio che hanno messo a dura prova le nostre scelte.

Che gioco è?

Democracy 4 è un gestionale che mette il giocatore nei panni di un capo di stato, il cui scopo è quello di farsi eleggere per un secondo mandato.

Nella versione che abbiamo testato, è possibile giocare con svariati paesi: Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Corea del Sud, Canada, Australia e Regno Unito. Ogni nazione ha delle caratteristiche basate sulle controparti reali. Ad esempio, gli Stati Uniti sono una grande potenza militare, la Corea del Sud è un importante polo di ricerca tecnologica e il Canada ha un fiorente sistema sanitario. Ma non è da escludere che il numero di paesi disponibili possa aumentare in futuro, soprattutto grazie alle mod.

Nella scelta del paese da governare, possiamo considerare anche le percentuali di religiosi appartenenti ad un dato credo, il numero di abitanti e i punti deboli, in modo da capire quale sia più affine alle nostre politiche. Ogni nazione ha inoltre una descrizione che ne sottolinea storia, punti forti e punti deboli.

Dopo aver scelto la nazione, è il momento di decidere quale partito utilizzare. Qui la scelta è veramente illimitata. Democracy 4 dispone di qualsiasi fazione politica possa venirvi in mente. Si spazia dai militaristi e le estreme destre, ai sostenitori della famiglia tradizionale, ai comunisti, fino a pacifisti e ambientalisti. Ognuno di essi ha degli obiettivi diversi e si rivolge a fasce differenti di popolazione.

Prima di iniziare ufficialmente il nostro mandato, dobbiamo scegliere ancora alcuni settaggi che vanno a determinare la difficoltà del gioco. Innanzitutto si deve decidere se si vuole agire all’interno di un sistema tripartitico (con due partiti all’opposizione) oppure ad uno composto da soli due partiti. Infine, dobbiamo gestire settaggi come il debito pubblico di partenza, i livelli di socialismo e liberismo tra la popolazione e di apatia politica.

A questo punto siamo pronti per iniziare il nostro mandato. Il gameplay ha una meccanica decisamente semplice e si compone di un’interfaccia divisa in un grafico a torta composto da sette fette. Ognuna di esse contiene le politiche di un determinato ambito: economia, tasse, sicurezza, trasporti, salute, istruzione e welfare.

Il gioco presenta un sistema a turni, ognuno dei quali costituisce un trimestre del nostro mandato. Per ogni turno, abbiamo a disposizione una determinata quantità di potere politico che possiamo spendere per realizzare i nostri obiettivi. Sarà possibile modificare le leggi in vigore oppure crearne di nuove che, tuttavia, avranno bisogno di tempo per essere realizzate e richiedono un maggior dispendio di potere.

Democracy 4 offre una varietà di scelte che ci ha permesso di giocarlo con approcci sempre diversi e testarne le reazioni in termini di consenso pubblico. Abbiamo provato a militarizzare l’Australia con un regime di estrema destra e rendere il Canada una nazione estremamente liberale con la legalizzazione di droghe leggere e leggi in favore della comunità LGBT. Insomma, il titolo vi consente di realizzare tutto ciò che vi viene in mente, l’unico limite è la vostra immaginazione.

Cosa ci è piaciuto?

La grande varietà di decisioni che si possono prendere è sicuramente uno dei punti forti di Democracy 4. Così come l’elevato numero di strategie che si possono attuare. Tutto questo rende il gioco estremamente vario e difficilmente le partite saranno uguali tra loro.

Ogni singolo intervento nelle politiche o nelle leggi ha degli effetti sulle differenti fasce della popolazione, basato sulle reali preferenze di quelle fasce. Ad esempio, aumentare la potenza militare causa proteste tra i liberali ma va a soddisfare i patrioti. Il lavoro svolto dal team di sviluppo di Democracy 4 nel bilanciare tutte queste scelte è sicuramente lodevole.

Il gioco supporta le mod e Positech Games ha creato un sito apposito che spiega come crearle ed installarle. Molti elementi di Democracy 4 sono moddabili, il che equivale a contenuti potenzialmente illimitati che andranno ad arricchire costantemente il titolo.

Cosa non ci è piaciuto?

La versione che abbiamo testato, in quanto early access, non è perfetta. La localizzazione in italiano presenta diversi testi non tradotti che, trattandosi di un gioco prevalentemente testuale, possono andare a compromettere l’esperienza per chi non conosce la lingua inglese. È probabile che questi vengano tradotti nelle prossime versioni o per il rilascio ufficiale ma è doveroso segnalarne questa mancanza.

In alcuni casi, capire cosa fare per risolvere un’emergenza sanitaria, una minaccia terroristica o altri problemi, non è così semplice. Nonostante un tutorial ben fatto, l’elevata mole di menù, grafici e dati da consultare può diventare confusionaria, soprattutto durante i primi approcci con il gioco. Niente di eccessivamente grave ma, anche in questo caso, si potrebbe fare meglio.

Conclusioni

Democracy 4 è sicuramente un titolo valido per chi ama i gestionali ed è possibile goderselo anche senza una laurea in scienze politiche. Il titolo presenta alcuni aspetti che, a nostro avviso, potrebbero essere migliorati ma l’esperienza di gioco è complessivamente piacevole e ben strutturata. La grande mole di scelte che si possono compiere rende il gioco molto variegato e divertente, spingendo i giocatori a svariate sessioni che si rivelano sempre diverse tra loro.

7.0

Consigliato


Democracy 4 è sicuramente un titolo valido per chi ama i gestionali ed è possibile goderselo anche senza una laurea in scienze politiche. Il titolo presenta alcuni aspetti che, a nostro avviso, potrebbero essere migliorati ma l’esperienza di gioco è complessivamente piacevole e ben strutturata. La grande mole di scelte che si possono compiere rende il gioco molto variegato e divertente, spingendo i giocatori a svariate sessioni di gioco che si rivelano sempre diverse tra loro.

PRO

    - Enorme mole di scelte
    - Cura per i dettagli
    - Supporto per le mod

CONTRO

    - Localizzazione in italiano non perfetta
    - Scelte non sempre chiarissime

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