Un’ammissione non da poco
Quando il primo storico capitolo della serie di picchiaduro Mortal Kombat venne pubblicato, molte furono le critiche e soprattutto le censure di alcune edizioni successive a causa dell’eccessiva violenza presente nel titolo.
Ebbene in questi giorni uno dei creatori della saga, Ed Boon, è tornato a parlare di quel primo episodio così criticato per i contenuti durante un’intervista alla rivista Xbox World 360, affermando che l’eccessiva presenza di violenza e sangue nel gioco è dovuto anche alla mancanza, al tempo, di un adeguato sistema di rating per la classificazione dei videogames:
“Non esisteva alcun tipo di sistema di classificazione quando venne rilasciato il primo, e adesso per me quelle critiche hanno senso perchè non vorrei che mio figlio di dieci anni giocasse un videogame del genere.
La nostra intenzione non era certo di creare un gioco pensando “oh, un bambino di 10 anni amerà la possibilità di poter strappare la testa alle persone”. La realtà è che il gioco era pensato per utenti intorno ai 28 o 29 anni, gli stessi ragazzi che guardavano Goodfellas (Quei Bravi Ragazzi), Scarface e tutti quei film che avevano quel certo tipo di contenuti che gli stessi utenti cercavano nei videogiochi”.
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In conclusione ricordiamo che il nuovo capitolo della saga intitolato semplicemente Mortal Kombat è attualmente in sviluppo presso Midway Games e vedrà la luce durante il 2011 per console PlayStation 3 ed Xbox 360.