InZoi, partenza col botto e crollo disastroso: persi l’85% dei giocatori

Il 28 marzo 2025, InZoi si è presentato al mondo con l’ambizione di essere l’alternativa moderna a The Sims. Un’esplosione di entusiasmo ha accompagnato il lancio: oltre un milione di copie vendute nella prima settimana e un picco di 87.000 giocatori contemporanei su Steam nel giorno d’esordio. Numeri che lasciavano immaginare un futuro brillante per questo nuovo life simulator targato Krafton.

Il crollo inatteso

Eppure, bastano appena due settimane per ribaltare tutto. I dati odierni parlano chiaro: il picco massimo di utenti è crollato a meno di 13.000 giocatori, e la media giornaliera è scesa da 63.000 a circa 10.700. In termini percentuali, parliamo di un -85% sul picco massimo e -83% sulla media: una caduta verticale che ha colto di sorpresa anche i più scettici.

Che i giochi vedano un calo fisiologico nei giorni successivi al lancio è noto, ma la velocità e l’intensità del declino di InZoi sono fuori scala. Per dare un termine di paragone, titoli come Marvel Rivals, rilasciato nello stesso periodo, hanno perso appena il 3% di utenti in sei settimane. Krafton, invece, si trova a fronteggiare uno degli esempi più lampanti di disaffezione post-hype.

Il paradosso The Sims

L’ironia? Proprio mentre InZoi tentava di oscurare il regno di The Sims 4, il titolo EA ha registrato un’impennata di giocatori su Steam, toccando il suo record storico di utenti attivi. Il lancio del concorrente, anziché minarne la popolarità, ha riacceso la fiamma dell’interesse per il capostipite del genere. Un effetto boomerang che dimostra quanto la concorrenza possa talvolta rafforzare l’originale.

Un problema di contenuti… e di bug

Se ci si chiede cos’abbia causato un crollo così repentino, la risposta probabilmente è: più fattori insieme. Da un lato, InZoi ha fatto il pieno di visibilità promettendo grandi libertà creative, grafica di alto livello e uno stile moderno. Ma una volta immersi nel gameplay, molti utenti hanno percepito una mancanza di profondità, contenuti e rifinitura.

In più, bug e scelte discutibili hanno aggravato la situazione: uno su tutti, la possibilità (non intenzionale) di investire i bambini con i veicoli, rapidamente rimossa ma già sufficiente a minare la fiducia della community. E se il primo impatto è negativo, riconquistare i giocatori diventa un’impresa.

Un confronto che fa riflettere

Nel frattempo, qualcuno sui social ha fatto notare un confronto curioso ma per nulla fuori luogo: InZoi ha registrato numeri di gran lunga superiori ad Assassin’s Creed Shadows, titolo ben più costoso, blasonato e appartenente a un franchise storico.

Un paragone che fa riflettere, soprattutto considerando la risonanza del titolo Ubisoft, di cui abbiamo parlato approfonditamente nella nostra recensione di Assassin’s Creed Shadows.

Insomma, oggi non basta più essere un AAA o quadrupla A per dominare le classifiche. Anche un gioco meno atteso, se lanciato con il giusto hype e con una proposta accattivante, può catturare l’attenzione del pubblico. Ma mantenere quella fiducia, come dimostra InZoi, è un’altra storia.

Quale futuro per InZoi?

Ora la palla è nel campo di Krafton. Gli sviluppatori dovranno dimostrare di ascoltare la community, sistemare bug, introdurre contenuti davvero coinvolgenti e riposizionare il gioco sul lungo periodo. Serve un lavoro di cesello, costanza e visione. Perché, al momento, la “nuova era dei simulatori di vita” è iniziata con il piede sbagliato.

Luca Gentile
Luca Gentile
Gamer con il joystick sempre in mano e un cuore da Jedi. Viaggio tra pixel e mondi lontani. Che il game over non ci colga mai!

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