Come ampiamente anticipato dalla stampa di mezzo mondo il KeyNote 2008 è denso di novità: Time Capsule, nuovo firmware per iPhone, noleggio di film e serie tv su iTunes aggiornamento software per Apple tv e soprattutto il sottilissimo Macbook Air
MacWorld 2008
Quando alle 18 e qualche minuto tutti si siedono e il servizio d’ordine sembra prendere pace, mentre il trambusto dei primi minuti va scemando, una strana tensione avvolge la sala quanto mai affollata di giornalisti, visitatori, sviluppatori e VIP.
E’ la tensione che avvolge da qualche anno a questa parte tutti i Keynote di Steve Jobs, da quando nell’ormai lontano 1997 riprese in mano le redini della società che insieme al suo collega ed amico Wozniack aveva fondato e dalla quale era stato allonato, forse in maniera un po’ miope, dalla dirigenza di allora.
La sala sembra chiedersi cosa tirerà fuori dal suo cilindro Jobs questa volta per sorprendere, come aveva fatto lo scorso anno, la platea . Tutti sembrano domandarsi a cosa possa riferirsi quello slogan “There is something in the air” che cosi’ prepotentemente è circolato sulla rete e sui siti degli appassionati. Qualsiasi cenno dell’anfitrione Jobs puo’ essere interpretato in una maniera del tutto particolare dai milioni di fan e appassionati della casa della mela morsicata e gli occhi sono tutti puntati su di lui.
Si parte con i soliti ringraziamenti e le cifre dell’enorme successo Apple nel mondo, in particolar modo di Leopard, il sistema operativo più venduto della storia della compagnia con ben 5 milioni di copie vendute in poco più di un mese. Un ringraziamento e un pensiero poi va ai partner Adobe e Microsoft in particolare che con il suo Office 2008 for Mac ha concluso la transizione verso la piattaforma Intel (Office fino a stasera era l’unico grande programma scritto ancora per PPC).
Terminati i convenevoli si passa a fare sul serio e Jobs, cosi’, a bruciapelo, presenta il primo prodotto della serata: “Time Capsule”, una base Airport Extreme con Hard Disk integrato da 500 GB o 1 Terabyte, ideato principalmente per supportare i portatili Mac con Time Machine di Leopard. Costo previsto rispettivametne 299 dollari e 499 dollari.
Poi, per un attimo, la platea trema, Steve accenna al successo di iPhone nel mondo, presenta i dati di vendita, assolutamente strabilianti più di 20 mila iPhone al giorno, per ciascuno dei 200 giorni trascorsi dal lancio ad oggi, per un totale di 4 milioni di cellulari venduti. Un grafico sull’enorme schermo del Moscone center dimostra come in così poco tempo il mercato dei telefonini Apple abbia eguagliato giganti quali Nokia, Motorola e Palm messi insieme con il 19.5 % del mercato Statunitense. Ma poi quando tutti si aspettavano o meglio, speravano, (soprattutto noi italiani) un iPhone 3g Jobs passa a presentare le novità, già ampiamente anticipate da diversi siti internet, del firmware 1.1.3: sms multipli, nuove funzionalità per le mappe di google Webclips e altro. Su iPod touch arrivano invece Mail,Stocks (il widget per i mercati finanziari, le mappe di google, il widget sul tempo, e le note stavolta pero’ a pagamento 20$.
La terza novità riguarda iTunes e il preannunciato Itunes Movie Rental con la possibilità, per ora solo negli Stati Uniti (a fine anno arriverà anche in Europa, probabilmente nel Regno Unito), di prendere in affitto un film dall’iTunes Store per soli 2,99 dollari, 3,99 dollari per le ultime uscite con qualità DVD e 4,99 dollari in formato HD e audio multicanale 5.1. Una volta acquistati si hanno a disposizione 30 giorni per iniziare la visione e 24 ore di tempo dal termine della visione, dopo di che il file non può più essere visionato. Tutte le major forniranno i film: Lions Gate, Fox, WB, Walt Disney, Paramount, Universal, Sony.
Infine il colpo di teatro; Jobs accenna ai portatili Sony, di quanto siano incredibilmente sottili, eppure così poco prestazionali; il battito della platea si ferma per un istante quando Jobs pronuncia la frase, There’s something in the air e snocciola dato dopo dato le incredibili prestazioni del nuovo Macbook Air, il portatile più sottile al mondo. Le previsioni erano azzeccate dunque, un ultra portatile dallo spessore incredibilmente ridotto appena 0,16″(4mm) nel lato più sottile e 0,75″ (19mm) in quello più spesso era effettivamente “nell’aria” stasera. Le altre caratteristiche parlano di un nuovo processore Intel che promette consumi ridotti e una velocità di clock a scelta tra 1,6 ghz e 1,8, 2 Gb di Ram, display retroilluminato a LED da 13,3″ wide, una sola porta usb, MicroDVI, l’uscita Audio, Wireless Integrato 802.11n, Bluetooth 2.1 Edr e iSight. La tastiera è integrata nello chassis, mentre l’hd è disponibile sia alla vecchia maniera da 80gb(quelli da 1.8″ presenti negli attuali iPod classic) oppure nella versione flash SSD da 64gb. Grazie a questa soluzione e ai led per lo schermo è possibile ottenere un consumo bassissimo che porta l’autonomia del nuovo ultraportatile a ben 5 ore. Non è previsto un drive ottico integrato, ma al prezzo di 99 dollari si può acquistare un Superdrive esterno USB; il prezzo di lancio del nuovo gioiello Apple è di 1799 dollari, disponibile in preordine da oggi e in consegna tra due Settimane.
Eppure qualcosa ancora non quadra, dopo tutte queste belle parole Steve non ha ancora mostrato al pubblico il suo nuovo gioiellino, non ancora appunto: avvicinatosi alla scrivania il nostro Jobs solleva una busta la apre e … magia! all’interno c’è il nuovo Macbook Air… una piece teatrale da vero maestro a sottolineare l’incredibile sottigliezza del nuovo Air
Dopo quest’ultimo strabiliante annuncio non c’è posto per nient’altro che non sia la buona musica del premio oscar Randy Newman…
Il Keynote si conclude con i classici saluti e il pubblico che se ne va, anche questa volta, pienamente soddisfatto dal pieno di novità, ma soprattutto dalla magia che soltanto un maestro della comunicazione come Steve Jobs sa infondere ai suoi prodotti.