La somiglianza visiva con Horizon è palese. Ma Light of Motiram, il nuovo progetto di Polaris Quest sotto etichetta Tencent, non vuole limitarsi a essere un semplice omaggio alla saga di Guerrilla Games. Con il nuovo trailer di gameplay appena pubblicato, il gioco prova a mettere in chiaro le sue carte distintive. E, a sorpresa, qualcosa di interessante sembra esserci.
Dietro un’estetica che richiama da vicino Forbidden West, si nasconde un’anima diversa. Light of Motiram è, prima di tutto, un survival cooperativo in mondo aperto. L’azione c’è, ma non è il focus assoluto. Il cuore dell’esperienza si trova altrove.
Base da costruire, mondo da difendere
Polaris Quest ha costruito l’intero impianto ludico su dinamiche da gioco di sopravvivenza, con una gestione approfondita della base come elemento portante. L’obiettivo non è solo esplorare, ma anche costruire e proteggere. Ogni struttura va progettata tenendo conto di un motore fisico realistico, che promette reazioni ambientali più profonde di quanto siamo abituati a vedere nei titoli del genere.
Non parliamo quindi di un’esperienza scriptata, ma di un mondo in cui le azioni del giocatore (e degli alleati) hanno peso reale su ciò che accade. Le fasi di costruzione sembrano ispirarsi a modelli sandbox, con libertà architettonica e possibilità di modificare il territorio in base alle esigenze tattiche.
I Mechanimals: bestie meccaniche da domare
L’elemento più curioso? I Mechanimals, creature meccaniche che popolano l’universo di gioco. Si potranno addomesticare, far crescere e personalizzare nel comportamento. Il team ha parlato di oltre 100 creature diverse, ciascuna con capacità uniche e caratteristiche evolutive. Alcuni serviranno in battaglia, altri nella produzione di risorse.
Questa idea conferisce al gioco un sapore quasi “collezionistico”, a metà tra Pokémon e Monster Hunter, aggiungendo spessore e varietà al loop di gameplay. E potenzialmente, anche una bella dose di strategia.
Combattimento ravvicinato e multiplayer cooperativo
Se la saga Horizon ha fatto dell’arco e delle trappole il suo marchio di fabbrica, Light of Motiram va in direzione opposta. Qui il combattimento è più fisico, più ravvicinato. Si parla di schivate, parate, contrattacchi, in una danza più lenta ma più ragionata, forse ispirata ad action più tattici.
Altra differenza chiave: la modalità cooperativa online è parte integrante dell’esperienza. Non un’aggiunta secondaria, ma una colonna portante del gameplay. Si potrà esplorare, costruire, combattere fianco a fianco con altri giocatori, in un mondo persistente condiviso.
Gratis, multipiattaforma e… ambizioso
Ultimo ma non meno importante: Light of Motiram sarà completamente free-to-play. Una mossa decisa, che potrebbe attirare una platea molto ampia, soprattutto se ben bilanciata dal punto di vista delle microtransazioni. Non solo: il gioco uscirà nel 2025 su PC, PlayStation 5, Android e iOS, confermando una volontà chiara di rompere i confini delle console e abbracciare un pubblico globale.
Somiglia a Horizon, ma cerca di camminare da solo
È chiaro che il paragone con Horizon sarà inevitabile. E, sotto certi aspetti, anche meritato: l’estetica, alcune animazioni e l’impostazione visiva fanno pensare immediatamente ad Aloy. Ma chi si prende il tempo di osservare bene, capisce che Light of Motiram cerca un’identità propria, fondata su costruzione, sopravvivenza e cooperazione online.
L’elemento che farà la differenza sarà la qualità dell’esecuzione. Se Polaris Quest riuscirà a proporre un’esperienza coesa e profonda, potrebbe davvero trovare uno spazio nel mercato. Non sarà facile, ma non è neanche impossibile. E da quanto visto nel trailer, la strada imboccata sembra quantomeno interessante.