C’è un altro gioco in arrivo da Naughty Dog. E no, non è The Last of Us Parte 3 — almeno non ancora.
A rivelarlo è stato Neil Druckmann, durante l’ultima puntata del podcast Press X to Continue, dove ha parlato con grande sincerità del suo attuale coinvolgimento su più fronti creativi. Se da un lato sappiamo che è impegnato su Intergalactic: The Heretic Prophet, la nuova IP sci-fi dello studio californiano, ora è ufficiale che sta seguendo anche un secondo progetto ancora top secret.
“C’è un altro gioco in lavorazione presso Naughty Dog,” ha detto Druckmann. “In questo caso ho un ruolo più da producer. Faccio da mentore, osservo, do feedback e agisco come figura esecutiva. È stimolante passare da un ruolo creativo all’altro. Non mi annoio mai.”
Tra controllo e sorprese creative
Nel raccontare il dietro le quinte di Intergalactic, Druckmann ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra, parlando dei suoi colleghi Matthew Gallant e Kurt Margenau (già noti per The Last of Us: Parte I e Uncharted 4), e della co-sceneggiatrice Clair Carré. Il director ha spiegato come, allontanandosi talvolta dal progetto, al suo ritorno si ritrovi di fronte a decisioni inaspettate del team:
“Alcune mi sorprendono in positivo. Altre… mi fanno strappare i capelli.”
Un approccio che conferma come in Naughty Dog ci sia un nuovo equilibrio creativo, più distribuito, in cui Druckmann agisce talvolta come regista e guida, altre come punto di riferimento da lontano, lasciando spazio ai team interni.
Un possibile The Last of Us Parte 3?
Il nome che rimbalza immediatamente nella mente dei fan è The Last of Us Parte 3, ma su questo Druckmann è rimasto evasivo. Lo stesso autore ha dichiarato in passato che “potrebbe esistere una storia” per un eventuale terzo capitolo, ma nulla è stato confermato ufficialmente. E proprio la natura elusiva di questo nuovo gioco, ancora senza titolo, lascia spazio a molte interpretazioni.
Le ipotesi più fondate chiamano in causa Shaun Escayg (Uncharted: L’Eredità Perduta) e Anthony Newman (The Last of Us Parte 2), che potrebbero essere coinvolti nella direzione del misterioso progetto. E se anche non fosse TLOU3, è chiaro che Naughty Dog ha ancora carte importanti da giocare, nonostante un periodo recente segnato da cancellazioni e riorganizzazioni interne.
Una Naughty Dog a più teste
Questa apertura di Druckmann sul suo ruolo “fluido” all’interno dello studio conferma come Naughty Dog stia vivendo una fase di trasformazione creativa, dove più voci hanno spazio per esprimersi. Una fase che potrebbe rivelarsi preziosa per rinnovare l’identità dello studio e ampliare il ventaglio delle produzioni.
Quel che è certo è che l’autore di The Last of Us non ha perso il suo entusiasmo:
“Mi piacciono tutti questi ruoli. Passare da uno all’altro rende il mio lavoro sempre fresco.”
Per i giocatori, la vera domanda adesso è: quando scopriremo cos’è davvero questo progetto segreto? Magari, già nei prossimi mesi.